conte lectio magistralis universita' di firenze

DALLE ELEZIONI ALLE LEZIONI: CONTE TORNA IN CATTEDRA MA FUORI DALL’UNIVERSITA’ DI FIRENZE SI PROTESTA - LA LECTIO MAGISTRALIS DELLA POCHETTE CON LE UNGHIE DAVANTI AGLI STUDENTI DELLA SCUOLA DI GIURISPRUDENZA: “LA POLITICA DEVE PERSEGUIRE UN EUROPEISMO CRITICO, NON FIDEISTICO”- “SULLA PANDEMIA I CITTADINI SMARRITI DALLE DIVERSE OPINIONI DEGLI SCIENZIATI MA UN GIUDIZIO DEFINITIVO LO DARA’ LA STORIA” (SULL'ASSENZA DI UN PIANO VACCINALE CHE CI HA FATTO PERDERE MESI PREZIOSI, INVECE, NON C'E' DA ASPETTARE LA STORIA)...

Valeria Strambi e Laura Montanari per repubblica.it

 

CONTE LECTIO MAGISTRALIS UNIVERSITA' DI FIRENZE

"I cittadini smarriti dalle diverse opinioni degli scienziati", il rilancio dell'Europa davanti a una pandemia che "ha cambiato il corso della storia proprio quando il popolo europeo stava manifestando una forte carica oppositiva all'elite", la scelta dei Dpcm come strumento "agile" per decidere rapidamente quando il diffondersi o l'arretrare del virus cambiava gli scenari.

 

Giuseppe Conte è tornato a fare il professore all'università di Firenze ed è tornato a parlare in pubblico dopo l'esperienza di governo, dall'aula magna dell'ateneo dove insegnava prima di essere chiamato a capo del governo.

CONTE LECTIO MAGISTRALIS UNIVERSITA' DI FIRENZE PROTESTE

 

L'ex premier ha scelto come titolo della sua prima lectio universitaria: "Tutela della salute e salvaguardia dell’economia: lezioni dalla pandemia". Era un ritorno molto atteso e con molti occhi puntati perché la politica aspetta di conoscere le decisioni del professore e in casa Cinquestelle in particolare (indiscrezioni danno per domenica un incontro tra Conte e Beppe Grillo probabilmente al mare, in Toscana a Marina di Bibbona).

 

L'ex premier ha cominciato salutando gli studenti e, con la voce che tradiva un po' di emozione, ha dedicato la lezione proprio a loro. E' arrivato all'appuntamento con un'ora di anticipo, entrando in auto nel cortile interno e senza fermarsi per dichiarazioni. Nella zona numerose camionette delle forze di polizia in vista del presidio degli studenti del collettivo di Scienze politiche e rappresentanti del comitato Priorità alla scuola. Poche decine di persone.

 

 

"Il bilancio sulla pandemia lo darà la storia"

 

CONTE LECTIO MAGISTRALIS UNIVERSITA' DI FIRENZE

Ha parlato senza mascherina, "vista la distanza" ha detto il rettore in aula magna. E' emozionato e lo confessa, dice: "Questo giorno segna il mio rientro in ateneo, lo dedico agli studenti".

 

Poi cominica a raccontare come il suo governo ha affrontato l'esplosione della pandemia a cominciare dalla domanda: "Lasciare correre il virus o intervenire con misure restrittive? Il bilancio sulla pandemia lo darà la storia. Nella fase iniziale c'era chi sosteneva la tesi del mancato intervento poggiando sul fatto che il virus pareva poco più di una influenza, c'era poi una minoranza di negazionisti. Sono emerse concezioni anarchiche della libertà o la salvaguardia economica rispetto a quella della persona". Fa capire il clima di quei giorni: "L'italia è stata per prima chiamata a fare scelte risolute. Non disponevamo di un quadro di cognizioni, le notizie dalla Cina" erano poche "sul piano scientifico virologico e epidemiologico".

LE LACRIME DI ROCCO CASALINO PER L ADDIO DI GIUSEPPE CONTE A PALAZZO CHIGI

 

Rapporti politica e scienza

 

 E' stato fitto il dialogo del governo con gli scienziati, con l'istituto superiore di sanità: "un dialogo cercato" con gli esperti componenti del Comitato tecnico-scientifico e coi rappresentanti degli istituti che statutariamente forniscono consulenza tecnico-scientifica in materia di sanità pubblica". Un confronto cercato "dal Governo al fine di offrire una base di evidenza scientifica alle valutazioni politiche di volta in volta effettuate".

 

Ci sono state opinioni diverse e magari questo ha creato qualche smarrimento fra la gente, ma ha proseguito l'ex premier: "considero un bene che anche nello spazio pubblico si sia levato un più intenso dialogo tra politica e scienza. Ma il fine di questo sforzo operato dalla politica non può essere quello di demandare alla scienza la risposta ultima alle complesse sfide che la politica è chiamata ad affrontare.

