paolo mieli

IL CONTADINO PAOLINO –  DALL’ALTO DI ESSERE IL MASSIMO ESPERTO ITALIANO DI “STERCO DI VACCA” (DALLA FIRMA SUL MANIFESTO CONTRO LUIGI CALABRESI AL MEMORIALE DEL MANAGER FIAT ENZO PAPI “CUCINATO’’ DAL SUO CORRIERE, ETC.), ORA PAOLO MIELI SI LANCIA CONTRO L’EQUIPARAMENTO DELL’AGRICOLTURA BIOLOGICA A QUELLA BIODINAMICA - E LO FA, TRA GLI APPLAUSI DELLA CONFAGRICOLTURA E DEL MONDO FINANZIARIO, FARMACEUTICO, CHIMICO A LUI CARO (GIÀ NEL 2016 SI DISTINSE PER LA SANTIFICAZIONE DEI VELENI DEGLI OGM-MONSANTO), RICOPIANDO LE ONOREVOLI FREGNACCE DELLA SENATRICE ELENA CATTANEO: ”PRATICHE STREGONESCHE” (A PROPOSITO, CATTANEO E MIELI SANNO CHE IL TRAVASO DEL VINO LO SI FA SEGUENDO LE FASI LUNARI? STREGONERIA?)

Paolo Mieli per il “Corriere della Sera”

MIELI ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI BISIGNANI

 

Prendete un corno capiente e stipate al suo interno lo sterco di una vacca che abbia appena partorito dei vitellini. Mettete poi sottoterra quel corno pieno di escrementi; ma, attenzione, prima che inizi la stagione invernale.

 

Dissotterratelo a Pasqua e lo troverete «arricchito e impregnato di energia cosmica». A quel punto avrete ottenuto il cornoletame, un preparato miracoloso che, nella misura di duecento grammi, sarà sufficiente a fertilizzare un ettaro di terreno. Come è possibile?

 

paolo mieli corriere della sera

La vacca, secondo Rudolf Steiner (esoterista austriaco vissuto tra il 1861 e il 1925, da non confondersi con l' omonimo calciatore rumeno che giocò nel Chinezul Timisoara), è dotata di corna proprio per «inviare dentro di sé forze formative eterico-astrali». Ed è, appunto, dalle corna che le «proprietà vitali» si irradiano dentro l' ovino.

 

Se non avete a portata di mano una vacca, potrete usare anche interiora di animali farcite con corteccia o fiori. Oppure dell' erba che sia stata custodita nella vescica di un cervo maschio. Chi non abbia a disposizione neppure un cervo maschio, può sempre ricorrere secondo Steiner al teschio di un animale domestico.

 

biodinamica

Ne parliamo qui perché questo genere di pratiche, che ha preso il nome di «biodinamica», sta per ricevere un riconoscimento ufficiale dal Parlamento italiano e da quel momento nel nostro Paese sarà considerato alla stregua di una disciplina scientifica.

 

agricola-boccea - agricoltura biodinamica

Il tutto in virtù di una legge sull' agricoltura che al Senato è già stata approvata all' unanimità (con un' eccezione di cui diremo). E che questa settimana comincerà ad essere esaminata alla Camera: ne sarà relatore in Commissione agricoltura il deputato Pasquale Maglione del Movimento Cinque Stelle.

 

L' Accademia dei Lincei ha vivacemente protestato contro la promozione della «biodinamica» tramite legge dello Stato. Riceveranno un solenne riconoscimento, sostengono gli accademici, metodi che «non hanno alcuna base scientifica» e meritano solo di essere considerati «grotteschi».

agricultura biodinamica

 

Giorgio Parisi - presidente dell' Accademia dei Lincei - si è detto preoccupato del fatto che in Italia possa arrivare un apprezzamento «ufficiale» a «pratiche che, di fatto, sono vicine alla magia».

CONFAGRICOLTURAMASSIMILIANO GIANSANTI

La comunità scientifica italiana - pressoché al completo - gli ha dato ragione. Cosa che ha spinto ad esprimere perplessità - e gliene va dato atto - persino il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti legittimamente assai interessato all' approvazione della suddetta legge.

 

Ma se tutto andrà come è andata a Palazzo Madama, il desiderio di veder approvato il Ddl sull' agricoltura farà sì che il testo non venga modificato e che la «biodinamica» resti lì dov' è adesso, equiparata all' agricoltura biologica. Si può ancora fare qualcosa perché ciò non avvenga? Sì.

