filippine duterte pacquiao marcos

DUTERTE VUOLE PILOTARE LA SUCCESSIONE: HA SCELTO COME "EREDE" IL FIGLIO DELL’EX DITTATORE MARCOS, MA DOVRÀ VEDERSELA CON PACQUIAO - IL PARTITO FEDERALE FILIPPINO HA ANNUNCIATO COME SUO CANDIDATO ALLA PRESIDENZA FERDINAND "BONGBONG" MARCOS, FIGLIO DELL'EX DITTATORE CACCIATO A FUROR DI POPOLO NEL 1986 DOPO 20 ANNI DI REGIME SANGUINARIO - DUTERTE VORREBBE LUI COME PRESIDENTE E SUA FIGLIA NELLA VESTE DI VICE - SI PREPARA A SFIDARLI IL CAMPIONE DI BOXE MANNY PACQUIAO, AMATISSIMO DAL POPOLO...

rodrigo duterte 1

Raimondo Bultrini per “la Repubblica”

 

Nelle Filippine nessuno crede che l'annunciato e clamoroso ritiro dalla scena politica del "Giustiziere" Rodrigo Duterte sarà più che un atto formale, inevitabile conseguenza del veto costituzionale alla sua rielezione sia come presidente che come candidato alla vicepresidenza. 

 

La crisi del Covid è stata un disastro per la sua immagine e presto dovrà affrontare un processo internazionale per violazione dei diritti umani durante la sua campagna antidroga, costata la vita a migliaia e migliaia di presunti spacciatori compresi più di 70 bambini. 

 

ferdinand marcos 1

Ma nonostante tutto è sempre lui al centro dei giochi per la sua sostituzione nelle prossime elezioni del maggio '22. L'ipotesi più accreditata era fino a pochi giorni fa che al suo posto sarebbe andata la apparentemente riluttante figlia di primo letto Sara, alla quale 6 anni fa lasciò la poltrona di sindaco di Davao per fare il presidente. Nonostante i sondaggi favorevoli, lei aveva subito smentito l'ipotesi, salvo essere ri-smentita subito dopo da papà Rodrigo. 

 

sara duterte 4

"Allora - gli hanno chiesto - è chiaro, è Sara-Go? (Sara si presenta?"). "È Sara-Go", ha risposto deciso. A più di un mese dalla chiusura candidature, sua figlia - che come lui è avvocato - ha insistito però in pubblico che vuole ripresentarsi per la carica di sindaco nella città meridionale feudo di famiglia. Ma Duterte potrebbe scoprire un disegno dinastico di ben più ampio respiro, l'incrocio politico con una famiglia dal passato infamante anche se ancora influente come i Marcos. 

 

Il Partito federale filippino o Pfp, creato appena 3 anni fa e controllato da Duterte, ha annunciato come suo candidato alla presidenza Ferdinand "Bongbong" Marcos, figlio 64enne dell'ex dittatore cacciato a furor di popolo nel 1986 dopo 20 anni di regime sanguinario, oltre 3mila morti, arresti e torture di massa. 

 

ferdinand marcos 3

Ex playboy ora padre di tre figli, già governatore del feudo di famiglia di Ilocos Norte e senatore, Bongbong ha confermato la sua discesa in campo poco dopo aver preso giuramento per la prima volta nella sede del Pfp del quale è diventato anche leader, pur restando a capo di altre formazioni di destra come il suo Partito Nazionale. 

 

sara duterte 3

L'obiettivo è "quella forma di leadership unificante del nostro paese" che - ha detto - fece grande l'arcipelago sotto il padre dittatore, del quale nega sia le atrocità che i furti di miliardi di contanti, gioielli e beni sottratti al già sofferente popolo filippino. 

 

I bene informati dicono che Duterte lascia aperte due possibilità di alleanza con i Marcos, la prima un tandem tra il figlio del dittatore come presidente e sua figlia nella veste di vice, mentre la seconda prevede di affiancare a Bongbong il suo uomo più fidato come vicepresidente, un senatore di nome Christopher Lawrence, detto "Bong'' Go. 

 

manny pacquiao 3

Ma il team Bongbong-Bong dipenderà dalla decisione di Sara Duterte, che ha tempo ancora un mese per dire quale candidatura sceglierà. In attesa dei nuovi episodi della saga Duterte Marcos, sul fronte democratico si prepara a sfidarli un personaggio altrettanto popolare, il campione di boxe Manny Pacquiao, unico a conquistare 12 titoli mondiali in otto diverse classi di peso. 

 

manny pacquiao 2

Cresciuto negli stenti e emerso a forza di pugni, Pacquiao si presenta come paladino del popolo dopo aver vinto con la sua fazione la sfida per il controllo del Partito democratico Pdp Laban, lo stesso con il quale Duterte venne eletto sei anni fa. Ma le speranze del pugile di mettere Ko la nuova dinastia ibrida dei despoti sono affidate a un miracolo.

manny pacquiao 1rodrigo duterte 1manny pacquiao con il presidente delle filippine duterte 4manny pacquiao con il presidente delle filippine duterte 5manny pacquiao con il presidente delle filippine duterte 6manny pacquiao con il presidente delle filippine duterte 7manny pacquiao con il presidente delle filippine duterte 3sara duterte 2manny pacquiao 4manny pacquiao 5rodrigo duterte 3manny pacquiao 6sara duterte 5rodrigo duterte 2ferdinand marcos 3ferdinand marcos 4ferdinand marcos 1

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...