gilberto pichetto fratin roberto cingolani

DUE MINISTRI IS MEGL CHE UAN! – OGGI GILBERTO PICHETTO FRATIN DEBUTTA IN EUROPA, ALLA RIUNIONE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DELL’ENERGIA UE, PER DEFINIRE I DETTAGLI SUL TETTO “DINAMICO” AL PREZZO DEL GAS. CON LUI, CI SARÀ IL SUO PREDECESSORE ALLA TRANSIZIONE ECOLOGICA, ROBERTO CINGOLANI, RIMASTO COME “ADVISOR” – I DUE SI SONO INCONTRATI IERI MATTINA PER IL TRADIZIONALE PASSAGGIO DI CONSEGNE, CHE SARÀ EVIDENTEMENTE MOLTO MORBIDO…

gilberto pichetto fratin 1

1 - PICHETTO, DECISIONI UE OGGI SUL GAS? VALUTIAMO

(ANSA) - "Oggi c'è la riunione dei ministri dell'energia europei a seguito del Consiglio europeo, quindi dell'accordo dei primi ministri di qualche giorno fa, per lavorare sul tema all'ordine del giorno", ovvero "la questione di definire un corridoio, oltre che un meccanismo tecnico di misura del sistema del gas, e quindi per superare anche quello che è l'attuale sistema del Ttf. In mattinata ci sarà la discussione e ci saranno le valutazioni". Lo ha detto il neo ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, al suo esordio al Consiglio Energia a Lussemburgo.

 

ROBERTO CINGOLANI

2 - PICHETTO, MISSIONE UE CON CINGOLANI "SÌ ALLE TRIVELLE E AL NUOVO NUCLEARE"

Paolo Baroni per “la Stampa”

 

Dopo l'accordo politico raggiunto la scorsa settimana dai capi di Stato e di governo tra il 27 riparte il braccio di ferro sul price cap. Spetta infatti ai ministri dell'Energia che si riuniscono oggi a Lussemburgo definire le regole sul tetto ai prezzi del gas che si vuole introdurre partire dal 2023 e gli interventi congiunti sugli acquisti.

 

mario draghi roberto cingolani

Il vertice, su uno dei dossier più caldi del momento, segnerà non solo il debutto nel nuovo ministro italiano dell'Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ma anche quello del nuovo consigliere per l'energia, o «advisor» come ama definirsi lui stesso, ovvero il titolare uscente del Mite, Roberto Cingolani.

 

Nuovo e vecchio ministro si sono incontrati ieri mattina per il tradizionale passaggio di consegne ed hanno definito i dettagli di questa collaborazione che sancisce di fatto anche una piena continuità tra le politiche del governo Draghi e quelle dell'esecutivo guidato da Giorgia Meloni.

 

GIURAMENTO DI GILBERTO PICHETTO FRATIN

I due hanno concordato che l'incarico durerà all'incirca sei mesi, ovvero il tempo necessario a definire i due dossier più importanti sul fronte della messa in sicurezza dei nostri approvvigionamenti, da un lato l'introduzione di un price cap europeo e dall'altro l'entrata in funzione dei primo dei due rigassificatori previsti dai piani messi a punto da Cingolani, quello di Piombino.

 

Si è trattato di uno «scambio prezioso» nel corso del quale l'ex ministro ha spiegato di mettersi a disposizione del nuovo governo con spirito di servizio chiarendo di non avere alcuna intenzione di sostituirsi al nuovo titolare del dicastero: «Il ministro sei tu» ha chiarito a scanso di equivoci.

 

URSULA VON DER LEYEN MARIO DRAGHI

L'avvio di questa nuova, e certamente inedita, collaborazione dopo l'annuncio dato domenica da palazzo Chigi ha infatti generato una serie di prese di posizione tra chi, come il verde Angelo Bonelli, parla di «ministro commissariato» e chi invece difende questa novità come il presidente di Confindustria Carlo Bonomi («ottima scelta») ed il leader di Azioni Carlo Calenda secondo il quale «Cingolani fa benissimo a dare una mano e Meloni ha fatto altrettanto bene a chiederglielo. In una democrazia matura nessuno si sognerebbe di fare una polemica su questo».

 

E Pichetto Fratin? Il neo-ministro si fa scivolare addosso la cosa spiegando di «non aver mai avuto dal punto di vista psicologico il prurito della sottomissione». Insomma per lui il problema non si pone, tanto più alla luce dell'incontro di ieri con Cingolani.

 

gilberto pichetto fratin 3

Per il ministro dell'Ambiente il primo intervento pubblico c'è stato intanto ieri al Forum automotive in corso a Milano dove Pichetto ha spiegato che «è interesse di tutti liberarsi dalla dipendenza energetica» ed in questo quadro il nuovo governo «è favorevole sia alla sperimentazione del nucleare di nuova generazione per far fronte alla crisi energetica», sia «a proseguire la ricerca e l'estrazione di gas dai fondali marini».

 

Mentre nel campo dell'automotive il ministro ha sostenuto che «l'Italia è per la neutralità tecnologica». Non solo auto elettriche, dunque, per far fronte all'obiettivo zero emissioni comunitario che fissa al 2035 lo stop alla produzione dei motori termici, ma anche biocarburanti o altre tecnologie in fase di sviluppo o venture. «Bisogna coniugare l'obiettivo ambientale con le necessità produttive, economiche e sociali» che - ha ricordato Pichetto Fratin - hanno un impatto rilevante per l'Italia.

 

Al vertice di oggi non sono attese decisioni, ma l'incontro segnerà l'avvio di un percorso.

Spetterà poi ad un consiglio straordinario che probabilmente verrà convocato a metà novembre avviare la procedura legislativa. «Entro 2-3 settimane i ministri dell'Energia prenderanno le decisioni sul price cap», ha assicurato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel.

ttf borsa gas amsterdam

 

Il pacchetto all'esame dei 27 va dalla creazione entro inizio gennaio di un benchmark complementare a quello del mercato di Amsterdam (il famigerato Ttf) ad uno strumento finanziario comune per mitigare i prezzi, passando per il price cap e gli acquisti comuni. Insomma, come spiegava ieri un portavoce della Commissione si tratta di «un approccio passo dopo passo», comprensibile visto che si tratta ancora di raggiungere un consenso pieno tra tutti i paesi, ma che stride con la necessità di affrontare più attrezzati le incognite del prossimo inverno.

mario draghi ursula von der leyen URSULA VON DER LEYEN OLAF SCHOLZ MARIO DRAGHI ROBERTO CINGOLANI MARIO DRAGHI OLAF SCHOLZ URSULA VON DER LEYEN METTE FREDERIKSENgilberto pichetto fratin 2gilberto pichetto fratin con la moglie gilberto pichetto fratin

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO