beppe grillo luigi di maio davide casaleggio

DUE STELLE E MEZZO A TESTA - CASALEGGIO PRESENTA IL MANIFESTO POLITICO "CONTROVENTO" E IL DIVORZIO CON IL M5S E' PIÙ VICINO - I GRILLINI, CON L'OK DI CONTE, STANNO CERCANDO UNA PIATTAFORMA DI VOTO ALTERNATIVA A "ROUSSEAU" - AI PARLAMENTARI M5S NON VA GIU' LA SPINTA DI CASALEGGIO A MANTENERE LA REGOLA DEL LIMITE DEI DUE MANDATI: "UNO STRUMENTO PER EVITARE IL CARRIERISMO POLITICO E LA COSTRUZIONE DI GRUPPI DI POTERE" - L'ESCAMOTAGE PUO' ESSERE IL RIPESCAGGIO DEI PIU' "MERITEVOLI" CON VOTO DEGLI ISCRITTI…

Federico Capurso per "la Stampa"

 

GRILLO DI MAIO CASALEGGIO

Davide Casaleggio non vuole trasformare Rousseau in un nuovo partito. Lo mette in chiaro durante la presentazione del manifesto "Controvento", che non ha nulla di politico - sostiene l'imprenditore -, ma è invece un decalogo utile a regolare la convivenza della sua associazione con il partito grillino. Insomma, detta le condizioni ai Cinque stelle per continuare a far viaggiare i due mondi sulla stessa strada. Ma ai piani alti del Movimento la reazione a caldo non è quella di una mano tesa: «Se questa è la sua idea, siamo ancora distanti. Davide considera Rousseau un ecosistema a sé, sul quale può esercitare un potere, mentre per noi è uno strumento al servizio del Movimento».

beppe grillo davide casaleggio giuseppe conte 2

 

Tale è la distanza che già da alcuni giorni, tra i big pentastellati, è iniziata la ricerca di una piattaforma di voto online alternativa. Si sta guardando - secondo quanto risulta a La Stampa - soprattutto a quelle strutture utilizzate per le assemblee degli azionisti di grandi aziende. Molti i nomi che circolano, come quelli di Eligo, eBallot, o quello della piattaforma usata da BancaEtica, da sempre considerata vicina al Movimento: «Ce ne sono un'infinità, basta cercare su Google», scherza un nome di peso del partito.

 

La ricerca avrebbe ricevuto anche il placet di Giuseppe Conte. Si stanno ancora valutando i profili migliori, valutando quali piattaforme assicurino il voto certificato, la possibilità di creare profili di candidati e iscritti, la gestione autonoma delle consultazioni. L'esplorazione è appena iniziata, ma è tutto fuorché un riavvicinamento tra le parti. Casaleggio ostenta tranquillità. Sa che ha ancora in mano la lista degli iscritti e che né Beppe Grillo né Conte vogliono risolvere la questione in tribunale.

beppe grillo davide casaleggio 9

 

Si augura quindi che con il nuovo decalogo «i rapporti con il Movimento saranno più chiari. Questo manifesto deve essere utile per stabilire un metodo e penso che questo sia uno strumento che possa unire». Ma se il presidente dell'associazione Rousseau usa la diplomazia, il suo braccio destro Enrica Sabatini fa invece la parte del poliziotto cattivo e boccia l'idea di un contratto di servizio al quale legare Rousseau, come vorrebbe invece tutto il partito grillino.

 

beppe grillo davide casaleggio 7

«Più che parlare della piattaforma come di un fornitore di servizio - punge Sabatini - serve un progetto condiviso ed un accordo di partnership con ruoli ben definiti, che siano riconosciuti e rispettati. Se non c'è rispetto non si può lavorare insieme». Sul voto online, poi, serve trasparenza per evitare altre spaccature come quella del voto sul governo Draghi, che per il braccio destro di Casaleggio, è «una cicatrice sul Movimento. Si è passati a contestare il metodo, il fatto che il quesito non fosse corretto».

 

grillo conte casaleggio

Le regole, «poche ma da rispettare» vanno «condivise, non scritte per gli amici. Devono essere esenti da conflitti di interessi, neutre e non sviluppare sentimenti di ingiustizia». L'idea di una partnership però al Movimento non piace. Ancora meno va giù ai parlamentari l'accento posto dall'associazione guidata da Casaleggio sulla necessità di mantenere la regola del limite dei due mandati: «Uno strumento per evitare il carrierismo politico e la costruzione di gruppi di potere. Il potere deve essere decentralizzato».

 

Su una scappatoia per aggirare il limite del doppio mandato contano invece in molti, all'interno del Movimento. Da giorni circola l'ipotesi di prevedere un ripescaggio tra i parlamentari più meritevoli arrivati al secondo giro, attraverso una votazione online degli iscritti, da inserire tra le nuove regole del partito targato Conte. -

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...