migranti libia

ECCO COSA PREVEDE L'ACCORDO-CETRIOLO SULL’IMMIGRAZIONE RAGGIUNTO AL VERTICE DI BRUXELLES - E’ PREVISTO UN IMPEGNO, SU BASE VOLONTARIA, A UNA GESTIONE PIU’ CONDIVISA DEI FLUSSI DALLA LIBIA - OK A NUOVI CENTRI NEI PAESI EUROPEI PER OSPITARE I MIGRANTI, MA ANCHE QUESTI “SU BASE VOLONTARIA” - NESSUNA QUOTA PER I PAESI EUROPEI CHE OGGI NON ACCOLGONO I RICHIEDENTI ASILO

Dino Martirano per il “Corriere della Sera”

 

conte macron

Cosa cambia dopo il difficile compromesso sull' immigrazione raggiunto al vertice di Bruxelles? Chi condurrà (se continueranno) i soccorsi in mare fin qui operati dalle navi delle Ong? Dove sorgeranno (se ci sarà il via libera dei singoli Paesi Ue) gli «hotspot» per l' identificazione di migranti e richiedenti asilo? Quanti «Paesi terzi» accetteranno di ospitare le piattaforme di sbarco» extra Ue? E, infine, perché l' Italia non si è accodata a Spagna e Grecia che hanno stretto un accordo separato con la Germania sui «movimenti secondari» dei richiedenti asilo?

DONALD TUSK ANGELA MERKEL GIUSEPPE CONTE MOAVERO

 

Contro i trafficanti di esseri umani, dice il testo, l' Unione europea «continuerà a sostenere l' Italia e altri Stati membri in prima linea» e, con ulteriori stanziamenti, «rafforzerà il suo sostegno alla regione del Sahel e alla guardia costiera libica...». Il documento non cita espressamente i battelli dei volontari delle Ong, ma sottolinea che «tutte le navi che operano nel Mediterraneo devono rispettare le leggi applicabili e non devono ostacolare le operazione della Guardia Costiera libica».

 

Spiega il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk: «Le Ong devono rispettare la legge e non interferire nelle attività» dei mezzi ufficiali del Paese africano.

giuseppe conte emmanuel macron 3

A questo si aggiunge la contestuale chiusura dei porti maltesi e italiani per le navi delle Ong che operano il soccorso in mare (ieri il vicepremier Matteo Salvini ha annunciato una circolare d' intesa con il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli): significa che i battelli delle organizzazioni non governative non potranno più rifornirsi di cibo, acqua e carburante nel Mediterraneo centrale.

 

L'«esternalizzazione» degli approdi dei migranti, ventilata anche in Italia ma ancora non realizzata in una solida cornice Ue, guarda al Marocco, all' Algeria, alla Tunisia, alla Libia e all' Albania. Paesi terzi, che, in cambio di una contropartita finanziaria dovrebbero accogliere temporaneamente i naufraghi salvati nel Mediterraneo in strutture in cui poi sia possibile operare una selezione tra «migranti economici» e richiedenti asilo.

MIGRANTI

 

Nel documento conclusivo del vertice di Bruxelles, al punto 5, la questione è posta in questi termini: si «invitano il Consiglio e la Commissione a esaminare rapidamente il concetto di piattaforme di sbarco regionali, in stretta cooperazione con i Paesi terzi interessati e con l' Unhcr e l' Oim. Tali piattaforme dovrebbero agire operando distinzioni tra i singoli casi, nel pieno rispetto del diritto internazionale e senza che si venga a creare un aspetto di attrazione».

 

Alcuni «Paesi terzi», comunque, si sono messi di traverso: «Il Marocco respinge l' ipotesi della Ue di esternalizzazione dei centri di accoglienza», ha detto il ministro degli Esteri Nasser Bourita al suo omologo spagnolo. Mentre il vice premier del governo di Tripoli, Ahmed Maitig, lo aveva rappresentato direttamente al nostro ministro dell' Interno, Salvini: «La Libia rifiuta categoricamente i campi per l' accoglienza e l' identificazione dei migranti».

 

migranti ventimiglia

Il fallimento annunciato del tentativo di esternalizzare sull' altra sponda del Mediterraneo i campi di accoglienza e di identificazione per i migranti (hotspot) ha indotto i partner della Ue a trovare un compromesso. Dalla proposta sollecitata dall' Italia di creare obbligatoriamente «centri» in ogni Paese si è arrivati ai «centri» allestiti su base volontaria dai singoli Paesi seppur finanziati dalla Ue: «Sul territorio dell' Ue, coloro che vengono salvati... dovrebbero essere presi in carico sulla base di uno sforzo condiviso, attraverso il trasferimento in centri controllati istituiti dagli Stati membri solo su base volontaria...».

 

E questo vuol dire che se gli hotspot li faranno solo Spagna, Italia e Grecia non cambierà molto nella dinamica del regolamento di Dublino III. Cioè rimarrà intatto il principio secondo cui il Paese di primo ingresso in Europa è responsabile della domanda di asilo.

i migranti salvati e poi trasferiti sulla aquarius

Spagna e Grecia, a margine del vertice, hanno stipulato due distinti accordi bilaterali con la Germania per riammettere nei rispettivi territori i richiedenti asilo identificati in futuro dalle autorità tedesche al confine tra Austria e Germania che sono segnalati dall' Eurodac (il data base europeo delle impronte digitali).

 

Come contropartita, la Germania accoglierà gradualmente i casi di ricongiungimento familiare dei richiedenti asilo sbarcati in Grecia e in Spagna che hanno parenti in Nord Europa. L' accordo separato, dunque, non riguarda l' Italia che per le «relocation» rimane ancorata al quadro generale introdotto nell' agenda Ue dall' accordo del 2015, l' anno dell' impennata degli sbarchi, che in qualche modo ha provato ad «addolcire» la rigidità di Dublino III.

 

migranti mentone

Il meccanismo dei ricollocamenti sottoscritto da tutti i partner della Ue - 40 mila richiedenti asilo sbarcati in Grecia e in Italia da ricollocare solo nel 2015 pro quota nei Paesi membri - è inceppato perché anche allora si parlava di «azioni su base volontaria» senza prevedere sanzioni. I ricollocati dall' Italia, finora, sono stati 13 mila con un rifiuto categorico del Patto di Visegrad (Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria) di cedere. A Bruxelles, dopo la chiusura dell' accordo sui centri di identificazione finanziati dalla Ue se «aperti» su base volontaria, il premier ceco Andrej Babis ha osservato: «Gli hotspot dentro l' Europa non sono il modo di affrontare la questione...».

MIGRANTI

 

Il Patto di Visegrad (al quale il ministro Salvini strizza l' occhio) è ampiamente soddisfatto per l' esito del vertice di Bruxelles.

Anche se poi, spiega il vice premier ceco, «se anche oggi i centri di identificazione italiani vengono trasformati in hotspot europei, certo ci sarà un sostegno in termini di soldi... Ma non è il modo giusto per combattere i trafficanti».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…