luigi di maio virginia saba salvini francesca verdini

DOPO LE EUROPEE, IL DILUVIO – DAGO: “CHI SI INTESTA UNA MANOVRA D'AUTUNNO DA 40 MILIARDI? SE IL M5S STACCA LA SPINA, PENA LA SCOMPARSA, CHE FA SALVINI? UN CENTRODESTRA CON LA MELONI E FORZA ITALIA SPACCHETTATA TRA TOTI E CARFAGNA CHE METTE NUOVE TASSE, COSÌ POI LO MASSACRANO ALLE POLITICHE DEL 2020? - SI APRE LO SCENARIO DI UN ‘’GOVERNO MATTARELLA’’ CON IL COMPITO DI TARTASSARE IL PAESE, MA SAREBBE LA PROVA PROVATA DEL FALLIMENTO LEGA-M5S’’  

Alessandra Ricciardi per Italia Oggi

dago ospite a lucci incontra funari

 

Il problema è l'economia.

‘’Stiamo per saltare, ci siamo. Fino al 26 maggio non succede nulla, poi a urne aperte facciamo i conti». Roberto D'Agostino, l' irriverente fondatore di Dagospia, giornalista e attento osservatore della politica nostrana, fissa anche un' asticella per la deflagrazione del governo: «Se M5s va sotto il 20% alle Europee cambia tutto. E per Matteo Salvini sarà tosta decidere che strada prendere».

 

Poi che lui e Luigi Di Maio abbiano rinfrescato la loro immagine, presentandosi in pubblico con le nuove fidanzate, «chissenefrega, possono fare quello che vogliono, stare con chi gli piace, ormai alla gente non frega più niente, non si appassiona a queste storie... il clima è cambiato, la luna di miele degli italiani con il governo sta finendo. E dopo la luna di miele si torna tutti a casa, e ci sono le bollette da pagare, il mutuo, il lavoro che c' è e a volte non c' è, la busta paga che non basta ad arrivare a fine mese...».

MATTEO SALVINI LUIGI DI MAIO INNAMORATI

 

Domanda. La Libia sta precipitando nel caos, potrebbero arrivare in Italia 800 mila profughi. Profughi e non migranti, tutti da accogliere. Una emergenza umanitaria in piena campagna elettorale aiuta o complica i piani di Matteo Salvini e di Luigi Di Maio?

Intanto un numero così elevato di profughi non sarebbe più un problema di Salvini e Di Maio ma dell' Europa, anche se fossero meno della metà sarebbe un esodo che nessun paese potrebbe reggere. Qui non parliamo dei soliti 100 disperati su un barcone alla deriva da rimpallarsi con Malta o con la Francia.

 

matteo salvini come donald trump 1

D. Quanto pesa ancora secondo te il fattore immigrazione nel sentiment degli italiani?

R. Per come è ridotto il Paese direi sempre meno, siamo a un passo dalla bancarotta, il problema vero è l'economia. La gente vuole capire come arrivare a fine mese.

 

D. Finora la politica sull' immigrazione e le misure per il reddito di cittadinanza hanno connotato l' azione del governo giallo-verde. Basta per tenere in piedi la luna di miele con gli italiani?

R. Ma che luna di miele, le lune di miele durano poco. Poi tutti tornano a casa e ci sono le bollette da pagare, il mutuo, il lavoro che c' è e non c' è... i conti da far quadrare. Per gli italiani è iniziato il processo di normalizzazione del loro innamoramento politico. E mo' so cavoli.

SALVINI DI MAIO SARDEGNA BY MACONDO

 

D. Ritieni plausibili i sondaggi che danno in calo un po' anche la Lega e in modo significativo M5s per le elezioni europee?

R. Mica servono i sondaggi per capire che un paese che sta a un passo dal fallimento ha ben altri problemi che vederli litigare.

 

D. Il governo si sta incartando, dal decreto Crescita allo Sblocca cantieri alla chiusura dei porti. Una lite continua.

R. Fino al 26 maggio non succede nulla, Lega e M5s andranno avanti con le loro liti da ballatoio, poi il 28 a urne aperte si aprono scenari da brivido. Se i grillini scendono sotto il 20% questo vuol dire che devono staccare la spina al governo, altrimenti rischiano di sparire alle prossime politiche.

 

D. Di Maio, nell' ipotesi di un ridimensionamento, pare disposto a concedere più spazio ai leghisti al governo.

Grillo Di Maio Di Battista

R. Questo se scendono di poco sotto il risultato del 4 marzo scorso, ma se vanno sotto il 20, l' ala movimentista da Beppe Grillo ad Alessandro Di Battista a Roberto Fico dirà ai governisti Di Maio, Casalino e Casaleggio di chiudere la partita. E per Salvini a quel punto sarà tosta.

