conte decreto

IL DECRETO DI PULCINELLA - ROBA DA PAZZI: L’ULTIMO DPCM DI CONTE SI APPOGGIA SU UN DECRETO LEGGE CON UN CLAMOROSO BUCO NERO! RIPORTA L’ELENCO DELLE RIGOROSISSIME MISURE DI CONTENIMENTO APPLICATE DURANTE LE FESTIVITÀ, CON TANTO DI OBBLIGHI E DIVIETI. PECCATO CHE NON CI SIA ALCUNA TRACCIA DI SANZIONI AI TRASGRESSORI - È UNA CLAMOROSA SVISTA O UN INASPETTATO REGALO DI BABBO NATALE CONTE?

1 - IL GRANDE BUCO DEL DPCM: CI SONO I DIVIETI, NON LE MULTE

giuseppe conte feste dpcm decreto

Federico Giuliani per “il Giornale”

 

L' ultimo Dpcm anti Covid varato dal governo giallorosso si appoggia su un decreto legge che presenta un clamoroso buco nero. Il testo del dl 2 dicembre 2020 n. 158 sulle festività riporta l' elenco delle misure di contenimento che saranno rigorosamente applicate in vista del periodo natalizio, con tanto di obblighi e divieti.

 

GIUSEPPE CONTE E IL REGALO DI NATALE

Ma nello stesso documento non vi è alcuna traccia delle sanzioni riservate agli eventuali trasgressori di quelle stesse misure. Che si tratti di una svista tecnica commessa dall' esecutivo o di un inaspettato regalo di Natale concesso ai cittadini, la situazione è comunque paradossale.

 

Il premier Giuseppe Conte, dopo giornate intere passate a mediare tra le riottose anime dell' esecutivo, era riuscito a sfornare una strategia di contenimento espressione della linea più dura della maggioranza. Vietatissimo, dal 21 dicembre al 6 gennaio, «ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome».

conte babbo natale ansa 1

 

Il 25, 26 dicembre e l' 1 gennaio vietato «ogni spostamento tra comuni», salvo le solite comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute. Poche le deroghe concesse, tra cui la possibilità di rientrare presso la propria residenza, domicilio o abitazione, ad eccezione delle seconde case.

 

Al di là delle tante incongruenze di un Dpcm criticato da Regioni, opposizioni e pure da una fetta di maggioranza, è interessante notare come il dl 158 non contenga riferimenti a multe o sanzioni.

 

GIUSEPPE CONTE ROBERTO SPERANZA

Detto altrimenti, il governo ha stilato un elenco di divieti sugli spostamenti senza tuttavia inserire specifiche sanzioni per gli eventuali trasgressori del blocco della circolazione previsto durante le feste.

 

Un bel pasticcio, anche perché è impossibile applicare ai suddetti divieti le sanzioni contenute nei decreti precedenti, in quanto non congruenti.

 

GIUSEPPE CONTE FIRMA UN DECRETO

 Il motivo è semplice: le sanzioni amministrative da 400 a 1.000 euro presenti nel vecchio decreto legge n.33 - che richiamavano a loro volta quelle presenti nel Dl n.19 del 2020 - non sembrano essere applicabili ai nuovi divieti decisi dal governo. Il Dl 33 prevedeva infatti stangate per chi violava gli spostamenti tra regioni riguardanti «specifiche aree del territorio nazionale, secondo principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio epidemiologico effettivamente presente in dette aree».

GIUSEPPE CONTE MEME

 

Le stesse sanzioni non possono più essere applicate in vista del Natale, dal momento che il blocco della circolazione sarà presto uniforme su tutto il territorio italiano e che questo prescinderà dalla «proporzionalità del rischio epidemiologico», visto che tutte le regioni stanno gradualmente colorandosi di giallo.

 

Dunque, a meno che l' esecutivo non corregga la svista, il temutissimo divieto di spostamento non sarà accompagnato da sanzioni di alcun tipo. L' unica sanzione possibile, ha sottolineato Il Sole 24Ore, potrebbe essere quella prevista dall' art. 650 del Codice penale, un articolo che trova applicazione quando l' inosservanza del provvedimento dell' autorità non sia sanzionata da alcuna norma. Se così dovesse essere, i trasgressori rischiano l' arresto fino a tre mesi o l' ammenda fino a 206 euro.

Ipotesi improbabile ma da prendere in considerazione.

 

conte meme

A meno che l' esecutivo, come detto, non metta una pezza in extremis all' ennesimo pasticcio commesso dallo scoppio dell' emergenza Covid a oggi.

 

2 - LA GIUNGLA VERBALI: DIVERSI PER OGNI INFRAZIONE

Chiara Giannini per “il Giornale”

 

Sette diversi tipi di verbale da usare per i trasgressori. I moduli di cui le varie questure stanno dotando gli agenti di polizia, i carabinieri e i finanzieri che dovranno accettare eventuali violazioni delle misure contenute nel Dpcm del governo sono qualcosa di paradossale e cervellotico.

 

Neanche gli addetti ci stanno più capendo niente, almeno a loro dire. Tanto che diversi rappresentanti delle forze dell' ordine si stanno chiedendo se non bastasse un modello unico su cui eventualmente indicare la motivazione della sanzione.

 

GIUSEPPE CONTE CON LA MASCHERINA

Sono infatti previsti sette diversi tipi di documento da compilare in caso di trasgressione: quello per chi non indossa la mascherina, quello per chi non rispetta il coprifuoco, quello per la mancata chiusura degli esercizi nei centri commerciali nei giorni festivi, quello per la mancata chiusura delle attività commerciali dopo le 21, quello per la consumazione di cibo in luogo pubblico dopo le 18, quello per l' inosservanza da parte degli esercizi di ristorazione e quello per il mancato rispetto di quanto dice la normativa per le grandi strutture. Per ogni tipo di violazione è prevista una sanzione amministrativa pecuniaria da 400 a mille euro.

 

Se la violazione è avvenuta senza l' utilizzo di un veicolo, entro 60 giorni dalla contestazione o notificazione della violazione è ammesso il pagamento in misura di 400 euro. Se il pagamento viene effettuato entro 5 giorni dalla contestazione o notificazione è prevista la decurtazione della sanzione pecuniaria del 30%, ovvero di 280 euro.

giuseppe conte feste dpcm decreto

Se la violazione è avvenuta mediante l' utilizzo di un veicolo, entro 60 giorni dalla contestazione o notificazione della violazione è ammesso il pagamento in misura ridotta, la sanzione è aumentata di un terzo e quindi è pari a 533,33 euro.

 

Se il pagamento viene effettuato entro 5 giorni dalla contestazione o notificazione è prevista la decurtazione della sanzione pecuniaria del 30% risultando pari a 373,34 euro. Il pagamento in misura ridotta potrà essere effettuato su bonifico bancario, ma il multato dovrà consegnare all' ufficio competente la certificazione di avvenuto pagamento entro 60 giorni.

 

giuseppe conte prova a trattenere la tosse

Sul territorio nazionale saranno impegnati 70mila agenti di polizia, carabinieri e finanzieri con controlli e posti di blocco lungo le strade, nei porti, nelle stazioni e negli aeroporti. A questi si aggiungeranno circa 8mila militari dell' operazione Strade sicure dell' Esercito. Il segretario generale del Sap (Sindacato autonomo di polizia), Stefano Paoloni, sottolinea che qualche rischio «potrebbe esserci per le divise perché in questo momento di pandemia è molto difficile far capire alla gente l' importanza del rispetto delle norme e a volte si rischiano aggressioni o lunghe ore passate a cercare di far capire a persone che tentano di aggirare la normativa o che fanno video agli agenti.

giuseppe conte marchese del grillo

 

Per questo sarebbe importante avere telecamere sulle divise e nelle auto di servizio. Perché le forze dell' ordine, questo i cittadini dovrebbero capirlo, per il ruolo che hanno devono eseguire e far rispettare la legge, altrimenti rischierebbero sanzioni o provvedimenti disciplinari».

GIUSEPPE CONTE CON IL FIGLIO A NATALE

Ultimi Dagoreport

putin witkoff marco rubio donald trump zelensky

DAGOREPORT – SI ACCENDE LA RIVOLTA DEL PARTITO REPUBBLICANO CONTRO TRUMP - I DANNI FATTI DA STEVE WITKOFF (SOTTO DETTATURA DI PUTIN), HANNO COSTRETTO L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A METTERE IN CAMPO IL SEGRETARIO DI STATO MARCO RUBIO CHE HA RISCRITTO IL PIANO DI PACE RUSSIA-UCRAINA - CON IL PASSARE DELLE ORE, CON UN EUROPA DISUNITA (ITALIA COMPRESA) SUL SOSTEGNO A KIEV, APPARE CHIARO CHE PUTIN E ZELENSKY, TRA TANTE DISTANZE, SONO IN SINTONIA SU UN PUNTO: PRIMA CHIUDIAMO LA GUERRA E MEGLIO È…

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?