DIO LI FA E… TOOBA LI ACCOPPIA – IL DOCUMENTARIO DI “THE ISIS MATCHMAKER” DI BENEDETTA ARGENTIERI RACCONTA LA STORIA DI UNA RAGAZZA CHE A 21 ANNI È “SCAPPATA” DA LONDRA PER ANDARE A FARE LA PAPPONA DELL'ISIS. LA REGISTA: “AVEVO LA SENSAZIONE DI ESSERE MANIPOLATA”. TOOBA GONDAL È ACCUSATA DI AVER RECLUTATO ALMENO UNA DOZZINA DI DONNE OCCIDENTALI, TRA CUI DELLE MINORENNI, PARTITE DALL'OCCIDENTE PER SPOSARSI IN SIRIA CON DEI MILIZIANI DELL'ISIS. PERCHÉ UNA RAGAZZA CHE STUDIA LETTERATURA AL COLLEGE SCEGLIE DI ARRUOLARSI CON I TERRORISTI?

-

Condividi questo articolo


Marta Serafini per il “Corriere della Sera

 

tooba gondal tooba gondal

«Ho provato tutto, la discoteca, il piercing, a bere, fumare, avere un fidanzato ma alla fine non ero felice». Tooba Gondal ha solo 21 anni quando scappa da Londra per unirsi all'Isis. Avanti veloce fino al 2019, Tooba - che nel mentre è diventata una delle più famose jihadiste britanniche, ha aperto una cinquantina di profili su Twitter sotto vari pseudonimi, si è sposata tre volte e ha avuto due bambini - siede di fronte a Benedetta Argentieri, documentarista e giornalista italiana.

 

Chiede di poter indossare il suo hijab rosa, e di non essere ripresa mai senza, questa ragazza nata in Francia e cresciuta in Gran Bretagna, che l'autrice ha rintracciato in un campo del Nordest siriano e che racconta nel suo ultimo film documentario, «The Isis Matchmaker», fuori concorso alla prossima Mostra del Cinema di Venezia e prodotto da Fandango. «Tooba è accusata di aver reclutato almeno una dozzina di donne occidentali, tra cui delle minorenni, partite dall'Occidente per sposarsi in Siria con dei miliziani dell'Isis.

 

tooba gondal tooba gondal

Da qui il soprannome "Matchmaker"», spiega la regista. Nonostante ciò, ribadendo il suo pentimento, rinchiusa nel campo di Aïn Issa, si racconta mentre supplica il governo britannico di farla rientrare.

Tooba, partita alla ricerca di un mondo migliore e più puro, si trova di fronte gli orrori dello Stato Islamico, compresa la tratta delle schiave yazide, gestita per lo più dalle donne. E racconta - sempre declinando ogni responsabilità - di battaglioni femminili e di uomini, come il suo secondo marito, pronti a farsi saltare in aria in nome del dawla , lo Stato islamico. Ma quali sono le sue responsabilità? È vittima come afferma quando sostiene di aver subito il lavaggio del cervello o è ancora la carnefice che twittava gioendo per i morti degli attentati di Parigi?

 

benedetta argentieri benedetta argentieri

Darle voce non è una scelta comoda. «Avevo la sensazione di essere manipolata ma allo stesso tempo non volevo giudicarla», spiega la regista.

L'obiettivo per l'autrice è invece rispondere alla domanda più difficile - ossia perché?

Perché una ragazza proveniente da una famiglia benestante, che studia letteratura inglese al college in Gran Bretagna e che non ha particolari disagi, decide consapevolmente di unirsi al gruppo terroristico più temuto e odiato? Primo passo per raccontare Tooba è liberarsi dei pregiudizi. «Tacciare queste donne di ignoranza o farne delle vittime è un errore».

 

benedetta argentieri benedetta argentieri

Tooba, così come molte altre donne dell'Isis, non è stata costretta a partire bensì ha scelto una strada che l'ha portata nella miseria dei campi, senza acqua, medicine e con pochissimo cibo. Ma cosa fare allora di lei e delle migliaia di donne occidentali ancora bloccate nel Nordest siriano prigioniere senza un processo? In «The Isis Matchmaker» emerge la miopia di un Occidente che preferisce girare la testa dall'altra parte e lasciare nell'oblio i propri cittadini, anche qualora si tratti di donne e bambini.

 

tooba gondal 2 tooba gondal 2

Così come irrompe tutta la violenza dei campi di prigionia, dove l'Isis trova terreno fertile per tornare ad essere una minaccia. A iniziare proprio da quelle donne e da quei bambini che - conclude Benedetta Argentieri - «sono a loro volta facili prede di nuovi reclutatori. E reclutatrici». Come The Isis Matchmaker.

tooba gondal 1 tooba gondal 1

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…

DAGOREPORT – PARTITI ITALIANI, PERACOTTARI D'EUROPA - L’ASTENSIONE “COLLETTIVA” SUL PATTO DI STABILITÀ È STATA DETTATA SOLO DALLA PAURA DI PERDERE CONSENSI IL 9 GIUGNO - SE LA MELONA, DOPO IL VOTO, PUNTA A IMPUGNARE UN PATTO CHE E' UN CAPPIO AL COLLO DEL SUO GOVERNO, IL PD DOVEVA COPRIRSI DAL VOTO CONTRARIO DEI 5STELLE – LA DUCETTA CONTINUA IL SUO GIOCO DELLE TRE CARTE PER CONQUISTARE UN POSTO AL SOLE A BRUXELLES. MA TRA I CONSERVATORI EUROPEI STA MONTANDO LA FRONDA PER IL CAMALEONTISMO DI "IO SO' GIORGIA", VEDI LA MANCATA DESIGNAZIONE DI UN CANDIDATO ECR ALLA COMMISSIONE (TANTO PER TENERSI LE MANINE LIBERE) – L’INCAZZATURA DI DOMBROVSKIS CON GENTILONI PER L'ASTENSIONE DEL PD (DITEGLI CHE ELLY VOLEVA VOTARE CONTRO IL PATTO)…