volodymyr zelensky vladimir putin ucraina kursk

DAGOREPORT – IL VICOLO CIECO DI ZELENSKY: VOLEVA FREGARE PUTIN, È FINITO IN TRAPPOLA – IL RIMPASTO SERVIVA A RIDARE SLANCIO ALL’AZIONE DEL GOVERNO UCRAINO, E INVECE È UN MEZZO FLOP: NON CI SONO NOMI NUOVI IN GRADO DI PRENDERE IL POSTO DI KULEBA AND COMPANY, E SARANNO “PROMOSSI” I VICE – L’INVASIONE DELLA REGIONE RUSSA DI KURSK SI È RIVELATA UNA FREGATURA: PUTIN NON HA MOSSO NEMMENO UN SOLDATO DAL DONBASS E NON CONSIDERA L’AREA OCCUPATA OGGETTO DI TRATTATIVA. “MAD VLAD” HA MANDATO AVANTI GLI UCRAINI PER VEDERE DOVE POSSONO ARRIVARE. DA NESSUNA PARTE, SENZA L’APPOGGIO DI USA E UE A COLPIRE IN PROFONDITÀ LA RUSSIA…

DAGOREPORT

 

VOLODYMYR ZELENSKY VLADIMIR PUTIN

A che punto è la notte dell’Ucraina? Volodymyr Zelensky si è infilato, di nuovo, in un vicolo cieco. L’annunciatissimo rimpasto, nella testa dell’ex comico, serve per ridare slancio all’azione di governo, ormai incancrenita da due anni e nove mesi di guerra. L’obiettivo di Zelensky era rinforzare l’esecutivo con gente nuova e fresca, rispetto agli uscenti, ormai stanchi dal conflitto, compreso il potente Dmytro Kuleba, ministro degli Esteri che in questi anni ha trottato in giro per tutte le capitali mondiali in cerca di appoggi, armi e finanziamenti. Un obiettivo fallito in partenza: Zelensky non ha una classe dirigente all’altezza, e per i ricambi è costretto a ricorrere a opzioni interne. Saranno promossi i vice, senza perdere troppo tempo in “casting”.

carro armato ucraino nella regione di kursk

 

Il povero leader ucraino sta sbattendo la testa contro il muro: con l’invasione della regione russa di Kursk, sperava di ribaltare le sorti del conflitto contro Putin, e invece si è ritrovato all’angolo. Credeva che “Mad Vlad” sarebbe caduto nella sua trappola, e ora è lui a essere senza piano B.

 

Dmytro Kuleba

La scommessa di Zelensky e del suo capo di Stato maggiore, Oleksandr Syrsky, era chiara: sfondare in Russia per costringere l’armata di Mosca a ripiegare dal Donbass per difendere il suolo patrio. Un tentativo maldestro a cui Putin non ha abboccato: lo Zar sa che quella porzione di terra occupata dagli ucraini non potrà mai finire in un eventuale negoziato di pace (non la considera “contesa”, come invece la Crimea e la parte orientale dell’Ucraina), ed è andato allo showdown. Della serie: “Vai pure, voglio vedere dove arrivi”. Ma il povero Zelensky, ormai abbandonato dall’Occidente (l’opinione pubblica europea e americana è stufa della guerra), non può arrivare da nessuna parte senza il consenso di Usa e Ue a colpire la Russia in profondità. Partito per fregare Putin, è stato panato e fritto…

 

OFFENSIVA DELL ESERCITO UCRAINO IN RUSSIA

1. UCRAINA, IL MINISTRO DEGLI ESTERI KULEBA SI È DIMESSO. LA RUSSIA: «AUTUNNO, CADONO LE FOGLIE E I RAMI SI MOSTRANO NUDI»

Ugo Milano per www.open.online

 

Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba si è dimesso. Il capo della diplomazia di Kiev ha infatti inviato al Parlamento ucraino la lettera in cui annuncia il suo passo indietro: «Vi chiedo di accettare le mie dimissioni». La notizia è stata comunicata sui social dal presidente dell’assemblea che ha pubblicato la missiva. Kuleba era entrato nell’esecutivo di Volodymyr Zelensky nel 2020. Caustica Mosca che, rivela la Tass, commenta attraverso le parole della portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova: «Autunno, cadono le foglie e i rami si mostrano nudi». L’annuncio di Kuleba rientra all’interno di un rimpasto del governo ucraino voluto dallo stesso presidente Zelensky.