 

Sarebbe sufficiente eliminare dal testo di legge quella parolina - «biodinamica», appunto - e, qualora si procedesse con il consenso dei gruppi parlamentari, il tutto potrebbe essere approvato nel giro di poche settimane. L' accordo dell' intero arco dei partiti consentirebbe infatti alla Commissione di trasformarsi da «referente» in «deliberante» e varare la legge, opportunamente emendata, senza passare dall' aula.

 

DARIO FO E CARLO PETRINI

A che il Ddl venga rivisto si oppone, però, il fondatore di Slow Food Carlin Petrini nella preoccupazione che si voglia cacciar fuori da esso l' insieme che attiene all' agricoltura biologica. Ma non è così. Da parte di quell' unica senatrice che a fine maggio si è opposta in aula, Elena Cattaneo, si vuole soltanto impedire la «promozione» in Gazzetta Ufficiale della «biodinamica».

 

Anche perché tale promozione porterebbe «rappresentanti di quei riti» ai «tavoli ministeriali»; e, per esperienza storica, sa bene, la Cattaneo, che l' inserimento in legge della «biodinamica» porterebbe ben presto al sostegno economico di essa con denaro pubblico.

elena cattaneo

 

Nell' indifferenza al fatto che - denuncia Elena Cattaneo - siamo in presenza di «pratiche stregonesche» («peraltro facenti capo ad un marchio registrato all' estero»). Il tutto - prosegue la senatrice - avrebbe infine un impatto fortemente negativo «sulla credibilità scientifica del nostro Paese». Come essere in disaccordo?

 

bayer monsanto

Non è in discussione, sia chiaro, la scelta del tipo di concime con cui coltivare un campo. E se, una volta eliminato dalla legge il termine «biodinamica», qualche proprietario o contadino volesse fertilizzare ancora la propria terra con il «cornoletame»? Sarà ovviamente liberissimo di farlo. Se poi qualcuno proverà ad impedirglielo, stia tranquillo Petrini: l' intero Parlamento, Elena Cattaneo in testa, insorgerà - ne siamo sicuri - a difesa dei diritti di quel discepolo di Rudolf Steiner.

Un' ultima osservazione.

RUDOLF STEINER 1

 

Nel caso in cui alla Camera venisse miracolosamente eliminato il riferimento alla «biodinamica», per coloro che (come chi scrive) qualche anno fa ritennero fosse giunta l' ora di mandare in soffitta il bicameralismo paritario, questa sarebbe un' ottima occasione per ricredersi, almeno in parte. Una legge, sciattamente approvata da un Senato frettoloso, può essere rivista alla Camera in un dettaglio di grandissima importanza solo perché è ancora in funzione il bicameralismo.

 

OGM

E, in virtù della denuncia solitaria di Elena Cattaneo, potrebbero cambiare idea anche tutti quelli che hanno sempre considerato i senatori a vita come parlamentari non eletti, dotati esclusivamente di una funzione accessoria, ornamentale e sostanzialmente irrilevante. Stavolta potrebbe accadere che una senatrice a vita, da sola contro l' intero Parlamento, produca, lei sì, un evento magico. Senza ricorrere a corni, né a vacche, né a cervi.

 

PAOLO MIELI BENEDICE GLI OGM

01/02/2016 di The Vegetarian Chance https://thevegetarianchance.org/2016/02/01/paolo-mieli-e-gli-oscurantisti-anti-ogm/

 

PAOLO MIELI A SABAUDIA

Per un giorno Paolo Mieli ha dismesso i panni dello storico per vestire quelli del biologo ambientalista. In un suo commento sul Corriere Della Sera attacca gli oppositori degli Ogm accusandoli di avere “lo sguardo rivolto al passato”. A sostegno degli OGM Mieli afferma come non sia stato provato che siano dannosi per la salute (ma neanche che non lo siano). Peccato, poi, che le motivazioni anti OGM siano più argomentate di quanto lui non voglia fa apparire.

 

PAOLO MIELI A SABAUDIA

Gli Ogm sono una minaccia alla biodiversità. Possono diffondersi in natura, entrare in competizione con le specie selvatiche e farle scomparire. Possono trasferire i loro caratteri genetici a piante della specie coltivate da un agricoltore e contaminare interi raccolti. Possono selezionare in natura erbe infestanti e insetti poi difficili da combattere.

