umberto bossi

DITE AL SENATÙR CHE IL SOGNO FEDERALISTA È SVANITO - PAOLO GUZZANTI SUL RITORNO DI UMBERTO BOSSI TRA I BANCHI DEL PARLAMENTO A ROMA: "È STATO UN GESTO POLITICO PER SOSTENERE IL GOVERNO DRAGHI, UNA METAFORA DEL POPOLO DEL NORD CHE RESISTE. IL FONDATORE DELLA LEGA HA SUPERATO I MALANNI, MA IL SUO ANTICO E GLORIOSO CARROCCIO SI È TRASFORMATO IN UN MASSICCIO PARTITO NAZIONALE E ANCHE ROMANO, CAMPANO, ALLEGRAMENTE TERRONE..."

Paolo Guzzanti per "il Giornale"

 

paolo guzzanti

È tornato a Roma come un poeta e un gran lombardo, Umberto Bossi. Ed è un ritorno sia di immagine che di un uomo che ha rappresentato per decenni la riscossa di un Nord negletto perché virtuoso e produttivo, ma strangolato dalle burocrazie romane, violato nella sua autenticità e trascurato nella sua cultura.

 

Bossi ha passato un brutto periodo per la sua salute e l'ha superato bravamente come già ha fatto altre volte. Ma stavolta è tornato portando con sé questo tratto netto e romantico della parola lombarda.

 

umberto bossi 6

Le sue poesie, che io non so giudicare letterariamente ma che mi sembrano straordinarie nel minimalismo ritrattista, sono fatte di immagini familiari: quella di una nonna che sferruzza un maglione per il nipote che vedrà solo due volte l'anno o per i giovani lasciati appassire nella terra.

 

umberto bossi

L'ultima volta che vidi Umberto era seduto ai tavoli del caffè Giolitti a un passo da Montecitorio. Uno di quei tavoli dove molti decenni prima incontravo Simone de Beauvoir e Jean-Paul Sartre quando si fermavano a Roma d'estate negli anni Sessanta per discutere di letteratura e bisticciare clamorosamente come vecchi amanti.

 

MASSIMO D'ALEMA UMBERTO BOSSI

Umberto Bossi è tornato sia come senatore della Repubblica che come poeta e ambasciatore della sua terra: la voce del Nord ormai afona dopo una stagione in cui la sua antica e gloriosa Lega si è trasformata in un massiccio partito nazionale e anche romano, campano, onnicomprensivo e multitasking e - se proprio vogliamo dirlo - anche allegramente terrone, con tutti quei begli accenti campani e siculi e calabri cui è stata applicata la sagoma dorata di Alberto da Giussano che precede in battaglia le sue truppe a spada sguainata.

 

IL DITO MEDIO DI UMBERTO BOSSI AL CONGRESSO DELLA LEGA

Bossi aveva creato il marchio della Lega che conteneva il monosillabo oggi perso: Nord, che era anche la ragione d'essere oltre che sociale di quel movimento in origine federalista e rivoluzionario in senso iper democratico.

 

L'ultima volta che vidi l'Umberto fu lui a riconoscermi da lontano con occhio d'aquila e io non credevo ai miei occhi e alle mie orecchie. Poi ci abbracciamo brevemente e chiacchieriamo un po'.

 

Ma il mio primo incontro con lui - con me che sono un romano che viene dalla terra degli infedeli - fu durante la campagna elettorale del 2001 nel Bresciano e avvertii subito e in modo diretto ed emotivo questa sua scheletricità emozionante nei movimenti, nella parola e nel gesto.

 

umberto bossi da giovane 1

Mi disse: «Dai, se fai una parola...» per invitarmi a parlare al suo comizio, cosa che mi sembrava allora impensabile. Devo dire che l'uomo visto a Roma da un romano come me, suscita una commozione probabilmente più intensa di quella che oggi i lombardi possono provare.

 

Almeno, così immagino visto che quel grande sogno rivoluzionario, un po' partigiano, un po' guascone, un sogno sia filosofico che politico, si è ormai perso anche nella memoria collettiva.

 

UMBERTO BOSSI DAVIDE E BRUNO CAPARINI

Leggo che Bossi intende tornare al Senato con frequenza e lo ha fatto per sostenere apertamente il governo di Mario Draghi.

 

È stato dunque il suo un gesto politico quello ha svolto in maniera politica ma ciò che è accaduto è anche ciò che lui stesso, Umberto, desiderava che accadesse: dare rilevanza a un evento che è la rilevanza di un sogno ancora vivo così come lui è ben vivo.

 

umberto bossi con silvio berlusconi

E implicitamente una antitesi del sogno e della poeticità di quest'uomo nei confronti della nuova Lega che non è più nordica e che fa provare specialmente in Lombardia il rimpianto per un sostegno che una volta c'era e oggi si stenta a ritrovare.

 

fan con una maglietta di bossi

Questo ritorno ha un valore politico di cui vedremo l'importanza nel prossimo futuro, ma di cui possiamo già cogliere il valore esistenziale, romantico, ideologico, visto che quell'antico ragazzaccio è tornato dopo aver essersi battuto come un leone contro la malattia e non soltanto contro gli avversari politici. È stata dunque una giornata di ritorno e riconferma, se non vogliamo dire di rinascita.

 

umberto b. il documentario di nove su bossi 1

Di sicuro il ritorno della persona, non un omaggio alla memoria. Bossi voleva far vedere, e ci è riuscito, di essere forte come un tempo, ma e inoltre un uomo capace di poesia, meno coinvolto nella rissa della politica politicante, ma proprio per questo un vero rappresentante: il rappresentante di un popolo, quello del Nord e della Lombardia e dell'idea federalista che ha avuto il suo momento d'oro, e che forse non meritava di svanire dissolvendosi nella perdita dell'identità. Non si è dissolto nulla. Ecco infatti che dalle nebbie riemerge l'antico e nuovo Umberto e ci viene incontro con alcuni fogli e le sue poesie.

umberto b. il documentario di nove su bossi umberto bossi da giovane 2UMBERTO BOSSI E ROBERTO COTAUMBERTO BOSSI E MATTEO SALVINI 4UMBERTO BOSSI E MATTEO SALVINI 3umberto bossi alice grassi vittorio sgarbiumberto bossi con la moglie manuela marrone 1umberto bossiUMBERTO BOSSI CONTRO NAPOLITANOUMBERTO BOSSIumberto e renzo bossiumberto bossi con la moglie manuela marrone e i figliUMBERTO BOSSI E SILVIO BERLUSCONIumberto bossi poetaUMBERTO BOSSI SILVIO BERLUSCONIumberto bossi con il figlio riccardoUMBERTO BOSSIUMBERTO BOSSI DAVIDE CAPARINIumberto bossi 8CAPARINI SENIOR E JUNIOR CON UMBERTO BOSSIBRUNO CAPARINI UMBERTO BOSSImatteo salvini umberto bossiumberto bossi 4umberto bossi 1umberto bossi 5umberto b. il documentario di nove su bossi 2umberto bossiumberto bossi 7umberto bossi con bruno vespaumberto bossi 2

Ultimi Dagoreport

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?

giorgia meloni volodymyr zelensky viktor orban vladimir putin antonio costa

DAGOREPORT – IL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO INIZIERÀ IL 18 DICEMBRE, MA NON SI SA QUANDO FINIRÀ, NÉ COME: IN BALLO C'E' IL FUTURO DELL'UNIONE - DA TRUMP ALL'UCRAINA, I 27 LEADER DOVRANNO PRENDERE DECISIONI CRUCIALI E NON PIU' PROCASTINABILI, PENA LA TOTALE IRRILEVANZA NELLA GEOGRAFIA MONDIALE - E QUI VIENE IL BELLO: CHI SI METTERA' DI TRAVERSO PONENDO IL DIRITTO DI VETO E MANDANDO ALL'ARIA TUTTO? ORBAN FARÀ IL SOLITO GUASTAFESTE FILO PUTIN? E GIORGIA MELONI, CHE HA FATTO ORMAI LA SUA DEFINITIVA SCELTA TRUMPIANA, PRESSATA DAL SUO VICE PREMIER SALVINI CHE HA GIÀ CONSEGNATO L'UCRAINA ALLA RUSSIA, RIUSCIRÀ A CONTINUARE A TENERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE? AH, SAPERLO....

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"