DEF & DEFICIENTI - NEL DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA MANCANO LE RISORSE: CRESCE IL TIMORE DI UNA MANOVRA DA RECORD, DA OLTRE 40 MILIARDI - RICICCIA LA SPENDING REWIEV, SI RIPARLA DI PRIVATIZZAZIONI (CHE NON PARTONO) E I DECRETI SU CRESCITA E SBLOCCA-CANTIERI SONO ANCORA IN COTTURA - LE PREOCCUPAZIONI DEL COLLE

-

Condividi questo articolo


Marco Conti per “il Messaggero”

 

DANILO TONINELLI LUIGI DI MAIO GIUSEPPE CONTE MATTEO SALVINI DANILO TONINELLI LUIGI DI MAIO GIUSEPPE CONTE MATTEO SALVINI

Il Paese è imballato e il «bagno di realtà» sancito dal Documento di Economia e Finanza, accende gli animi nella maggioranza. Obiettivo trovare le risorse per non aumentare l'Iva e comunque trovare le «coperture di notevole entità» - si legge nel Def - per evitare l'aumento dell'Iva che invece il Mef dà quasi per scontato. Una vera e proprio tagliola destinata a scattare con la legge di Bilancio di fine anno contro la quale i due vicepremier hanno già iniziato a battersi.

 

Nel frattempo devono però prendere atto - come si legge sempre nel Def - che le due misure bandiera, Reddito e Quota100, producono poco o nulla sul fronte della crescita e dell' occupazione. Tantomeno incidono sulla produttività. Il tutto rischia di far schizzare intorno al 3% il rapporto deficit-pil provocando guai seri al Paese.

LUIGI DI MAIO MATTEO SALVINI GIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO MATTEO SALVINI GIUSEPPE CONTE

 

IL TIMORE

I fautori dell'operazione verità, il ministro Tria ma anche il sottosegretario Giorgetti e in parte il vicepremier Di Maio, dopo essere riusciti a mettere insieme una linea di politica economica meno fantasiosa, cercano ora di gettare acqua sul fuoco. Le elezioni europee sono alle porte e dover ammettere di aver sbagliato la manovra di dicembre è complicato, anche se ora nel decreto crescita si provano a recuperare alcune misure archiviate sei mesi fa. Il timore di una manovra da record, da oltre 40 miliardi, sparge il panico nella Lega come nel M5S.

 

A cambiare immediatamente i toni è da qualche giorno il ministro Di Maio, che passa da un convegno di Confindustria all' altro, per rassicurare gli imprenditori che ieri, dopo averlo ascoltato, lo hanno anche definito «uno di noi». Per la gioia del Carroccio. Sblocca cantieri e crescita vengono valutati lo 0,1%, anche se i testi non sono ancora in Gazzetta Ufficiale e Giorgetti sostiene che la trentina di articoli di cui è composto «sono proprio difficili da leggere» con il rischio «che dietro a un' ottima norma ci sia un mostro burocratico che la blocca subito dopo».

CONTE SALVINI DI MAIO BY SPINOZA CONTE SALVINI DI MAIO BY SPINOZA

 

La caccia alle risorse, alla spending rewiev - che ancora non c' è - e alle privatizzazioni che non partono, si accompagna al confronto tra i due partiti sulla flat tax. L' ipotesi di una riduzione dell' Irpef è presente nel Def. Ma è forse questa la parte del Documento che più si avvicina per credibilità alle «previsioni del tempo», citate ieri da Giorgetti in relazione proprio alle stime contenute nel Def. Secondo molti la bomba ad orologeria del debito pubblico è destinata ad esplodere dopo le elezioni europee, ma non per intervento di una Commissione Ue in scadenza - e che potrebbe lasciare l' onere della procedura ai nuovi commissari - quanto ad opere di mercati e investitori.

MATTEO SALVINI LUIGI DI MAIO GIUSEPPE CONTE MATTEO SALVINI LUIGI DI MAIO GIUSEPPE CONTE

 

Una prospettiva che viene seguita con particolare attenzione dal Quirinale. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, rientrato ieri sera dalla Giordania, non ha letto né il Def né i decreti crescita e sblocca cantieri. Peraltro i secondi due sono ancora in cottura malgrado siano stati licenziati settimane fa.

 

La svolta realista del Def viene comunque apprezzata sul Colle, ma preoccupano i possibili contraccolpi nella maggioranza, tanto che Mattarella non ha in programma viaggi per le tre settimane successive al voto europeo. A soffrire di più le conseguenze della situazione economica è la Lega di Salvini che al Nord fatica a spiegare il Reddito mentre l' elettorato leghista si chiede perchè moltissimi cantieri siano ancora fermi. Ciò che potrà accadere nel governo dopo il 26 maggio rappresenta una vera e propria incognita e il voto anticipato anche in autunno non è da escludere.

conte salvini di maio conte salvini di maio

 

I MALUMORI

Nella Lega cresce il partito di coloro che vorrebbero staccare la spina al governo dopo maggio in modo da andare «all' incasso» «senza dover rimanere impigliati» nella manovra e nel conseguente scontro con Bruxelles.

Giorgetti e il governatore del Veneto Luca Zaia lo hanno detto chiaramente a Salvini l' altra sera a cena: «Se prendiamo il 30% alle Europee andiamo a votare subito e così evitiamo di fare la manovra con il M5S». Ieri Giorgetti ha sostenuto pubblicamente più o meno lo stesso pur senza arrivare alle conclusioni: «Stare in un governo di coalizione, vuol dire trovare compromessi ed è molto dispendioso...».

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – È TUTTO MOLTO STRIANO: PERCHÉ LA COMMISSIONE ANTIMAFIA NON CONVOCA E INTERROGA IL LUOGOTENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, PROTAGONISTA DEL CASO DOSSIERAGGI? - PERCHÉ NELLE TRE INTERVISTE STRIANO HA CAMBIATO VERSIONE (PRIMA HA DETTO DI AVER AGITO SU MANDATO DEI PM, POI DI AVER FATTO TUTTO DA SOLO, PROTEGGENDO I MAGISTRATI - STRIANO È STATO AUTORIZZATO DA QUALCUNO A PARLARE CON I GIORNALISTI (COME VUOLE LA PRASSI) O SI È MOSSO IN AUTONOMIA? – COME MAI DOPO LO SCOPPIO DEL BUBBONE, NON È STATO SOSPESO, MA SOLO TRASFERITO IN UN ALTRO REPARTO. GODE DI PARTICOLARI PROTEZIONI? - DOPO IL SECCO NO DELLA DUCETTA A UNA COMMISSIONE D'INCHIESTA PARLAMENTARE (RECLAMATA DA NORDIO E CROSETTO), IL SOSPETTO È CHE, GRAZIE ALL’INAZIONE DELL'ANTIMAFIA GUIDATA DALLA MELONIANA CHIARA COLOSIMO, SI VOGLIA “ADDORMENTARE” IL CASO, PER… - VIDEO DELLE IENE

FLASH! - ALLA FACCIA DI CHI LO VOLEVA MORTO! L’AUTOBIOGRAFIA DI PAPA BERGOGLIO, “LIFE”, SCRITTA DA PAPA FRANCESCO CON IL VATICANISTA DI MEDIASET, FABIO MARCHESE RAGONA, A UNA SETTIMANA DALL’USCITA NEGLI USA HA GIÀ CONQUISTATO UN POSTO NELLA PRESTIGIOSISSIMA CLASSIFICA DEI BEST SELLER DEL “NEW YORK TIMES”. LO STESSO IN GERMANIA, CON LA CLASSIFICA DELLO “SPIEGEL”. E IN ITALIA? I RITI VODOO E I MALOCCHI DEGLI ANTI-BERGOGLIANI NON SAREBBERO SERVITI A NIENTE: PARE CHE IL LIBRO SIA PRIMO IN TUTTE LE CLASSIFICHE LIBRARIE. SEGNO CHE LA GENTE, AL CONTRARIO DI TANTI SUOI COLLABORATORI, AMA BERGOGLIO. AMEN!

ARCORE MORMORA, MILANO CONFERMA: MARTA FASCINA SI È FIDANZATA! A RUBARE IL CUORE DELLA FU VEDOVA INCONSOLABILE DI SILVIO BERLUSCONI NON SAREBBE UN POLITICO, NÉ UN PERSONAGGIO PUBBLICO - LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON VEDE L’ORA DI SBULLONARLA DA VILLA SAN MARTINO, AVREBBE PERSINO PRESO UN APPARTAMENTO A MILANO PER LEI E IL SUO NUOVO AMORE. SI VOCIFERA CHE IN QUESTI GIORNI SI STIA LAVORANDO ALL’ARREDAMENTO… - MARTA FASCINA: "LA NOTIZIA È TOTALMENTE INFONDATA. QUANTO ALL'ACQUISTO DI UN NUOVO APPARTAMENTO, SI TRATTA SEMPLICEMENTE DI UNA VALUTAZIONE CHE STO FACENDO PER UN MEMBRO DELLA MIA FAMIGLIA..."

DAGOREPORT – “SANTA” E VOLUBILE: LE MILLE VERSIONI DELLA  SANTADECHÈ SULLE SUE DIMISSIONI DA MINISTRO IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO. ALL’INIZIO SI È DIFESA SENZA ESITAZIONI, POI HA IPOTIZZATO UN PASSO INDIETRO (“FARÒ UNA SERIA E COSCIENTE VALUTAZIONE”) E OGGI, DI NUOVO, CAMBIA SPARTITO: “NESSUNO MI HA CHIESTO DI DIMETTERMI” - PERCHÉ ONDEGGIA COSÌ TANTO? QUALI ASSI NELLA MANICA È CONVINTA DI AVERE? – NESSUN COMMENTO DALLA MELONA CHE SA BENE CHE FDI NON VEDE L'ORA DI RISPEDIRLA A CUNEO (A PARTE IL SODALE LA RUSSA) - NEL CASO IN CUI LA PITONESSA NON SI RASSEGNASSE A DIMETTERSI, E' GIA' PRONTO UN RIMPASTO DI GOVERNO DOPO LE EUROPEE: DATI IN USCITA ANCHE DELMASTRO E ZANGRILLO…- VIDEO