giorgia meloni corte costituzionale francesco saverio marini consulta

DAGOREPORT - PERCHE LA DUCETTA HA DATO ORDINE DI VOTARE SCHEDA BIANCA SULLA CONSULTA? PERCHÉ ALTRIMENTI SI SAREBBE RITROVATA IN QUEL POSTO MOLTE SCHEDE BIANCHE DA PARTE DELLA SUA MAGGIORANZA – TRA I CONTRARI A VOTARE MARINI, IL CONSIGLIERE GIURIDICO DELLA MELONA, AUTORE DEL PREMIERATO, SI CONTANO 3-4 PARLAMENTARI DI FORZA ITALIA. ALTRI MALPANCISTI ERANO ANCHE DENTRO FRATELLI D’ITALIA (VEDI “LA TALPA” DELLA CHAT), MA IL GROSSO DEGLI “INFAMI” SAREBBE ANNIDATO NELLE FILE DELLA LEGA - L’ELEZIONE DI MARINI SERVE COME IL PANE ALLA DUCETTA PER AVERE UN UOMO FIDATO ALL’INTERNO DELLA CONSULTA CHE SARA’ CHIAMATA A DARE IL SUO GIUDIZIO SULL’AUTONOMIA LEGHISTA. LA STATISTA DELLA GARBATELLA SPERA CHE VENGA DICHIARATA INCOSTITUZIONALE, SALTEREBBE COSI' UN REFERENDUN CHE POTREBBE ESSERE L'INIZIO DELLA FINE DEL GOVERNO DUCIONI...

DAGOREPORT

GIORGIA MELONI - ELLY SCHLEIN

Come mai Giorgia Meloni ha dato ordine alla sua maggioranza di votare scheda bianca all’ottavo scrutinio per l’elezione del giudice della Corte Costituzionale? Per evitare una doppia, brutta, figura: intanto, grazie alla mossa smart di Elly Schlein, che ha portato le opposizioni sull’Aventino (una scelta che in mancanza del fatidico campo largo, evita possibili inciucioni di Renzi, Calenda e Conte con la destra), il voto avrebbe certificato l’assenza dei numeri necessari alla maggioranza per l’elezione di Francesco Saverio Marini, consigliere giuridico della Ducetta, alla Consulta. 

 

FRANCESCO SAVERIO MARINI

Ma l’ordine di votare scheda bianca della premier ha un altro e più importante motivo: e Giorgia Meloni avesse ordinato il voto della maggioranza per Marini, si sarebbe ritrovata in quel posto molte schede bianche da parte di deputati e senatori della sua stessa maggioranza, trasformatosi in franchi tiratori, quelli che ormai vengono bollati come “infami” dalla Fiamma Tragica di Palazzo Chigi. 

 

Fossero stati presenti in Aula tutti i partiti, magari 25-30 voti dall’opposizione sarebbero arrivati in soccorso alla maggioranza, compensando i franchi tiratori della maggioranza. Si contano 3-4 parlamentari di Forza Italia del tutto contrari a votare Marini, alcuni malpancisti erano anche dentro Fratelli d’Italia, ma il grosso degli “infami” sarebbe nelle fila della Lega, manovrati ovviamente da Salvini, che continua la sua “guerra d’attrito” per destabilizzare l’“autocrazia” della “nana malefica” (copy Crosetto). 

VOTAZIONE PER ELEGGERE GIUDICE DELLA CORTE COSTITUZIONALE

 

Che la Lega non fosse così favorevole al voto per Marini è dimostrato dal fatto che dal Carroccio hanno traccheggiato in vista della convocazione tassativa in aula di ieri, a differenza di Forza Italia e Fratelli d’Italia. Il partito azzurro e quello della Meloni, infatti, venerdì scorso hanno imposto, via chat, ai loro parlamentari di non mancare alla delicatissima prova dell’aula. 

 

MELONI SCHLEIN 1

Proprio da quelle chat è partito lo spiffero che ha fatto saltare il blitz che Giorgia Meloni aveva in mente per “fregare” le opposizioni, prendendole di sorpresa. Non ci sono dubbi che la “talpa” che la Ducetta ha chiamato “infame”, a differenza di quanto sussurrato ieri da Monica Guerzoni sul “Corriere della Sera” (forse imbeccata da Palazzo Chigi), non arrivi da Forza Italia, ma dal partito della Meloni: è stato un “fratellino” d’Italia a far uscire la chat sul “Fatto quotidiano”. 

 

elly schlein - voto per eleggere il giudice della corte costituzionale

Dalla Lega, invece, niente. Salvini e compagnia si sono giustificati con l’impegno gravoso del raduno di Pontida, annunciando che avrebbero convocato i loro parlamentari lunedì per martedì. 

 

Un preavviso talmente minimo che rende palese lo scarso entusiasmo per il voto a favore di Marini, che si trova in un innegabile conflitto di interessi, essendo il consigliere giuridico di Giorgia Meloni nonché, soprattutto, l’estensore del premierato, su cui la Corte avrà l’ultima parola. Un conflitto di interessi grosso come Palazzo Chigi.

francesco saverio marini

 

Ma il voto su Marini è solo la prima tappa di un percorso a ostacoli: perché a dicembre il parlamento riunito dovrà nominare altri tre giudici della Corte Costituzionale. Si tratta di incarichi su cui, di solito, viene siglato un accordo tra maggioranza e opposizione, ma su cui, invece, il Governo dimostra un’attitudine padronale, “Qui comando io!”, mossa da un alto e altro interesse. 

 

La Consulta è chiamata a dare il bollino di costituzionalità all’Autonomia differenziata. Arrivasse l’ok, la riforma cara alla Lega finirebbe sotto la mannaia del referendum, che Giorgia Meloni teme essere l’inizio della fine del suo Governo. Una sconfitta nella consultazione popolare potrebbe terremotare gli equilibri nella Lega e di rimbalzo nella maggioranza.

VOTAZIONE PER ELEGGERE GIUDICE DELLA CORTE COSTITUZIONALE

 

L’elezione di Marini serve alla Ducetta per avere un uomo fidato all’interno della Corte Costituzionale che prenda possesso di dossier delicati, esprima o orienti voti cruciali. Partendo proprio dalla bocciatura dell’Autonomia spazzando via l’incubo della Statista della Garbatella: il referendum sull’Autonomia…

COMPOSIZIONE ATTUALE DELLA CORTE COSTITUZIONALE

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...