 

D. In che senso sarà tosta?

BEPPE GRILLO LUIGI DI MAIO ALESSANDRO DI BATTISTA

R. Si troverà davanti a un bivio e non so quale strada è peggio. Può mettere in piedi un governo di centrodestra con Fratelli d' Italia della Meloni, con quel che resta di Forza Italia, e qualche responsabile dei 5stelle. Il problema è che poi deve intestarsi una manovra d' autunno da 40 miliardi, e 40 miliardi non ci sono. Che fa, mette nuove tasse e poi come lo spiega alla gente?

È tosta spiegare agli italiani che devi rimettergli le mani in tasca per colpa degli altri, a partire magari pure dai grillini. Insomma, si prende la rogna della manovra e poi lo massacrano alle Politiche con il rischio di tornare ai vecchi risultati elettorali.

 

sergio mattarella carlo cottarelli

D. Così messa a Salvini proprio non conviene tentare un suo governo, ma il presidente della repubblica, se riterrà, potrà sempre provare la strada di un esecutivo tecnico, con il consenso trasversale in parlamento.

R. E siamo alla seconda strada possibile, si apre lo scenario di un governo del presidente, magari con un Carlo Cottarelli premier, con il compito di tartassare il paese, un Monti bis. E poi si va al voto. A quel punto Mattarella a primavera 2020 scioglie il parlamento per andare al voto. E però la manovra lacrime e sangue sarà la prova provata che il governo del cambiamento è stato un disastro. Hanno fatti i conti senza l' oste, quando spendi i soldi per reddito di cittadinanza e quota 100 poi devi sapere che li devi pagare. Che alla fine si paga sempre.

 

NICOLA ZINGARETTI E MATTEO RENZI

D. Politicamente a Salvini conviene che Di Maio non perda troppo insomma.

R. Eh, certo. Se riescono a restare uniti il fardello ancora lo possono reggere. Non c' è un euro e ci sono 23 miliardi da trovare per scongiurare l' aumento dell' Iva, non so se mi spiego. E hanno avuto la capacità di mettersi contro l' Europa e pure gli Stati uniti. Voglio vedere da chi vanno a pietire un aiuto.

 

D. Salvini alle Europee potrebbe essere il primo partito italiano, c' è l' alleanza con i sovranisti in campo. Con i 120 seggi stimati all' europarlamento non sarebbero del tutto ininfluenti per le politiche Ue.

IL MEME DI OSHO SU RENZI DOPO LA VITTORIA DI ZINGARETTI ALLE PRIMARIE

R. Salvini si può prendere qualche commissione, ma resta comunque minoranza. E poi i partiti sovranisti europei sono i primi a non volersi far carico del debito pubblico italiano, mica fanno pagare ai loro elettori le spese degli altri... Lo stesso premier ungherese Orban non ci pensa proprio.

 

D. Scenari tutti foschi. L' alternativa politica italiana?

R. Ma l' alternativa non c' è!! Forza Italia sta quasi con tutti e due i piedi nella fossa.

 

matteo salvini pollice verso a renzi

D. Il Pd si sta riorganizzando con Zingaretti.

R. Zingaretti sta zitto e stando zitto guadagna punti, ma non è in grado di creare un' alternativa di governo.

 

D. C' è sempre in panchina Matteo Renzi...

R. Lui sta cercando di costruirsi il suo partito, si staccherà dal Pd per fare una roba di centro. Ma al massimo può fare una cosa da 8-10%, fa l' ago della bilancia ma non un governo suo.

 

D. I due Matteo assieme? La cosa di Renzi con la Lega di Salvini...

R. Sono troppo lontani, e poi già hanno fatto un matrimonio contro natura, un altro la gente non lo regge.

 

D. Parliamo di cose leggere. Che dici delle nuove fidanzate di Salvini e Di Maio? La gente si appassiona?

MATTEO SALVINI E FRANCESCA VERDINI

R. Ma sai alla gente che gli frega, pensa ad arrivare a fine mese mica a che ragazza si mettono vicino. Possono stare con chi vogliono, al massimo li prendono in giro, presentarsi in bella compagnia non funziona più.

 

D. Ma tu vai a votare alle Europee?

R. Ma non ci penso proprio. Per chi dovrei votare, per fare cosa... la domenica c' è Porta Portese, me ne vado al mercato. Comunque andrà, passata l' estate, ci sarà un brutto autunno. Arriva per tutti il momento di fare i conti.

Ultimi Dagoreport

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...