coronavirus spagna

ECCO COME IL VIRUS HA PUNITO LA SPAGNA – L’ANALISI DEL CO-FONDATORE DE ‘EL PAIS’ JUAN LUIS CEBRIAN: "IL GOVERNO SPIEGAVA CHE LA SPAGNA HA UNO DEI MIGLIORI SISTEMI SANITARI DEL MONDO (SIC). PERCHÉ, IN UNA SITUAZIONE DEL GENERE, SONO STATE CONSENTITE LE MANIFESTAZIONI DELL’8 MARZO? E PERCHÉ SÁNCHEZ HA ASPETTATO 24 ORE  PRIMA DI DICHIARARE LO STATO D’ALLARME?" – “PAGHEREMO UN PREZZO ALTO PER LA NOSTRA ARROGANZA E LA NOSTRA IMPROVVISAZIONE…”

Juan Luis Cebrian per “la Stampa”

 

coronavirus spagna 1

All' inizio non ci credevano. L' Oms aveva avvertito che si trattava di una potenziale pandemia, in Cina, in Corea e in altre parti dell' Asia, la gente era confinata nelle proprie case, eppure gli spagnoli pensavano che si trattava di un affare di una civiltà lontana, con abitanti che mangiavano cose strane. A chi è capitato di nutrirsi con un pipistrello?

 

La cosa cominciava a preoccupare un po' di più con le notizie che arrivano dall' Italia, però sicuramente laggiù avevano commesso qualche errore, le cose potevano essere così eccessive. Ogni mattina, negli schermi televisivi appariva il responsabile scientifico del governo, esperto in epidemie, secondo il quale non bisognava allarmarsi più di tanto. I sintomi erano simili a quelli dell' influenza e non erano previsti molti casi di contagio. Tanto meno si intravedeva un rischio per la popolazione. Il governo spiegava che la Spagna «ha uno dei migliori sistemi sanitari del mondo» (sic). Nessun panico insomma. Era importante, questo sì, lavarsi bene le mani.

EL PAIS SULLA SITUAZIONE DI MADRID

 

Si annullano alcuni eventi, e c' è qualcuno che cancella i viaggi previsti. Ma la vita normale va avanti. Valencia si prepara per la festa delle Fallas. Il 6 marzo prendo parte, a Madrid, a una cena con centinaia di commensali, fra i quali un nutrito gruppo di politici di destra. Alcuni, fra le risate, si salutano toccandosi i gomiti.

 

Altri si scambiano abbracci e altri ancora baciano con trasporto alcune deputate. I commenti sono tutti dedicati alla manifestazione per l' uguaglianza di genere convocata per l' 8 marzo. Il governo femminista di Pedro Sánchez e i partiti di sinistra che lo sostengono hanno pianificato una prova di forza nelle piazze. È prudente organizzare manifestazioni così davanti alla minaccia dell' epidemia? Si può andare al corteo senza rischi di contagio?

 

coronavirus spagna 2

Il portavoce scientifico ufficiale torna a calmare le coscienze: ognuno, a partire da suo figlio, faccia ciò che crede opportuno.

 

Quella domenica centinaia di migliaia di spagnole (e di spagnoli), con in testa il governo praticamente al completo, riempiono le strade. Lo stesso giorno l' Italia mette in quarantena la Lombardia e altre province adiacenti. Sedici milioni di persone bloccate. Cavolo, si dicono gli spagnoli, come si mettono male le cose laggiù.

Nella conferenza stampa del 9 marzo, il solito sorriso del portavoce comincia a cambiare. Sono stati trovati già 1200 positivi al coronavirus in Spagna e ci sono 28 morti. La Comunità di Madrid decide di chiudere le scuole. I giornalisti chiedono: perché, in una situazione del genere, sono state consentite le manifestazioni del giorno prima?

La risposta del ministro della Sanità è esplicita: i dati sono arrivati la domenica pomeriggio, dopo le manifestazioni. L' ombra delle menzogne comincia ad aleggiare.

coronavirus spagna 3

A partire da lì inizia a serpeggiare un panico moderato, mai fuori controllo. Si decide che Atalanta-Valencia sarà giocata a porte chiuse. Ma centinaia, forse migliaia, di tifosi della squadra spagnola si presentano sotto lo stadio. Alcuni credono che in quella concentrazione si possa trovare uno degli epicentri della diffusione dell' epidemia. In ogni caso, il Re e la Regina vanno a Parigi per pranzare con Macron e per assistere a un evento in memoria delle vittime del terrorismo con più di mille persone. Salutano sorridenti il presidente francese e sua moglie senza darsi la mano, una mossa di gomiti e spalle che oggi appare più un gioco divertente che una seria prevenzione clinica.

coronavirus spagna 7

Da qui in poi comincia una corsa per contrastare il virus, anche se il governo continua a tentennare. I supermercati vengono presi d' assalto. Sánchez annuncia lo stato di allarme, però tarda 24 ore a dichiararlo.

Non ci saranno le Fallas, niente Settimana santa, né la Feria de Abril di Siviglia. Grande preoccupazione per i danni all' economia. I cadaveri, però, non meritano ancora troppi commenti.

L' influenza causa più morti.

Sorgono poi differenze all' interno del governo, tra i ministri socialisti e quelli di Podemos. Nel frattempo i leader indipendentisti protestano, affermando che il governo toglie competenze approfittando del coronavirus. Per due giorni i politici sembrano più impegnati a discutere dei fatti loro piuttosto che proteggere i cittadini.

 

coronavirus spagna 4

Comincia finalmente la quarantena e la risposta delle persone è, nella grande maggioranza dei casi, esemplare. Davanti allo sconcerto del potere, la paura e la riflessione, entrambe le cose al tempo stesso, si trasformano in virtù civiche. L' immensa maggioranza dei cittadini resta in casa, un esempio di solidarietà con gli anziani, i più deboli. Gli ospedali iniziano a riempirsi, l' esercito costruisce strutture d' urgenza, il personale sanitario fa fronte alle emergenze e chiede protezioni. Gli spagnoli imparano dalla solitudine e dalla sofferenza italiana.

cebrian

 

Sanno ormai che tutto questo durerà molto. E cominciano a preoccuparsi del fatto che in Francia, Inghilterra e Stati Uniti si commettano gli stessi errori. L' esperienza degli altri sembra non servire a nulla.

 

Questo virus assassino è servito per mettere alla prova la nostra civiltà. In Spagna il popolo, nel suo insieme, ha reagito con moderazione e disciplina. Pero si è diffusa l' idea che il sistema non funzioni, né qui, né all' estero. Mancano coordinamento, criteri e misure comuni per i Paesi europei, mentre si alzano i confini e si espelle lo straniero. L' Onu e la Banca Mondiale avevano avvisato che una catastrofe così era una minaccia concreta.

pedro sanchez 2

 

L' Europa del benessere ha fatto finta di nulla e ora non ha abbastanza letti negli ospedali, medici, respiratori e ricercatori. Non c' è nemmeno una leadership capace di radunare attorno a sé le forze necessarie, né per immaginarsi il dopo. Davanti all' efficienza asiatica, l' efficacia delle democrazie è in questione. Pagheremo un prezzo alto per la nostra arroganza e la nostra improvvisazione. Anche per l' avarizia dei mercati. Arrivano tempi bui per la libertà.

pedro sanchez 1

coronavirus spagna 11coronavirus spagna 13coronavirus spagna 5coronavirus spagna 10

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA