salvini berlusconi meloni

DEFLAGRA IL CENTRODESTRA! - BERLUSCONI S’ALLONTANA DA SALVINI E MELONI: “NOI VOTEREMMO SÌ AL MES PER IL BENE DEL PAESE LE ALLEANZE NON C'ENTRANO. L'INADEGUATEZZA DI QUESTO GOVERNO DI FRONTE ALLA DRAMMATICITÀ DEI PROBLEMI DEL PAESE INDURRÀ I PARLAMENTARI PIÙ RESPONSABILI A STACCARE LA SPINA. UN'ALTRA MAGGIORANZA? APPARE A OGGI ASSOLUTAMENTE IMPROBABILE ED E’ RITENUTA INACCETTABILE DAI NOSTRI ALLEATI DI CENTRODESTRA”

Tommaso Labate per il “Corriere della Sera”

 

Presidente Berlusconi, dall'Europa continuano ad arrivare rassicurazioni sul Mes. Se dovesse arrivare in Parlamento il voto sull'utilizzo di quelle risorse da destinare alla sanità, come voterebbe Forza Italia?

BERLUSCONI MELONI SALVINI

«Certamente a favore, ma solo perché è il bene dell'Italia, perché sarebbe assurdo privare proprio in questo momento, solo per fare due esempi, la sanità della Campania di 2.725 milioni e quella della Puglia di 2.450 milioni. Gli schieramenti, le tattiche politiche, le alleanze non c'entrano. Il voto sul Mes non ha alcun significato di politica interna».

 

Lei ha evocato un nuovo governo e, comunque, continua ad auspicare elezioni anticipate. Secondo lei, le tensioni tra Pd e M5S porteranno a una caduta del governo Conte?

«Sono convinto che le contraddizioni prima o poi si riveleranno insanabili e l'inadeguatezza di questo governo di fronte alla drammaticità dei problemi del Paese indurrà i parlamentari o le forze politiche più responsabili a staccare la spina».

 

BERLUSCONI SALVINI MELONI AL QUIRINALE

Se lo spettro delle tensioni sociali in autunno si andasse ad aggiungere alla sconfitta del centrosinistra alle Regionali, come temono anche ai piani alti del Pd, Forza Italia chiederebbe un atteggiamento responsabile alle altre forze del centrodestra per arrivare a un governo di unità nazionale?

«Mi scusi, ma, come ho già più volte dichiarato, non sono affatto convinto che un governo di unità nazionale sarebbe una scelta responsabile. Questa legislatura ha già conosciuto governi fra forze politiche incompatibili e il risultato è stato pessimo. La strada più responsabile sarebbe quella di lasciare agli italiani la possibilità di indicare da chi vogliono essere governati.

 

BERLUSCONI FINGE DI NON VEDERE CONTE E NON LO SALUTA

Anche la subordinata al governo di unità nazionale, quella di un'altra maggioranza in sintonia con la volontà del Paese e capace di realizzare un programma per far ripartire l'Italia a cui avevo qualche volta accennato, non solo appare a oggi assolutamente improbabile, ma è altresì ritenuta inaccettabile dai nostri alleati di centrodestra».

 

Se non si arrivasse al voto anticipato, quanto vede possibile che in Parlamento si registri un'ampia convergenza sulla scelta del prossimo presidente della Repubblica, come accadde all'epoca di Ciampi?

«L'elezione del presidente della Repubblica dovrebbe andare al di là del rapporto maggioranza-opposizione. Però il tema mi sembra molto prematuro: il presidente Mattarella è nel pieno delle sue funzioni che svolge con autorevolezza ed equilibrio».

 

matteo salvini silvio berlusconi

Capitolo legge elettorale. La maggioranza sembra proiettata a un accordo per una legge proporzionale con lo sbarramento al 5 percento. A Forza Italia questa riforma andrebbe bene?

«Credo che nessuna legge elettorale approvata a maggioranza sulla base delle convenienze tattiche del momento faccia il bene del Paese. Nel merito io ritengo che vada salvaguardato il principio maggioritario, che consente agli elettori di scegliere a quale maggioranza affidare il governo del Paese».

