morra davigo

IL DECLINO GRILLINO SI PORTA DIETRO I "SUOI" MAGISTRATI - DAVIGO E ARDITA, AUTORI DEL LIBRO "GIUSTIZIALISTI" (PREFAZIONE DI TRAVAGLIO) SONO AI FERRI CORTI - UN INSIDER GRILLINO RIVELA: "DIETRO LO SCONTRO TRA I DUE, C'È LA GUERRA TRA GOVERNISTI M5S E L'ALA PIÙ BARRICADERA" - NICOLA MORRA, DAVANTI ALLE TELECAMERE DI "NON È L'ARENA", HA AMMESSO DI AVER FATTO DA PACIERE: "HO CERCATO DI RAGIONARE SIA CON DAVIGO CHE CON ARDITA, AL FINE DI RICOMPORRE UN QUADRO CHE POLITICAMENTE PARLANDO A ME SEMBRAVA PARTICOLARMENTE CONVINCENTE" - E PERCHÉ UN POLITICO DOVREBBE METTERSI IN MEZZO TRA DUE CONSIGLIERI CSM?

Felice Manti per “il Giornale”

 

nicola morra

I Cinque stelle avevano in mano due consiglieri del Csm, Piercamillo Davigo e Sebastiano Ardita, autori del libro Giustizialisti (prefazione di Marco Travaglio, ndr) oggi ai ferri cortissimi. La rivelazione choc andata in onda l'altra sera conferma le rivelazioni di una fonte interna al Movimento cinque stelle al Giornale di qualche giorno fa: «Dietro lo scontro tra i due c'è la guerra tra governisti M5s e l'ala più barricadera».

 

PIERCAMILLO DAVIGO E SEBASTIANO ARDITA

Ad ammettere tutto è stato il presidente della commissione Antimafia Nicola Morra. Che incautamente, davanti alle telecamere della trasmissione di Massimo Giletti Non è l'Arena, prima ha confermato di aver avuto dallo stesso Davigo «sulla tromba delle scale del Palazzo de' Marescialli a Roma» (sede del Csm, ndr) notizie del dossier dell'avvocato siracusano Piero Amara su una fantomatica loggia Ungheria, della quale farebbe parte proprio Ardita, su cui il pm Paolo Storari avrebbe voluto indagare a dispetto - sostiene il pm - del suo capo Francesco Greco.

 

 «Mi è stato mostrato un faldone di carte e senza grafia manuale». Ma a che titolo? L'ha spiegato ieri lo stesso Morra: «A seguito della notizia della rottura all'interno del gruppo di Autonomia e Indipendenza (la corrente grillina che ha portato all'elezione di Ardita e Davigo nella vecchia consiliatura Csm, ndr) per mia iniziativa ho cercato di ragionare sia col dottor Davigo sia col dottore Ardita, al fine di ricomporre un quadro che politicamente parlando a me sembrava particolarmente convincente».

nicola morra

 

Insomma, due pm litigano e Morra prova a fare da paciere «per motivi politici». Poi viene la parte divertente. Perché da sempre i grillini sono talmente convinti dell'indipendenza della magistratura da aver creato una corrente. «Autonomia e Indipendenza doveva eradicare il sistema correntizio che un tempo era ben rappresentato dal dottor Palamara - dice sorridendo Morra -, non è un segreto che ogni tanto per confrontarsi su questioni importanti ritenessi il dottor Davigo una figura di riferimento da cui ascoltare e apprendere».

piercamillo davigo al tg2 3

 

Apprendere che cosa? Informazioni su inchieste delicate? E cosa c'era in ballo? «La nomina a procuratore capo di Roma», su cui Ardita e Davigo non erano d'accordo. Quindi Davigo ipotizza che Ardita sia legato a una loggia massonica e Morra resta spiazzato, anzi «trasecolato». Poi spiega: «Si stava ragionando della possibilità di riavviare un dialogo fra Davigo e Ardita».

 

E perché un politico dovrebbe mettersi in mezzo tra due consiglieri Csm che avevano legittimamente idee diverse su una nomina di loro competenza ed eventualmente influenzare uno dei due? Perché un politico evidentemente riteneva di poterlo fare. Tanto che Davigo gli dice di stare attento con Ardita, di essere «prudente», di non invitarlo se si presenta un libro. «Ma quale senso delle istituzioni hanno Davigo, Morra e company che trattano segretamente, e a che titolo chiedo, vicende che dovrebbero essere sottoposte a tempestive indagini?», si è chiesto il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri.

sebastiano ardita al csm con di matteo e davigo

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?