andrea orlando giancarlo giorgetti

IL DECRETO ANTI-DELOCALIZZAZIONI? “NON ESISTE” - IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO, GIANCARLO GIORGETTI È MOLTO IRRITATO PER LA BOZZA DELLA LEGGE PENSATA DA ANDREA ORLANDO INSIEME ALLA VICE MINISTRA AL MISE, LA GRILLINA ALESSANDRA TODDE. GIORGETTI È RIMASTO IN SILENZIO E SI È TRINCERATO IN UN NO COMMENT, VISTO CHE È STATO ESCLUSO DALLA PROPOSTA. IL RAGIONAMENTO DEL LEGHISTA È CHE QUALSIASI MISURA NON DEBBA ESSERE PUNITIVA PER LE IMPRESE: ALTRIMENTI SI CORRE IL RISCHIO DI BLOCCARE LE AZIENDE STRANIERE CHE VOGLIONO INVESTIRE IN ITALIA - L’INTEMERATA DI BONOMI

giancarlo giorgetti

Luca Monticelli per “La Stampa”

 

Da via Veneto a piazza Colonna, ossia dalla sede dei ministeri del Lavoro e dello Sviluppo economico a Palazzo Chigi, c'è poco meno di un chilometro di distanza in linea d'aria. Ma la strada del decreto anti delocalizzazioni si fa sempre più accidentata e difficilmente arriverà sul tavolo del premier Mario Draghi così come l'avevano pensato il titolare del Lavoro del Pd, Andrea Orlando, e la vice ministra al Mise, Alessandra Todde del M5s.

 

andrea orlando foto di bacco(3)

E non solo per l'intemerata del leader di Confindustria Carlo Bonomi, che ha bocciato pubblicamente la bozza messa a punto per fermare le imprese in fuga dall'Italia. Al tavolo c'è un convitato di pietra che finora è rimasto in silenzio: Giancarlo Giorgetti. Per lui il testo Orlando-Todde di fatto «non esiste».

 

Alessandra Todde

Dall'ufficio del ministro dello Sviluppo economico dire che filtra irritazione per com' è stata gestita la vicenda, è poco. Una fonte rivela a La Stampa: «Giorgetti non è stato minimamente coinvolto in questa operazione». Non è stato chiamato da Orlando e Todde e non conosce quella bozza che è uscita ripetutamente sui giornali perché lui non l'ha vista.

 

carlo bonomi foto di bacco

Il suo silenzio di questi giorni si spiega anche così, non ha intenzione di commentare una proposta dalla quale è stato escluso. Il provvedimento che stanno limando i due esponenti di governo del Pd e dei 5S è costituito da cinque articoli e obbliga le imprese con almeno 250 dipendenti a prevedere un piano di mitigazione dell'impatto occupazionale prima della chiusura.

 

MARIO DRAGHI GIANCARLO GIORGETTI

Chi sposta l'attività all'estero deve comunicarlo per tempo alle istituzioni locali, all'esecutivo e ai sindacati. Le aziende che violano le norme finiscono in una black list e non potranno avere accesso a contributi e finanziamenti pubblici per cinque anni. La bozza aumenta di dieci volte il contributo di licenziamento e fissa una multa pari al 2% del fatturato alle multinazionali che non seguono le regole.

 

andrea orlando giancarlo giorgetti

Quest' ultima sanzione, però, sembra essere uscita dall'articolato. Il ragionamento che Giorgetti ha fatto più volte e in tempi non sospetti, ancora prima che Confindustria aprisse la querelle sulle delocalizzazioni, parte dal principio che qualsiasi misura introdotta non debba essere punitiva. Altrimenti si corre il rischio «di bloccare le imprese straniere che vogliono investire in Italia».

 

Secondo il plenipotenziario della Lega, nella costruzione di un sistema di incentivi e risorse a favore dello sviluppo bisogna supportare gli imprenditori che puntano sugli investimenti nelle aree di crisi e si impegnano a formare i disoccupati.

bonomi orlando

 

Il decreto anti delocalizzazioni sarà tra le priorità del governo a settembre, insieme a riforma fiscale, legge sulla concorrenza e nuovi ammortizzatori sociali. Palazzo Chigi certamente non starà a guardare e darà un indirizzo per trovare una soluzione condivisa. Probabile che la discussione possa essere affrontata anche al tavolo con le parti sociali.

 

ALESSANDRA TODDE

Al meeting di Rimini è intervenuto ieri il Commissario europeo Paolo Gentiloni criticando «i toni eccessivi e le polemiche fuori luogo di Bonomi nei confronti del governo». Però, ammette l'ex premier, «avanzare dubbi e chiedere di discutere il tema delle delocalizzazioni è legittimo. Qualcuno pensava di aver risolto il problema qualche anno fa con il Decreto Dignità, evidentemente non è stato così», aggiunge.

 

ANDREA ORLANDO - PH LAPRESSE

Secondo Gentiloni è giusto «difendere ogni posto di lavoro, ribellarsi ai licenziamenti via Whatsapp e a questo modo feudale di vivere i rapporti di lavoro. Però non risolviamo il problema congelando quello che c'è - sottolinea - ma attraendo investimenti con la riforma della giustizia civile, con le nuove regole sulla concorrenza, con le politiche attive del lavoro, con tutto quello che ci separa da una economia più sostenibile e competitiva».

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…