VLADIMIR PUTIN - KURSK

 

2. UCRAINA, NUOVO ATTACCO RUSSIA: MORTI E FERITI A LEOPOLI

Da www.adnkronos.com

 

Nuovo massiccio attacco delle Russia in Ucraina. E' salito ad almeno sette civili uccisi, tra cui tre minori, e 38 feriti il bilancio del raid russo che nella notte ha colpito Leopoli, città dell'Ucraina occidentale. Lo hanno riferito il governatore Maksym Kozytskyi ed il sindaco Andrii Sadovyi, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. Le persone che hanno perso la vita a Leopoli sono due giovani ragazze di 9 e 14 anni, un altro minore, un'infermiera di 50 anni di una clinica ed un uomo. Presi di mira e danneggiati edifici residenziali, scuole e strutture mediche

 

GUERRA IN UCRAINA - I SOLDATI UCRAINI AVANZANO NELLA REGIONE DI KURSK

Droni e missili sono stati lanciati in tutto il paese, dove è scattato l'allarme antiaereo. Esplosioni sono state udite a Kiev, Sumy, Lutsk e Rivne. Attaccata anche la città di Kryvyi Rih, nell'oblast di Dnipropetrovsk, dove almeno cinque civili sono rimasti feriti. Le vittime includono donne di 62, 83 e 84 anni, un uomo di 70 anni e una bambina di 10 anni ricoverata in ospedale, secondo le autorità. Secondo il governatore Serhii Lysak, un albergo in città è stato danneggiato e diversi grattacieli hanno le finestre rotte.

 

volodymyr zelensky - vertice nato a washington

"I nostri servizi di emergenza sono sul posto e stanno facendo tutto il necessario per eliminare le conseguenze dell'attacco. Tutti i feriti stanno ricevendo l'assistenza richiesta", ha scritto il presidente, Volodymyr Zelensky, sul social X, che ha quindi ribadito l'appello ai suoi alleati affinché consegnino all'Ucraina ulteriori armi a lungo raggio per "rispondere al terrore" e "prevenire tali attacchi terroristici russi sulle città ucraine".

 

Strage a Poltava, 53 morti e quasi 300 feriti secondo nuovo bilancio

E' di 53 morti e quasi 300 feriti l'ultimo bilancio della strage di ieri nella città ucraina di Poltava, colpita da un attacco russo. Lo rende noto il Servizio statale per le emergenze, come riporta Ukrinform, precisando che "271 persone sono rimaste ferite, 25 sono state tratte in salvo" e cinque persone potrebbero essere ancora intrappolate sotto le macerie.

GUERRA IN UCRAINA - I SOLDATI UCRAINI AVANZANO NELLA REGIONE DI KURSK

 

Biden condanna attacco 'deplorevole' su Poltava

"Condanno questo attacco deplorevole nei termini più forti possibili". Lo ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, commentando il raid russo che ha colpito un centro di addestramento militare e un ospedale a Poltava. "Questo attacco è un tragico promemoria dei continui e oltraggiosi tentativi di Putin di spezzare la volontà di un popolo libero. Ma per due anni e mezzo il popolo ucraino è rimasto indomito. E gli Stati Uniti continueranno a stare al suo fianco, anche fornendo i sistemi di difesa aerea e le capacità di cui ha bisogno per proteggere il Paese", ha proseguito Biden in una nota.

 

JOE BIDEN E ZELENSKY

Il presidente americano ha infine ribadito che "la Russia non prevarrà in questa guerra. Il popolo ucraino prevarrà. E in questo giorno tragico, e ogni giorno, gli Stati Uniti sono al suo fianco".

GUERRA IN UCRAINA - I SOLDATI UCRAINI AVANZANO NELLA REGIONE DI KURSKDmytro Kulebavolodymyr zelensky - vertice nato a washingtonbiden zelensky vertice natobiden zelensky vertice natoGUERRA IN UCRAINA - I SOLDATI UCRAINI AVANZANO NELLA REGIONE DI KURSKGUERRA IN UCRAINA - I SOLDATI UCRAINI AVANZANO NELLA REGIONE DI KURSK

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."