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EDUCAZIONE MENEGHINA: TROPPO NERO PER IL VERDE SALA - NICOLAI LILIN, AUTORE DEL CONTROVERSO “EDUCAZIONE SIBERIANA”, SI SCOPRE AMBIENTALISTA E VUOLE CORRERE A SOSTEGNO DEL SINDACO DI MILANO USCENTE – MA LA SINISTRA INSORGE PER LA SUE DICHIARAZIONI PRO PUTIN E LA SUA VICINANZA A CASAPOUND. NEL 2014 IL CONVEGNO CON ALEKSANDR DUGIN, IL "FILOSOFO DEI SOVRANISTI", E IL LEGHISTA GIANLUCA SAVOINI, COINVOLTO NELL'INCHIESTA DEI FONDI ALLA LEGA. DOPO UNA GIORNATA DI POLEMICHE, IL PASSO INDIETRO...

Chiara Baldi per "la Stampa"

 

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Nicolai Lilin si scopre ambientalista e vuole correre per Giuseppe Sala. Lo scrittore ha annunciato la sua candidatura con Europa Verde, a sostegno del sindaco uscente. Apriti cielo, la polemica è servita. Nel mirino c'è il passato di Lilin: da acclamatissimo autore di «Educazione Siberiana» all'ammissione che il suo capolavoro era frutto, in buona parte, di uno «svago fantasioso». Ma a far discutere sono soprattutto le sue dichiarazioni pro Putin e alcune apparizioni pubbliche.

 

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Come le presentazioni di libri organizzate da CasaPound o le comparsate insieme con Stefano Pavesi, militante di estrema destra legato a Lealtà e Azione e al Gruppo Alpha. Nel 2014 aveva partecipato a un convegno con Aleksandr Dugin, il «filosofo dei sovranisti», e il leghista Gianluca Savoini, presidente dell'associazione Lombardia-Russia e coinvolto nell'inchiesta dei fondi alla Lega. Dopo una giornata di polemiche, a sera Lilin ha fatto un passo indietro. Il greenwashing, con tutto questo nero, non avrebbe funzionato.

 

2 - LILIN CANDIDATO DAI VERDI ATTACCO DA SINISTRA «VICINO A CASAPOUND»

Maurizio Giannattasio per il "Corriere della Sera - Edizione Milano"

 

Dall'enfasi alla preoccupazione. Dalle lodi allo sconcerto. Scoppia il caso di Nicolai Lilin, lo scrittore italo-russo candidato nelle liste di Europa Verde in appoggio alla candidatura di Beppe Sala a sindaco. A darne la notizia è l'eurodeputata Eleonora Evi, ex Cinque Stelle, ora nella compagine dei Verdi. L'annuncio dell'autore del best seller Educazione siberiana arriva su Facebook. «Io ci sono: non ho mai voluto entrare in politica e ho sempre detto che uno scrittore deve essere apolitico, ma oggi il discorso sull'ambiente va oltre la politica. Si tratta davvero del nostro futuro». Gli fa eco Evi: «Sono felicissima che Nicolai abbia deciso di candidarsi su Milano: per noi è un valore aggiunto, abbiamo un mondo di lavoro da fare e sfide da affrontare».

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Entusiastici anche i commenti di Angelo Bonelli: «Siamo orgogliosi dell'interesse che il nostro progetto politico sta suscitando nel mondo della cultura. La presenza nelle nostre fila di un autore di caratura internazionale come Lilin rafforza il nostro lavoro per far crescere l'onda verde anche in Italia». A smorzare gli entusiasmi arriva la dichiarazione del candidato della sinistra, Gabriele Mariani. «Nicolai Lilin candidato nelle liste di Europa Verde a Milano lascia sconcertati. Da Europa Verde a Eurasia Verde è un attimo. Forse qualcuno dovrebbe avvertire il sindaco e Europa Verde che il loro candidato fino a qualche mese fa partecipava a iniziative di gruppi neofascisti come Lealtà Azione e CasaPound e ha un'idea un po' diversa di cosa sia l'Europa».

 

Nel 2017, Lilin ha postato e poi cancellato un post contro Laura Boldrini e a chi lo accusava di essere in sintonia con CasaPound rispondeva. «Quelli di CasaPound sono tanto fascisti quanto voi siete comunisti. Tifoseria tinta da politica. Nel Donbass invece c'è una guerra vera». Lilin ruba la scena occupata prima dal nuovo botta e risposta tra Beppe Sala e Luca Bernardo.

nicolai lilin

 

Attacca il sindaco uscente. «Smascheriamo le balle. Milano non è Gotham City». «Stanno dipingendo Milano come una Gotham City - attacca Sala - buia, paurosa, non attrattiva, in cui non ci sono interessi e non ci sono investimenti. Ma che film è? Basta analizzare quello che è la realtà e Milano è già lì pronta a riprendere con i suoi modi e le sue capacità». Ai suoi, Sala chiede di smontare quelle che ritiene siano delle fake news. «Smascherate le balle. Smascherate i finti no vax o i cripto no vax. Smascherateli, perché non è tempo di balle. O è bianco o è nero.

 

Voi dite sempre la verità. Lasciamo agli altri le balle, però smascheriamole, perché ne stanno raccontando una marea. Milano non è una città oscura in cui la gente ha paura di andare in giro e invoca i militari in strada. A me non capita». Sala attacca anche su un altro fronte: «Per fare il sindaco l'essere preparati è fondamentale.

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Non possiamo lasciare spazio all'apprendistato in un momento storico così delicato». Sala rivendica la sua storia e la sua esperienza nel pubblico. «Queste cose vanno fatte subito e i milanesi devono avere la certezza che se sarò io, sanno chi c'è con me e quali sono le facce, conoscono le storie e quello che è stato fatto. Sanno quello che siamo, i nostri difetti ma guardate che però dall'altra parte non si sa chi comanderebbe». «Io sono un medico, sono un manager, non ho nulla da dimostrare - replica Bernardo - e l'ultima parola detta da Sala sull'apprendistato non offende me ma i lavoratori.

 

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Quindi un po' più di rispetto per le persone che lavorano». In merito alla preparazione, Bernardo ricorda che per lui, medico «è normale occuparmi della vita delle persone, della solitudine, degli anziani, del sociale e anche dei temi che sono fondamentali per il rilancio della città, una delle più importanti al mondo anche dal punto di vista economico». Bernardo in versione green va in contropiede su Beppe Sala anche su San Siro ed esprime tutti i suoi dubbi sulla demolizione dello storico Meazza. «Qualcuno dice abbattiamolo» ma quel cemento che è stato utilizzato tanti anni fa, quando c'erano meno regolamentazioni, nello spostarlo, non immaginiamo che possa avere delle polveri che possono depositarsi su piante e polmoni delle persone? Quanto tempo ci vuole per spostare uno stadio abbattuto? Quanti costi ci sono?».

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