 

L'inchiesta su Palamara ha scoperchiato il vaso di Pandora sull'attività di alcuni magistrati. Pensa che questa storia abbia incrociato anche la sentenza definitiva della sua condanna dell'agosto 2013?

luca palamara

«Questa ingiusta condanna in verità è stata solo un episodio, solo il punto di arrivo di una vera e propria guerra giudiziaria verso chi ha osato sfidare la sinistra nel 1994, ha osato proporre un progetto liberale per l'Italia, ha osato impedire che i post-comunisti e i loro alleati in alcune Procure della Repubblica e in alcuni organi di stampa prendessero il potere dopo aver distrutto i partiti democratici con l'operazione Mani Pulite. Da allora per me, la mia famiglia, i miei collaboratori ed amici è cominciata la persecuzione: decine di processi, migliaia di ore di udienze, spese giudiziarie ingentissime, accuse e insinuazioni di ogni genere, dalle più infami alle più ridicole. Tutto finito nel nulla...».

 

Presidente ma lei è stato condannato in via definitiva.

«Si tratta dell'unica, infondata condanna basata, come oggi sta emergendo, solo sul pregiudizio politico contro di me. Il fatto è che tutto questo ha cambiato la storia d'Italia, ha ingannato i cittadini, ha danneggiato gravemente non solo Forza Italia ma il diritto degli italiani, anche di quelli di parte avversa, a una rappresentanza democratica.

Berlusconi in tribunale

 

È questo il problema storico sul quale urge fare chiarezza. Io non sono come i nostri avversari, non sono solito lanciare accuse generiche, usare il linguaggio della calunnia e dell'insinuazione come è stato usato nei confronti miei, della mia famiglia, dei miei collaboratori in tutti questi anni.

 

Chiedo proprio per questo un'inchiesta al massimo livello istituzionale possibile, una commissione parlamentare che nel modo più pubblico e più autorevole faccia chiarezza su quello che è successo in tutti questi anni. Lo si deve non a me, che sono già stato ampiamente risarcito dall'affetto e dal consenso di milioni di italiani e dalla stima dei maggiori leader politici internazionali, ma agli elettori italiani e anche ai magistrati seri e perbene».

 

I suoi chiedono a gran voce una sua nomina futura a senatore a vita. Nel frattempo, quando si tornerà a votare alle Politiche, si candiderebbe di nuovo in Parlamento o continuerà in Europa?

«Considero questa proposta soprattutto un segno di affetto nei miei confronti, di cui naturalmente sono grato. In ogni caso certamente guiderò la campagna elettorale di Forza Italia. I modi li vedremo al momento opportuno».

Berlusconi in tribunale

 

Tra pochi mesi si torna al voto negli Usa. Lei spera nella rielezione di Trump oppure, come molti dei repubblicani che non lo sostengono, tra cui Bush junior, spera che l'America volti pagina?

«Come ho detto tante volte in casi del genere, non credo stia ai leader politici stranieri schierarsi in una decisione che appartiene esclusivamente al popolo americano. Per quanto ci riguarda l'America rimarrà - chiunque vinca le elezioni - il nostro più importante alleato, un grande Paese amico, un modello di democrazia liberale e di società aperta. Dell'amministrazione Trump ho condiviso alcune scelte, per esempio la coraggiosa politica di riduzione delle imposte, che ha consentito anche in questa fase difficile una forte ripresa dell'occupazione laddove si è potuta attenuare la stretta del lockdown.

 

Mi sono piaciute meno altre prese di posizione troppo impulsive e non ho condiviso le scelte protezionistiche ai danni anche dell'Europa né la rinuncia a esercitare la leadership americana in termini multilaterali nelle sfide internazionali, compresa quella con la Cina. In ogni caso l'amicizia con gli Stati Uniti è una scelta storica e di sistema che per noi è irrevocabile».

Ultimi Dagoreport

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)