fibra ottica franco bassanini luigi gubitosi francesco starace vincent bollore' roberto gualtieri fabrizio palermo rete unica

DAGOREPORT: DALLA RETE UNICA AI MATERASSI - NELLA GUERRA DI POTERE SULLA BANDA LARGA CHE VEDE, COLTELLO TRA I DENTI, DUE “BANDE” IN AZIONE - GUBITOSI DI TIM VERSUS STARACE-BASSANINI DI ENEL-OPER FIBER - SPUNTA IL TERZO INCOMODO: VIVENDI, PRIMO AZIONISTA DI TIM CON IL 23,68%. PER BOLLORE' SI DEVE TROVARE UN ACCORDO. PERCHÉ MI DEVO INIMICARE PALAZZO CHIGI? – PD DIVISO: MANZELLA, LA “VOCE” DI ZINGARETTI, CON I 5 STELLE - VISTO IL BORDELLO, SE NE RIPARLERÀ DOPO LE REGIONALI…

DAGOREPORT

gubitosi tim

Nel guazzabuglio all’italiana sulla rete unica a banda larga che vede furiosi, coltello tra i denti, Gubitosi di Tim versus Starace-Bassanini di Enel-Oper Fiber, è spuntato il terzo incomodo: Vivendi. Il gruppo transalpino di Vincent Bollorè è azionista di maggioranza di TIM con il 23,68%, e l’Ad Arnauld de Puyfontaine nello scorse settimane ha avuto varie divergenze con Gubitosi.

bollore de puyfontaine

 

ENEL STARACE

In Italia Bollorè, dovunque ha messo le manine, ha sempre perso una barca di soldi, da Mediobanca a Mediaset (la diatriba giudiziaria con Piersilvio Berlusconi va avanti da un tribunale all’altro), e non è per niente convinto che convenga inimicarsi il governo sulla rete unica: i conti della telecom vanno malissimo (31 miliardi di debiti lordi) e si deve trovare un accordo.

 

LUIGI GUBITOSI FRANCO BASSANINI

Facile a dirsi. Perché tutti gli uomini in campo hanno, diciamo così, una “sensibilità diversa”. Sia Gubitosi con FiberCop sia Starace-Bassanini con CDP vogliono il comando delle rete unica, mentre i 5stelle per bocca di Patuanelli e Buffagni (e Grillo soprattutto) hanno detto e ripetuto che deve essere indipendente e sotto il controllo dello Stato. Nel mezzo il Pd diviso.

 

gian paolo manzella 1

Da una parte c’è il ministro del Mef Gualtieri che prova ad avere la siringa piena e la moglie drogata, agitando la Golden Power. Scrive Giovanni Pons su “la Repubblica, ‘’Gualtieri non è favorevole al fatto che Tim possa controllare la futura società della rete ma considera il primo passo che ha in programma la società guidata da Luigi Gubitosi, cioè lo scorporo della rete secondaria con l'ingresso di nuovi soci, un primo passo importante per arrivare all'obbiettivo rete unica. E anche l'ingresso, in questa nuova compagine (FiberCop), del fondo Usa Kkr con una quota del 38% a fronte di un esborso di circa 1,8 miliardi, è valutato positivamente dal Mef. Anche perché il governo non vuole essere accusato dagli americani di opporsi a un'operazione di mercato”.

gualtieri

 

Dall’altra parte non c’è solo Delrio che getta nel cestino il tentativo di mediazione di Gualtieri ma sbuca anche la “voce” di Zingaretti, ossia l’ex assessore allo sviluppo economico della Regione Lazio, oggi il sottosegretario allo sviluppo economico, Gian Paolo Manzella. E ambedue sono d’accordo con i 5stelle: anche mettendo regole e clausole alla Tim, con il governo che può intervenire quando vuole, prima o poi, si finisce in tribunale.

 

giuseppe conte gian paolo manzella riccardo fraccaro

Visto che Gubitosi ha fatto già sapere che, all’indomani di una eventuale fusione con Open Fiber, vuole mantenere la maggioranza in modo che la rete unica garantisca i suoi debiti: così dovrebbe essere Tim a nominare l'amministratore delegato e la maggioranza dei consiglieri del cda, lasciando alla Cdp la poltrona del presidente e la possibilità che alcune decisioni strategiche vengano prese a maggioranza qualificata.

LOGO KKR

 

 

 

 

Il piano che Gubitosi vede come un incubo è firmato dal presidente di Open Fiber, quel vecchio diavolo di Franco Bassanini (l’ottuagenario da sempre molto vicino a Fabrizio Palermo). Ossia “chiamare a raccolta in Open Fiber oltre ai due soci al 50% Cdp ed Enel anche altre telco (Vodafone, Wind, Iliad, Tiscali, Sky, Sorgenia, Tiscali), e investitori infrastrutturali (Kkr, Macquairie, i fondi pensione, le casse di previdenza) per raccogliere le risorse necessarie per un piano di copertura integrale del territorio nazionale con la fibra”. Dunque: CDP - che ha in tasca il 10% di Tim - senza nessun esborso di “dindi”, alleandosi con Open Fiber, avrebbe il controllo della Rete unica, senza correre il rischio di picchiarsi con soci privati.

 

LUIGI GUBITOSI FRANCO BASSANINI

E’ molto probabile, visto il bordello, che il prossimo 31 agosto il cda di Telecom deliberi sulla creazione della propria rete, FiberCop, imbarcando il fondo Kkr e Fastweb, ma non si riesca ad arrivare a un accordo sui passi successivi. Il motivo è semplice: come gran parte delle iniziative del governo, il voto delle Regionali sta immobilizzando le mosse di tutti i partiti. Se ne riparlerà dopo il 20 settembre, campa cavallo che la fibra cresce…

 

PS

ALESSANDRO DAFFINA

La battaglia sulla società unica della rete sta facendo felici molti consulenti. L’Ad di Vivendi, Arnauld de Puyfontaine, ha arruolato il guroweb Andrea Pezzi mentre Tim ha preferito affidarsi al vecchio giro Bisignani/Scaroni: il banchiere della Rothschild Alessandro Daffina e Roberto Sambuco, partner dello studio Vitale & C.

 

andrea pezzi cristiana capotondiopen fiber fibra otticaFRANCO BERNABE' ARNAUD DE PUYFONTAINEbollore de puyfontaine assemblea vivendi

 

Ultimi Dagoreport

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDONÇA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."