FIATO AI TROMBONI! IL 6 E IL 7 NOVEMBRE ANDRÀ IN SCENA A ROMA UN GROTTESCO SPETTACOLO DI ITALICA IPOCRISIA: GLI STATI GENERALI DELLA RAI, DUE GIORNI PER DISCUTERE ‘’COME TENERE LA POLITICA FUORI DALLA RAI’’ (SEMBRA UNA BATTUTA DI CROZZA MA È COSÌ…) - A CHE SERVE TALE GIGANTESCA PRESA PER IL CULO CHE VEDRÀ OSPITI LA RUSSA, GIULI, VESPA, FLORIS, GRASSO, TRAVAGLIO, SECHI, SCHLEIN, SALVINI, URSO, TAJANI, ETC., VOLUTA DALLA CURVACEA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE DI VIGILANZA, LA PENTASTELLATA BARBARA FLORIDIA? - NON È UN MISTERO L’OBIETTIVO DI CONTE DI ACCAPARRARSI IL TG3 IN CAMBIO DEL VOTO A FAVORE DEL CARTONATO DI GIANNA LETTA, SIMONA AGNES, IN TREPIDA ATTESA DELLA PRESIDENZA DI VIALE MAZZINI. MA CONTE SI RITROVA I NEURONI DIVISI TRA DUE COMPAGNI DI VIAGGIO, GOFFREDO BETTINI E MARCO TRAVAGLIO, MENTRE BEPPE GRILLO LO ASPETTA AL VARCO DELLA COSTITUENTE (MUOIA IL MOVIMENTO 5 STELLE, CON TUTTI I FILISTEI) - LA PRECISAZIONE DELLA FLORIDIA: "GLI STATI GENERALI E LA NOMINA DEL PRESIDENTE SONO DUE FATTI DISTINTI..."

Condividi questo articolo


LA PRECISAZIONE DI BARBARA FLORIDIA

Riceviamo e pubblichiamo:

 

Caro Dago,

BARBARA FLORIDIA - FOTO LAPRESSE BARBARA FLORIDIA - FOTO LAPRESSE

Alimentare il retroscenismo da palazzo e ascoltare suggeritori poco schietti e molto "interessati" fa cadere nell'errore di offrire una narrazione delle cose assolutamente distante dalla realtà.

 

Gli Stati Generali e la nomina del futuro presidente della RAI sono due fatti assolutamente distinti tra loro. I primi sono organizzati con la reale intenzione di offrire un luogo di dialogo e di dibattito utile al Parlamento per arrivare a una riforma del Servizio Pubblico.

 

BARBARA FLORIDIA - FOTO LAPRESSE BARBARA FLORIDIA - FOTO LAPRESSE

Questo è l'unico obiettivo che per me conta davvero. La nomina del nuovo presidente è in mano al dialogo tra partiti, e il MoVimento 5 Stelle ha già detto a più riprese che non parteciperà al voto visto il metodo che è stato utilizzato dalla maggioranza.

 

Mettere in connessione le due cose è semplicemente falso, oltre che piuttosto ridicolo visto lo sforzo organizzativo enorme e la presenza di personalità e di esperti nel corso della due giorni, che è sotto gli occhi di tutti.

 

Mi resta solo un unico interrogativo: se la commissione di vigilanza fosse stata presieduta da un uomo, quale sarebbe stato il corrispondente di "curvacea" che avreste utilizzato?

 

GIAMPAOLO ROSSI GIAMPAOLO ROSSI

Sen. Barbara Floridia

 

 

DAGOREPORT

Mentre Giampaolo Rossi è asserragliato nel suo ufficio al settimo piano di Viale Mazzini, impegnato a ricevere ordini dal Bunker Chigi e da via della Scrofa  che immancabilmente si traducono in penosi fallimenti (Barbareschi, Monteleone, Latella etc.), il 6 e il 7 novembre a Palazzo Giustiniani andrà in scena un grottesco spettacolo di italica ipocrisia: gli Stati Generali della Rai, due giorni di bla-bla per discutere ‘’come tenere la politica fuori dalla Rai’’ (sembra una battuta di Crozza ma è così…)

 

BARBARA FLORIDIA BARBARA FLORIDIA

Caparbiamente voluto dalla curvacea presidente della commissione di Vigilanza, la pentastellata Barbara Floridia, il primo giorno della baracconata comincia giustamente con una attrice che fa satira, Geppi Cucciari, subito tampinata da una star della commedia siculo-lombarda, Ignazio La Russa. C’è poi molta attesa per le nuove supercazzole catodiche del ministro del “Pensiero solare” e aedo dell’”Infosfera globale”, Alessandro Giuli.