CONTE LECTIO MAGISTRALIS UNIVERSITA' DI FIRENZE

 

Alla politica e solo alla politica spetta l’assunzione finale di responsabilità, perché è la politica che ha l’onere di operare una valutazione complessiva degli interessi in gioco, superando i conflitti nel segno di un bilanciamento, che, sulla base di canoni di ragionevolezza e proporzionalità, contemperi la massima tutela della salute dei cittadini con il minore sacrificio degli altri diritti pure costituzionalmente rilevanti".

 

Conte ha anche rivelato che "un valente scienziato, da me sollecitato a fornire la sua opinione sulle misure che erano in discussione, mi obiettò: “Caro Presidente, se dovessi decidere dal mio angolo visuale terrei il Paese in perenne lockdown, essendo questa la misura più efficace per prevenire il contagio e proteggere la salute dei cittadini. Ma so io stesso che questa misura sarebbe insostenibile perché terrebbe ai margini tutti gli altri interessi coinvolti".

 

La tutela della salute ha permesso di difendere le imprese

CONTE LECTIO MAGISTRALIS UNIVERSITA' DI FIRENZE

 

"Già dalle prime valutazioni empiriche - ha ripreso Conte - appare chiaro che la tutela prioritaria della salute ha consentito di difendere meglio anche il tessuto produttivo del paese e che le economie più resilienti si stanno dimostrando quello in cui sono state introdotte adeguate misure contenitive del contagio accompagnati da interventi di sostegno alle famiglie e alle imprese". 

 

GIUSEPPE CONTE ROCCO CASALINO E IL TAVOLINO MEME

"La strategia normativa" per il Covid, "è stata costruita su tre pilastri: ordinanze del ministro della Salute, dichiarazione stato di emergenza nazionale, l'adozione di decreti legge e Dpcm. Non sarebbe stato possibile lasciare l'intera regolamentazione ai solo decreti legge per l'imprevedibilità della pandemia e i tempi della conversione del decreto in legge. C'era la necessità di uno strumento agile per intervenire prontamente".  "E' ingannevole - prosegue -  il dilemma che prefigura un'alternativa tra tutela della salute e tutela dell'economia". I ricorsi al Dpcm erano dettati, dice l'ex premier, dall'avere a disposizione uno strumento agile per intervenire rapidamente sui cambi di scenario della pandemia.

 

Dialogo col territorio

 

CONTE LECTIO MAGISTRALIS UNIVERSITA' DI FIRENZE

Alle Regioni e alle Province autonome spetta la organizzazione dei servizi sanitari", ma "il potere sostitutivo del Governo è un potere poi che viene declinato in una legge speciale, l'articolo 8 della legge 131 del 2003 in caso di pericolo grave per l'incolumità e la sicurezza pubblica: ebbene, non abbiamo mai preso in considerazione la possibilità di esercitare il potere sostitutivo dello Stato".

"Anche per un indirizzo squisitamente politico - ha spiegato - abbiamo preferito coltivare un costante dialogo con le autorità territoriali, pur tra varie difficoltà e momenti critici, nella convinzione che il coinvolgimento dei vari attori istituzionali in una prospettiva di leale collaborazione ci avrebbe garantito una maggiore coesione nazionale, e una più solida tenuta delle comunità di riferimento, in un contesto del tutto inedito".

GIUSEPPE CONTE VENDITORE DI CALDARROSTE

 

 

 

Rilanciare il progetto europeo

 

Poi parla di Europa e della necessità di rilanciare un progetto europeo. "Quale Europa vogliamo? Di quale Europa abbiamo bisogno? Come ci percepiamo, come rappresentiamo noi stessi nel continente europeo? Ecco, queste sono domande che interpellano la nostra intelligenza, la nostra coscienza: richiedono un patto intergenerazionale, meritano la massima considerazione, la più schietta autenticità di risposta, in un mondo globalizzato in cui l'economia sembra avere preso il sopravvento rispetto alla politica e al diritto, dove abbiamo più volte constatato che il peso di una scelta economica assunta a molte longitudini di distanza può avere stringenti ripercussioni anche sulla nostra comunità nazionale".

 

conte e casalino

In un mondo globalizzato uno stato nazionale ripiegato su se stesso non può essere in grado di rispondere alle sfide più complesse". L'Europa è intervenuta con la Bce "per incrementare il credito, è stato inserito un ingente piano di finanziamento per stimolare la ripresa" dice Conte.

 

"La politica deve perseguire un europeismo critico non fideistico. L'europeismo non è una moda, bisogna rafforzare l'affidabilità della casa comune europea".

 

CONTE CASALINO

Il professore tornerà in ateneo per conferenze e seminari

 

Lezioni, conferenze e seminari negli insegnamenti già programmati dei corsi di laurea di giurisprudenza, nonché dei corsi del dottorato di ricerca in Scienze giuridiche e della Scuola di specializzazione per le professioni legali. Questi gli impegni didattici, per il secondo semestre accademico, per Conte all'università di Firenze.

conte e casalino - Grande Fratello Chigi

 

Roccobello Conte Casalino conte casalino

 

 

 

 

 

conte da barbara d urso 5

Ultimi Dagoreport

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?