calcolatore della maggioranza dopo le elezioni europee 2024 ursula von der leyen olaf scholz emmanuel macron

LE ELEZIONI SERVONO, MA NON APPARECCHIANO – LA MAREA NERA AVANZA IN EUROPA MA LO STATUS QUO A BRUXELLES NON CAMBIA: L’ALLEANZA TRA POPOLARI, SOCIALISTI E LIBERALI È L’UNICA CHE PUÒ AVERE LA MAGGIORANZA – IL PPE ESCE RAFFORZATO: OTTIENE 191 SEGGI E INSIEME AI VOTI DI S&D E RENEW (IN DECISO CALO) HA I NUMERI PER FORMARE LA COMMISSIONE -MACRON E SCHOLZ, PRESI A SBERLE DAGLI ELETTORI, NON POTRANNO PIÙ ESSERE I KINGMAKER AL CONSIGLIO EUROPEO: UN FATTORE CHE SOLO IN TEORIA RAFFORZA URSULA (I DUE VOLEVANO FARLA FUORI), CHE RISCHIA COMUNQUE DI FINIRE UCCELLATA DAI FRANCHI TIRATORI AL PARLAMENTO. PER SALVARE LE CHIAPPE, SERVE UN CORDONE DI SICUREZZA, MA DA CHI ANDARE: DAI VERDI, CHE GIÀ SI SONO RESI DISPONIBILI, O DAI CONSERVATORI DI GIORGIA MELONI, CHE SONO KRYPTONITE PER I MODERATI DEL PPE E I SOCIALISTI? E LA DUCETTA, CHE HA SEMPRE DETTO "MAI CON I SOCIALISTI", È DISPOSTA A METTERSI IN GIOCO PER CONTARE QUALCOSA?

1. EUROPEE: VALANGA NERA SULL’UNIONE. MA A BRUXELLES REGGE LA COALIZIONE EUROPEISTA

Estratto dell’articolo di Claudio Tito per www.repubblica.it

 

URSULA VON DER LEYEN DOPO LE ELEZIONI EUROPEE

Il sogno di un’Europa che vira a destra coltivato dai partiti conservatori e in Italia vagheggiato da Fratelli d’Italia è svanito nelle urne. Indubbiamente il fronte reazionario e anti-europeista è cresciuto ma non abbastanza da modificare gli equilibri delle Istituzioni comunitarie, a cominciare dalla presidenza della Commissione.

 

La maggioranza parlamentare che eleggerà il vertice dell’esecutivo Ue, infatti, si baserà ancora sull’alleanza tradizionale di Bruxelles: Ppe (Popolari), Pse (Socialisti) e Renew (Liberali). Che si confermano i tre gruppi principali dell’Eurocamera. I Popolari conseguono una vittoria netta aumentando di una decina seggi la loro rappresentanza. I socialisti scendono di poco, perdono cinque deputati. Mentre i liberali del Presidente francese Macron arretrano sensibilmente di una ventina.

 

emmanuel macron olaf scholz

Ma complessivamente resta il blocco imprescindibile. E anche per questo Ursula von der Leyen può mettere sul tavolo nuove carte per conquistare un nuovo mandato. Ed è stata lei stessa ad annunciare che intende a lavorare proprio per confermare la maggioranza uscente con Socialisti e Liberali. E quindi nessuna apertura o concessione ai Conservatori guidati da Giorgia Meloni.

 

Del resto i risultati elettorali non offrono alcuna possibilità numerica ad una alleanza diversa. Il Ppe ottiene 191 seggi, S&D (Pse) 135 e Renew 83. Insieme raggiungono quota 409 e la maggioranza richiesta è di 361. Vista la tradizionale ampia volatilità dei voti a Strasburgo, chiunque vorrà essere eletto dovrà comunque allargare questa coalizione e la sponda cui dovrà rivolgersi è soprattutto quella dei Verdi che, pur in calo, eleggono 53 deputati.

 

giorgia meloni ursula von der leyen vertice italia africa

L’Ecr di Meloni, quarto gruppo, invece sale ma di poco: da 69 a 71. Identità&Democrazia, l’estrema destra di cui fa parte la Lega di Salvini, balza da 49 a 57. Ma appunto si tratta di cifre che non modificano gli equilibri consolidati, almeno a livello europeo. È vero che rispetto alla scorsa legislatura la percentuale di eurodeputati “non iscritti” a gruppi o “altri” è cresciuta esponenzialmente (quasi 100) e ha al suo interno componenti di destra come il partito Fidesz dell’ungherese Orban. Ma resta il fatto che non ci sono le condizioni per una maggioranza diversa.

