goffredo bettini nicola zingaretti andrea orlando giuseppe conte

DIPARTITO DEMOCRATICO – STEFANO FOLLI SUONA IL REQUIEM PER IL PD: “STA DIVENTANDO IL ‘PARTNER MINORE’ DI QUELL' INTESA CON I GRILLINI CHE BUONA PARTE DEL GRUPPO DIRIGENTE VUOLE CONSERVARE. MA ESSERE PICCOLI DOPO ESSERE STATI PIÙ GRANDI SIGNIFICA PERDERE ANCHE L' ILLUSIONE DI DECIDERE DOVE ANDARE E COME” - “L' IMMAGINE DI UN PD RIDOTTO A QUARTO PARTITO, PRIGIONIERO DEL PROPRIO ISTINTO AUTO-FLAGELLATORIO, RISCHIA DI CONVINCERE ANCHE L' ELETTORE PIÙ FEDELE CHE IL DECLINO È IRREVERSIBILE…”

SONDAGGIO SWG LA7 - 8 MARZO 2021

Stefano Folli per "la Repubblica"

 

Quasi alla vigilia dell' assemblea online di domenica - ridotta a un solo giorno - , c' è un nuovo dato che dovrebbe preoccupare il Pd oltre a quelli già noti. Anzi, dovrebbe sconvolgerlo. Si parla del sondaggio Swg per La7 che colloca il partito per la prima volta dietro i Cinque Stelle.

 

conte zingaretti

Questi ultimi beneficiano di un limitato ma concreto "effetto Conte" che li strappa al loro destino in apparenza già segnato e li colloca al 17,2 per cento, ossia secondi alle spalle della Lega; nello stesso tempo il Pd sconta il disastro degli ultimi giorni e perde quasi due punti, scivolando al 16,6. Ma non basta, perché la forza che ambiva a essere il punto di equilibrio del sistema è superata anche da Fratelli d' Italia che raccoglie il 16,8.

 

GOFFREDO BETTINI GIUSEPPE CONTE

Si dirà: sono sondaggi e come tali capaci di fotografare l' istante ma non credibili già tra una settimana o anche meno. A maggior ragione adesso che le elezioni, anche quelle amministrative, sono lontane e avvolte nella nebbia. Tuttavia l' immagine di un Pd ridotto a quarto partito, prigioniero del proprio istinto auto-flagellatorio, rischia di convincere anche l' elettore più fedele che il declino è irreversibile. E questo cambia il quadro.

enrico letta

 

Si può discutere a lungo su quale linea politica debba prevalere, e per la verità al momento non se ne discute affatto. Ma non si può negare che l' indebolimento elettorale, pur virtuale, rende qualsiasi scelta drammatica. Il Partito Democratico era abituato a fare o disfare alleanze essendone comunque il perno.

 

Il primo partito del centrosinistra, quando non il partito di maggioranza relativa.

FRANCESCHINI ENRICO LETTA 4

L' intesa via via più stretta con i Cinque Stelle aveva come sottinteso che il partner più forte fosse quello del Nazareno. E la progressiva erosione del movimento "grillino" era un argomento a favore del patto.

 

Come dire, vedete che i 5S si stanno trasformando in una specie di corrente esterna del Pd? In realtà le questioni erano più complicate, a cominciare dal senso dell' alleanza: uno strumento per mantenersi al governo, ma senza un' idea comune di quale futuro offrire all' Italia o almeno di come rendere più moderno il Paese.

 

rocco casalino ospite di oggi e' un altro giorno 3

Adesso invece il nuovo segretario - è molto intensa in queste ore la pressione su Enrico Letta - dovrà fare il pane con la poca farina che ha. Il Pd sta diventando il "partner minore" di quell' intesa con i "grillini" che buona parte del gruppo dirigente vuole conservare. Ma essere piccoli dopo essere stati più grandi significa perdere anche l' illusione di decidere dove andare e come. Non solo: vuol dire essere oggetto di lazzi, persino di insulti inconcepibili fino a poco tempo fa.

 

MATTIA SANTORI

L' ex portavoce di Conte - cioè il "punto di riferimento dei progressisti", secondo una nota definizione - si è preso la libertà parlare di alcuni esponenti del Pd come di "cancri" da estirpare, salvando Zingaretti e Franceschini. E la "sardina" Santori, nell' intervista a questo giornale, ha indicato il Pd come "marchio tossico".

NICOLA ZINGARETTI E GIUSEPPE CONTE

 

Ora, a parte Santori che è rientrato nel suo personaggio, la verità è che Casalino pur scusandosi in un secondo tempo parla e agisce come se il Pd fosse terra di conquista per imporre, o meglio consolidare la linea della fusione di fatto con 5S e LeU. Se sarà Letta il prescelto per la segreteria avrà da lavorare nell' intento di imporre una rotta riformatrice. Che a questo punto coincide con un' adesione piena, dunque priva di ambiguità, a Draghi e al suo governo. Lasciando per ora sullo sfondo la questione dei compagni di strada.

LE LACRIME DI ROCCO CASALINO PER L ADDIO DI GIUSEPPE CONTE A PALAZZO CHIGIGIUSEPPE CONTE E ROCCO CASALINO - MEMEMATTEO RENZI ALFONSO BONAFEDE GIUSEPPE CONTE NICOLA ZINGARETTI LUIGI DI MAIO – AMICI MIEI

Ultimi Dagoreport

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDONÇA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."