 

Due terzi delle piante OGM oggi coltivate sono state modificate per resistere a un diserbante specifico, che così può essere utilizzato in grandi quantità e inquinare le acque. La natura poi reagisce al diserbante facendo crescere erbe infestanti più resistenti, che richiedono quantità ancora maggiori di diserbanti in una catena senza fine.

 

ogm

La diffusione degli OGM significa anche la dipendenza assoluta degli agricoltura da sementi, che non possono riprodurre in proprio. Si tratta del famigerato brevetto sui semi così avversato da Vandana Shiva. Mieli poi mette in dubbio la salubrità dei prodotti bio trascurando diversi elementi a favore di questa tecnica moderna e non certamente “rivolta al passato”.

 

Coltivare biologico significa rispettare le terre agricole dando loro la possibilità rigenerarsi dopo ogni raccolto senza far ricorso a pesticidi ed erbicidi, che impoveriscono l’ambiente. Significa ingerire meno sostanze dal valore nutrizionale nullo o malsane. Significa rinunciare alle colture intensive per dare spazio a colture locali e specie autoctone, che garantiscono il rinnovamento genetico.

 

no ogm

Chissà se a Paolo Mieli piace un mondo dove le qualità di mele in commercio siano ridotte a non più di 10/15 a fronte di centinaia di tipologie con sapori, colori, valori nutrizionali e consistenze diverse, che oggi nel mondo sono in pericolo di estinzione. E in questo caso non si tratta di essere “passatisti” quanto piuttosto di rivendicare il diritto di non perdere il patrimonio agricolo del passato solo per la pervicacia dei dottor Stranamore degli OGM.

 

Parliamo per il consumatore del diritto di scegliere. E sembra che il consumatore italiano stia già scegliendo se consideriamo che il mercato del biologico in Italia è in crescita. Il giro d’affari del bio in Italia secondo Coldiretti è  superiore ai 2,5 miliardi all’anno. Il biologico rappresenta ormai il 2,5% dei consumi alimentari degli italiani.

 

mais ogm

Quanto all’affermazione di Mieli che tre kg del pasto quotidiano di una vacca italiana sono OGM non c’è che ringraziarlo dato che ribadisce uno dei buoni motivi per mangiare vegetariano. E a proposito dell’articolo su Altroconsumo citato da Paolo Mieli ecco un’interessante e documentata replica della dott.ssa Patrizia Gentilini (medico specialista in Oncologia ed Ematologia generale, membro del Comitato scientifico Associazione dei “Medici per l’Ambiente” Isde Italia).

 

roundup diserbante monsanto

Intervento di Remo Carlo Egardi

Con l’agricoltura transgenica, gli agricoltori devono acquistare ogni anno le sementi brevettate, come stabilito dai contratti con i produttori di OGM. Negli Stati Uniti, la Monsanto ha fatto causa a numerosi agricoltori per la violazione di tali contratti.

 

Il problema non consiste solo nell’impossibilità per gli agricoltori di conservare e ripiantare i semi, ma anche nei costi sempre crescenti connessi ai semi OGM e, come già accade in alcune zone degli Stati Uniti, nella mancanza di disponibilità di sementi convenzionali (Greenpeace, 2012).

diserbante

 

Tutti questi prodotti sono stati sviluppati per un modello agricolo di stampo industriale legato a pratiche agricole insostenibili, che danneggiano le risorse naturali alla base della produzione di cibo. Il 15 aprile 2008, per la prima volta nella storia, l’Onu ha condannato l’uso in agricoltura di tecnologie g.m. perché, come si dichiara nel verbale, non risolvono il problema della fame per milioni di persone, ma creano definitivamente una minaccia per la salute umana e per il futuro di tutto il pianeta.

 

MONSANTO 2

La coltivazione di OGM dovrebbe quindi essere vietata a livello globale. Paolo Mieli farebbe meglio rimettere i panni del giornalista. In un bellissimo detto milanese : “Ofelè fa el to mesté”. Vale come consiglio per tenere lontani gli inesperti da materie e lavori che non sono in grado di affrontare.

anti monsanto proteste a parigiMonsanto

 

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