 

Un paio di sottosegretari (Alberto Barachini e Federico Freni) non possono mancare per permettere agli ospiti di andare al bar con uso di bagno per abbeverarsi poi al verbo della Floridia e dell’amministratore (molto) delegato di Viale Mazzini, Giampaolo Rossi.

 

Ignazio La Russa Ignazio La Russa

Dopodiché, fiato ai tromboni!, perché inizieranno i ‘’lavori’’: tavola rotonda, e speriamo anche calda con supplì e filetti di baccalà, con il mitologico Francesco Giorgino che dovrà gestire gli interventi di Aldo Grasso, Marcello Veneziani, Roberto Zaccaria e Michela Ponzani.

 

Un altro tavolo è apparecchiato per il pensiero “quattro stagioni” di Monica Maggioni, Paolo Celot e Roberto Nepote. Sulla ormai perduta libertà d’informazione sono stati convocati Paolo Borrometi, Valerio Nicolosi e Stefania Battistini (l’inviata del Tg1 messa nel mirino da Putin).

 

giorgia meloni bruno vespa cinque minuti giorgia meloni bruno vespa cinque minuti

La prima giornata verrà chiusa con un confronto (a mani nude?) tra il consigliori principe della Melona, il “portinaio” Bruno Vespa, e il comunista della cellula Cairo-La7, Giovanni Floris.

 

Nella seconda giornata s’inizia con altri pippotti istituzionali: Sergio Costa (M5s), il ministro del Made in Italy Adolfo Urso (Fdi), Alessandro Morelli (l’uomo di Salvini in Rai), Augusta Montaruli (FdI) e Maria Elena Boschi (Iv). Ci sarà la fila. Per uscire…

 

GIUSEPPE CONTE E ELLY SCHLEIN GIUSEPPE CONTE E ELLY SCHLEIN

Ma i fuochi d’artificio sono attesi nel pomeriggio, starring Mario Sechi (Libero), Marco Travaglio (Fatto), Alessandro Sallusti (Giornale), Emiliano Fittipaldi (Domani), Franco Bechis (Open) e Fiorenza Sarzanini (vicedirettrice Corriere). “Tutti a guida di quotidiani cartacei e online, ce ne fosse uno di una rete televisiva o di un telegiornale”, ha sottolineato Lettera 43.

 

Gli Stati Generali (dell’ipocrisia politica) dovrebbero chiudersi con una inutile chiacchierata tra i lottizzatori di casa Rai: Elly Schlein, Giuseppe Conte, Matteo Salvini, Antonio Tajani, Nicola Fratoianni, eccetera.

 

A cosa servirà tanto can can parolaio? Forse lo possiamo intuire leggendo l’intervista concessa al “Tirreno” dalla contiana Barbara Floridia. Alla domanda: “A un mese dall'insediamento del nuovo Cda Rai non è stato ancora votato il presidente di garanzia.

 

barbara floridia barbara floridia

È un'anomalia mai vista. Che strumenti ha la Commissione di vigilanza per superare l'impasse?”, la presidente della Vigilanza risponde: “Serve un accordo tra i gruppi. Al momento c'è un disaccordo evidente non sulla persona ma sul metodo che la maggioranza ha messo in campo. Gli Stati generali saranno l'occasione anche per contribuire a superare l'impasse”.

 

Non è certo un mistero l’obiettivo del degrillizzato Giuseppe Conte di accaparrarsi la prima poltrona del Tg3 lasciata vacante da Mario Orfeo (traslocato a “Repubblica”) in cambio del voto a favore del cartonato di Gianna Letta, Simona Agnes, da tempo in trepida attesa della presidenza di viale Mazzini (che fa gola all’abile e profondo esperto di cose Rai, il consigliere del Cda Rai, il leghista Antonio Marano).

 

simona agnes simona agnes

Ma sia Conte che Floridia sono stati già avvisati dalla sbrigativa Elly Schlein: in caso di un colpo di mano dei 5stelle con la nomina della Agnes in cambio del Tg3, che storicamente è in quota Pd, si chiude per sempre qualsiasi tipo di rapporti tra i due partiti di opposizione.

 

E poi c’è in ballo il fattore tempo: fino alla Costituente di quello che resta in piedi del movimento di Grillo e Casaleggio, in agenda a fine di novembre, l’Avvocato del fu popolo è paralizzato: non si può permettere di sputtanarsi con gli iscritti chiamati a votare mettendo in campo una tale trattativa con la maggioranza.

 

giuseppe conte beppe grillo giuseppe conte beppe grillo

Inoltre Conte si ritrova i neuroni divisi tra due compagni di viaggio: Goffredo Bettini che teorizza il campolargo Pd-M5s, unica via per battere il governo Meloni e un Marco Travaglio che rivendica una ‘’terza via’’ con un M5s distante da sinistra e da destra e magari teme di vedere l’ambizioso Conte che, in cambio di un posto da ministro, si accoccola a domestico di Elly.

 

Conte non sa che pesci prendere e temporeggia: ultimamente ha parlato un paio di volte con Bettini, ma non è detto che rigetti la linea Travaglio, contestata anche da molti giornalisti all’interno del “Fatto Quotidiano”.

 

La pochette dell’ex doppio premier è appesa ai rapporti di forza che usciranno dalla Costituente (se vincerà e con quanti voti preleverà la sua missione di trasformare il movimento in un partito), visto i pessimi umori messi in campo da Beppe Grillo (muoia il M5s con tutti i filistei).

simona agnes gianni letta (2) simona agnes gianni letta (2) GOFFREDO BETTINI GOFFREDO BETTINI giuseppe conte francesco rutelli goffredo bettini roberto gualtieri foto mezzelani gmt024 giuseppe conte francesco rutelli goffredo bettini roberto gualtieri foto mezzelani gmt024 BEPPE GRILLO E GIUSEPPE CONTE - ELEZIONI REGIONALI IN LIGURIA - VIGNETTA BY ROLLI PER IL SECOLO XIX BEPPE GRILLO E GIUSEPPE CONTE - ELEZIONI REGIONALI IN LIGURIA - VIGNETTA BY ROLLI PER IL SECOLO XIX

roberto sergio giampaolo rossi roberto sergio giampaolo rossi

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...

FLASH – COSA FARÀ LA CAMALEONTE MELONI QUANDO DONALD TRUMP, PER L’IMPOSIZIONE DEI DAZI, DECIDERÀ DI TRATTARE CON I SINGOLI PAESI E NON DIRETTAMENTE CON BRUXELLES? LA DUCETTA, AIUTATA DAL SUO AMICO ELON MUSK, GESTIRÀ GLI AFFARI FACCIA A FACCIA CON IL TYCOON, FACENDO INCAZZARE URSULA VON DER LEYEN E MACRON, O STARÀ DALLA PARTE DELL’UNIONE EUROPEA? STESSO DISCORSO PER L’UBIQUO ORBAN, CHE OGGI FA IL PIFFERAIO DI PUTIN E L’AMICO DI TRUMP: COSA FARÀ IL “VIKTATOR” UNGHERESE QUANDO LE DECISIONI AMERICANE CONFLIGGERANNO CON QUELLE DI MOSCA?

FLASH! - INDAGATO, GRAZIE A UNA DENUNCIA DELLA MADRE MARGHERITA AGNELLI, INSIEME AI FRATELLI GINEVRA E JOHN  NELL'AMBITO DELL'EREDITA' DELLA NONNA MARELLA CARACCIOLO, LAPO ELKANN E' STATO COSTRETTO A RASSEGNARE LE DIMISSIONI DALLA PRESIDENZA DELLA FONDAZIONE BENEFICA DE "LA STAMPA", ''SPECCHIO DEI TEMPI'', PER LASCIARE LA POLTRONA ALLA COGNATA LAVINIA BORROMEO... – LA PRECISAZIONE DELL’UFFICIO STAMPA DI LAPO ELKANN: “LAVINIA HA ASSUNTO LA PRESIDENZA, MA LAPO RIMANE NEL CONSIGLIO DI ‘SPECCHIO’”