salvini meloni

ECCO COME LA MELONI SI È MAGNATA SALVINI - ILVO DIAMANTI: "LA LEGA NAZIONALE HA PERSO RADICI E FORZA NEL NORD SENZA CONQUISTARNE AL CENTRO-SUD ED È STATA RIMPIAZZATA DA FRATELLI D'ITALIA" - "LA PROGRESSIVA SVOLTA A DESTRA E L'IMPRONTA PERSONALE DEL PARTITO HANNO FAVORITO L'AFFERMAZIONE DI GIORGIA MELONI, ABILE NELL'IMPORRE LA PROPRIA IMMAGINE" - "FDI È STATO L'UNICO PARTITO DI OPPOSIZIONE DURANTE IL GOVERNO DRAGHI E QUINDI PIÙ ADATTI A INTERCETTARE IL SENTIMENTO DI INSICUREZZA"

Ilvo Diamanti per “la Repubblica”

 

SALVINI MELONI BY OSHO

Alle elezioni del 25 settembre la Lega è "scesa" sensibilmente. Si potrebbe dire: "caduta." Ha, infatti, dimezzato il peso percentuale, rispetto alle legislative del 2018: Dal 17,4% all'8,8%. Più di 3 milioni di voti in meno, in 4 anni. A maggior ragione, nei confronti delle Europee del 2019. Dal 34% all'8,8%. Al tempo stesso, ha "perduto terreno". Nel 2018 era il primo partito in 28 province. Tutte situate nel Nord. Oggi non più. Rimpiazzata dai FdI, che, nel Centro-Nord, si sono imposti un po' dovunque. "Frenati", nelle aree un tempo definite "rosse", dal Pd (a sua volta, penalizzato dal voto). E soprattutto nel Mezzogiorno, dal M5S, che ha mantenuto il primato in quasi tutte le province.

GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI

 

Nonostante abbia perso quasi il 60% dei consensi, rispetto all'esito - storico - delle elezioni del 2018. La Lega è, quindi, "crollata" sotto il 10%, come non avveniva da molti anni. Questo risultato ridisegna la geografia politica dell'Italia. E, anzitutto, della Lega, che, peraltro, in passato ha conosciuto altre "metamorfosi".

 

A partire dagli anni 70 e 80, quando esordirono le Leghe regionaliste, la Liga Veneta, anzitutto, quindi la (prima) Lega Lombarda e l'Union Piemonteisa. Premessa alla "Lega Nord per l'Indipendenza della Padania", guidata, per oltre vent' anni, da Umberto Bossi.

SALVINI MELONI

Che oggi rientra in gioco, con una "corrente", il "Comitato Nord". Non per caso. Visto che le province dove la Lega ha subito le perdite maggiori sono situate nel Nord. E in particolare tra il Veneto e la Lombardia. Cioè, la "patria" delle Leghe. E della Lega Nord. Peraltro, una rilevazione di Demos sul Veneto, condotta per l'Osservatorio sul Nord Est (pubblicata sul Gazzettino), aveva prefigurato uno scenario simile a quello restituito dal voto. Caratterizzato da una crescita molto forte dei FdI (raddoppiati), a spese, soprattutto, della Lega, crollata al 14,5%. Mentre alle Politiche del 2018 aveva ottenuto il 32% e alle Europee quasi il 50%. Lo stesso governatore (leghista), Luca Zaia, insieme alla sua giunta, peraltro, mantiene un grado di fiducia elevatissimo. Prossimo al 70%.

 

GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI

Tuttavia, se si risale la storia elettorale, la leadership di Salvini appare una "stagione" utile al partito. Fino alle elezioni politiche del 2013, infatti, la Lega aveva ottenuto poco più del 4%. Di fronte a quel risultato deludente, il partito cambia il gruppo dirigente. E a Roberto Maroni, erede di Bossi, alla guida della Lega succede Salvini, che imprime una svolta significativa. Spostando l'attenzione della Lega da Nord verso Centro- Sud. E, nello spazio politico, verso Destra. Una tendenza accentuata dal rapporto che Salvini instaura con Marine Le Pen, leader del Rassemblement National.

SALVINI BERLUSCONI MELONI LUPI

 

Partito che occupa le posizioni più a Destra, nel sistema politico francese. Con successo, visto il peso assunto. Così, Salvini orienta maggiormente a Destra l'immagine e le posizioni della Lega. E ne allarga la prospettiva ben oltre i confini del Nord. Sull'esempio del Front National cerca, dunque, di trasformare la Lega Nord in Ligue Nationale. Inoltre, ne personalizza l'immagine e l'identità. Così la Lega Nord diviene "Lega (Nazionale) per Salvini Premier". Con risultati significativi, già alle Europee del 2014. Fino all'affermazione elettorale ottenuta nel 2018 e, soprattutto, nel 2019, quando si impone come primo partito, in Italia, con il 34,3%. Più di 10 punti sopra al PD. Oltre il doppio rispetto al M5S.

 

SALVINI BERLUSCONI MELONI LUPI

Oggi, però, quella parabola pare interrotta. Come abbiamo osservato in questa analisi. E le ragioni del declino, probabilmente, riflettono quelle dell'ascesa rapida, successiva al 2013. Anzitutto, l'indebolirsi del rapporto con il territorio. Sul piano della presenza, dell'immagine e dell'identità. La Lega Nazionale, infatti, ha perso radici e forza nel Nord. Nel territorio padano. Senza conquistarne nel Centro-Sud. Al contrario. È, per questo, significativo che proprio ora ri-emerga Umberto Bossi. Fondatore della Lega Nord. "Impiantata" sul territorio anche in termini simbolici. Inoltre, la progressiva svolta a Destra e l'impronta personale del partito hanno favorito l'affermazione dei FdI, storicamente di Destra, e di Giorgia Meloni, abile ed efficace nell'affiancare e, quindi, imporre la propria immagine.

 

SALVINI BERLUSCONI MELONI

Tanto più in una competizione che pone i partiti e i leader "in alternativa" fra loro. Tanto più che i FdI sono stati l'unico partito davvero alternativo e di opposizione, durante il governo Draghi. E, quindi, i più adatti a intercettare il sentimento di insicurezza, in ambito economico e "internazionale", particolarmente diffuso in questa fase. È, dunque, comunque, difficile fare previsioni sul futuro. Io non ne faccio mai. Tuttavia, Le difficoltà della Lega di Salvini confermano i problemi che incontrano i partiti "personali sul territorio". Tanto più quando hanno un'identità fondata sul "territorio", più che sulle "persone".

salvini meloni berlusconi piazza del popolo 3umberto bossiUmberto Bossi Gian Paolo Gobbo MELONI SALVINI

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…