URSULA VON DER LEYEN DOPO LE ELEZIONI EUROPEE

 

[…]  ha ripetuto lo “Spitzenkandidat” socialista, il lussemburghese Nicolas Schmit, «non accetteremo di collaborare con nessun partito di destra». Una linea su cui si ritrova anche Renew. Anzi, sia il Pse che i liberali hanno chiaramente fatto a capire ai popolari che l’unica chance di ampliare il perimetro della maggioranza per avere certezza dell’elezione quando il candidato designato dal Consiglio europeo si presenterà in Parlamento, risiede solo nei Verdi. […]

 

2. MESSAGGIO PER TUTTI

Estratto dell’articolo di Paolo Valentino per il “Corriere della Sera”

 

[…] La doppia umiliazione di Macron e Scholz cambia il grande gioco delle nomine ai vertici dell’Unione. In primo luogo, all’interno del Consiglio europeo, dove non potranno essere più loro i Kingmaker.

 

Questo rafforza le chance di Ursula von der Leyen di vedersi riconfermata alla guida della Commissione europea: negli ultimi mesi erano stati infatti il capo dell’Eliseo e il cancelliere, i registi neppure tanto occulti di un lavorio che puntava a sbarrare la strada all’ex ministra della Difesa tedesca, considerata da Macron e Scholz non più adeguata. Il ruolo decisivo nella nomina di von der Leyen nel vertice dei capi di Stato e di governo potrebbe invece averlo Giorgia Meloni.

 

Diversa, molto diversa sarà la partita dentro il Parlamento europeo, che dovrà votare la fiducia. In apparenza, nonostante la forte avanzata delle destre, quella populista conservatrice di Ecr e quella estrema di Identità e Democrazia, la cosiddetta «maggioranza Ursula» — fatta di popolari, socialisti e liberali — ha retto: le proiezioni le danno 398 voti, ben sopra la soglia magica di 361 che è la maggioranza assoluta nel nuovo Europarlamento.

 

In realtà, una quota intorno al 10-15% di franchi tiratori viene considerata inevitabile e quindi i numeri non ci sarebbero. «Ha bisogno di un altro partito e potremmo essere noi», ha detto ieri sera Bas Eickout, uno dei leader dei Verdi […]. Naturalmente sia i Verdi, che socialisti e liberali, hanno riproposto ieri i paletti del proprio sostegno, legandolo al rifiuto della candidata popolare di ogni collaborazione con la destra, sia quella di ECR che quella estrema di ID.

 

Una interessante apertura in favore di una riconduzione della «maggioranza Ursula» è venuta ieri da Manfred Weber, […], che ora si muove da grande tessitore, forte del successo della Cdu-Csu in Germania. «Invito socialisti e liberali a unirsi alla nostra alleanza europea pro-democrazia. Insieme getteremo le fondamenta per quello che succederà nei prossimi cinque anni al Parlamento europeo».

 

Ma comunque andrà, il responso delle urne avrà conseguenze importanti sulla vita delle istituzioni europee da qui al 2029. Ogni maggioranza «europeista» dovrà fare i conti con uno schieramento di destra rafforzato e deciso a far valere le proprie posizioni […]. Dossier cruciali come la politica di difesa contro l’espansionismo aggressivo della Russia di Putin, la politica agricola, la transizione climatica che è diventata il pomo della discordia dopo essere stata la bandiera della scorsa legislatura, saranno oggetto di negoziati duri, dove spesso salteranno le alleanze tradizionali. […]

ursula von der leyen giorgia meloni THE ECONOMIST - COPERTINA CON URSULA VON DER LEYEN, GIORGIA MELONI E MARINE LE PEN - LE TRE DONNE CHE PLASMERANNO L'EUROPA emmanuel macron olaf scholz giorgia meloni ursula von der leyen vertice italia africa URSULA VON DER LEYEN DOPO LE ELEZIONI EUROPEE

Ultimi Dagoreport

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT