L’ENI: “LO STATO IMPEDISCE LE TRIVELLAZIONI” - FERMO IL CANTIERE DEL NUOVO SAN RAFFAELE A OLBIA - TREMONTI PARLA DI RAI, LA LEI SVUOTA RAI INTERNATIONAL (MA NON DALLE POLTRONE) - IL “CAMPANILE” DI MASTELLA SUONA A MORTO - L’ENNESIMA AGENZIA (INUTILE?) DI ALEDANNO, CHE RICHIAMA GLI UOMINI CON CUI VINSE 4 ANNI FA - A RISCHIO LE AMMINISTRATIVE IN 65 COMUNI SARDI - LA “FESTA DELLA TERRA” - IL MAGNA MAGNA DELLE ELEZIONI EUROPEE - GIAMPAOLINO ALLA RESA DEI CONTI…

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A cura di Gianluca Di Feo e Primo Di Nicola per "l'Espresso"

1 - IN MARE CON SCARONI...
Caro Monti, le norme sulle trivellazioni nei mari italiani per trovare petrolio sono troppo restrittive. È il senso di una sollecitazione che in diverse forme l'Eni ha fatto pervenire all'esecutivo. "Ricordate l'incidente della Bp nel Golfo del Messico?", ha detto l'amministratore delegato dell'Eni, Paolo Scaroni, in un seminario milanese a porte chiuse: "Ebbene, unica al mondo l'Italia ha risposto con una legge che impedisce lo sfruttamento di petrolio e di gas praticamente in tutti i mari italiani".

PAOLO SCARONIPAOLO SCARONI giuseppe profitigiuseppe profiti

Secondo una nota che l'Eni ha spedito all'esecutivo, eliminare questi vincoli consentirebbe all'Italia di estrarre petrolio e gas, e queste risorse porterebbero investimenti, creazione di 70 mila nuovi posti di lavoro e 40 miliardi euro di entrate per lo Stato in 20 anni, oltre un risparmio sulla bolletta energetica di 120 miliardi di euro nello stesso periodo. M.A.

2 - GRAND HOTEL DON VERZÈ...
È tutto fermo sul cantiere del nuovo ospedale San Raffaele di Olbia, la grande costruzione bianca sopra le prime curve della Orientale Sarda. Dopo il crack e la scomparsa del fondatore don Verzè, cancelli sbarrati e vigilantes, in attesa che il possibile compratore, Giuseppe Profiti presidente del Bambin Gesù di Roma, esamini il dossier più a fondo, nella prospettiva di farne l'ospedale polispecialistico che il nord Sardegna attende da anni (la concessione edilizia risale al giugno 2006).

Intanto, però, l'adiacente villa con piscina voluta dall'inesauribile prete-manager, in origine uno "stazzu", una casa contadina di tre stanze, è stata dichiarata abusiva, con ordine di demolizione. Don Verzè non ha fatto in tempo a occuparla, ma in Sardegna era già attrezzato: era suo l'hotel Don Diego, a Porto San Paolo, poco più a sud, alla cui società fa capo anche il terreno dell'ospedale. Come finirà? E. A.

3 - TREMONTI IN ONDA...
Giulio Tremonti non è più da mesi ministro dell'Economia, quindi azionista della Rai. E il tremontiano Angelo Maria Petroni è un consigliere Rai in scadenza. Eppure, un invito fatto recapitare dall'Aspen presieduta da Tremonti e capitanata dal segretario generale Petroni per parlare della tv pubblica, ha riscosso successo sia tra vecchi che tra nuovi governanti.

giulio tremonti biggiulio tremonti big VERZEVERZE

Così, al seminario a porte chiuse organizzato dall'Aspen c'erano l'ex ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri (Pdl), ed ex presidenti Rai come Claudio Petruccioli e Lucia Annunziata, ma anche Betty Olivi, portavoce del premier Mario Monti, e l'attuale sottosegretario alle Comunicazioni, Massimo Vari. "Vari ha parlato tanto ma niente ha detto del futuro della Rai", hanno mormorato molti partecipanti, tra cui diversi aspiranti direttori di rete o di tg, tutti accorsi al richiamo di Tremonti. M.A.

4 - LEI INTERNATIONAL...
Rai International trasmetteva programmi, soprattutto sportivi, seguitissimi dagli italiani all'estero: dall'America all'Asia. Ma il direttore generale Lorenza Lei nel gennaio scorso, nel suo piano di risanamento del bilancio, ne ha quasi azzerato il budget: da allora tutte le trasmissioni autoprodotte sono state cancellate.

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E il canale, tra le proteste di parlamentari e utenti, si è ridotto a mandare in onda un palinsesto ricavato dai programmi trasmessi dalle varie reti. Un lavoro che non richiederebbe un grande impiego di forze. Ma a viale Mazzini non la pensano così visto che, per tenere in piedi la struttura ormai svuotata, la Lei (dopo aver ricollocato altrove la folta schiera dei giornalisti) ha lasciato al loro posto il direttore Daniele Renzoni e ben cinque vice: Giovanni Di Giuseppe, Anna Donato, Giancarlo Gioielli, Alfonso Samengo, Gian Stefano Spoto. Ma in Rai, come si sa, prima di toccare le poltrone... B. B.

5 - CAMPANILE ADDIO...
Ultimo rintocco (a morto) per il "Campanile". Lo ha suonato il Tribunale civile di Roma con la sentenza che, il 29 marzo scorso, ha dichiarato il fallimento della omonima Società cooperativa editrice dell'ex quotidiano dell'Udeur di Clemente Mastella. L'istanza, presentata dagli avvocati Raffaele Nardoianni e Giorgia Loreti su mandato di tre ex dipendenti del giornale, era stata avanzata in seguito alle vicende scaturite dalla cessione della Cooperativa, nel 2009 (subito dopo aver incassato il contributo pubblico 2008 di circa 700 mila euro), ad una nuova compagine che aveva come "partner di riferimento" Fabio Caso, noto alle cronache per il naufragio di "Dieci" e "Il Globo". Dopo aver cambiato nome il quotidiano chiuse i battenti nel marzo del 2010, lasciando i dipendenti senza stipendi e senza Tfr. S. A.

PENATIPENATI

6 - CAMPIDOGLIO SENZA RISORSE...
Il sindaco Gianni Alemanno si mette avanti coi lavori. Crea un'Agenzia, la Roma City Investment per la promozione di progetti territoriali, ma le delibere per quelle realizzazioni ancora devono arrivare in Campidoglio e non è detto che ci arrivino entro breve. Roma City Investment esiste da più di anno, è una costola di Risorse per Roma (che ha messo a disposizione dell'Agenzia 15 persone e 150 mila euro) pensata per attrarre investimenti privati su tre progetti che costeranno 2 miliardi: la riqualificazione del lungomare di Ostia e del quartiere di Tor Bella Monaca e la realizzazione del nuovo Museo di Roma.

Solo il piano per Tor Bella Monaca ha avuto il via libera dalla commissione Urbanistica, senza venire però calendarizzato. "È la dimostrazione che quell'Agenzia è solo l'ennesimo carrozzone creato da Alemanno", tuona il capogruppo Pd, Umberto Marroni. M.G.

7 - IL RITORNO DEGLI EX...

Gianni Alemanno richiama in partita la sua vecchia squadra. In vista delle elezioni comunali dell'anno prossimo, il sindaco sta ricontattando gli stessi uomini con cui aveva vinto quattro anni fa. Il primo ad essere rientrato nel team è Ranieri Mamalchi, che fu capo segreteria di Alemanno quando questi fu ministro dell'Agricoltura e divenne noto perché immortalato alle spalle di Gianni nella prima immagine da sindaco mentre usciva dal comitato elettorale per andare al Campidoglio. Mamalchi oggi è capo delle relazioni esterne di Acea, si occuperà di coordinamento del gabinetto del sindaco: in pratica sarà il capo staff. V. D.

9 - PARLAMENTO IN CIFRE: 65...
sono i comuni sardi in cui le elezioni amministrative sono a rischio. La Regione Sardegna, in base all'autonomia di cui dispone, ha scelto una data diversa: non il 6 maggio come in tutta Italia, ma il 20. La risposta del ministero dell'Interno è stata di delegare alla Regione tutti gli aspetti tecnici, con 800 mila euro di costi. Cosa che ha creato la paralisi fino a rischiare il rinvio.

10 - PATRONI GRIFFI FA GLI SCONGIURI...

Chi lo conosce bene sa che il ministro per la Funzione pubblica e la Semplificazione, Filippo Patroni Griffi, è un irriducibile scaramantico. E chi lo ignorava se ne è reso conto mercoledì 4 aprile. C'era aria di festa, a Palazzo Vidoni, quel giorno: il decreto sulle semplificazioni aveva ottenuto il via libera del Senato e qualcuno, tra i componenti del suo staff, aveva tirato fuori un sobrio spumante per brindare proponendo anche un pranzo tra i collaboratori più stretti.

GIANNI ALEMANNOGIANNI ALEMANNO

Quando la faccenda è giunta al suo orecchio, però, Patroni Griffi ha stoppato le celebrazioni. "Ricordatevi che sono napoletano", ha ammonito il ministro, "faremo festa solo quando la legge sarà pubblicata sulla "Gazzetta Ufficiale"". Una replica di quel che fece Franco Bassanini, del quale Patroni Griffi fu capo dell'ufficio legislativo, quando nel '98 vide approvata la sua riforma. M. D. B.

11 - GIAMPAOLINO ALLA RESA DEI CONTI...
Maretta nella Corte dei conti. La decisione del presidente Luigi Giampaolino di istituire una commissione di 30 esperti esterni per studiare l'autoriforma della Corte ha provocato le critiche del sindacato unico dei magistrati contabili guidato da Angelo Buscema. In una delibera del direttivo del sindacato, si esprime "forte dissenso sia sulla forma che sul metodo" per la decisione di Giampaolino: chiedendo che la necessaria riorganizzazione veda il coinvolgimento dei magistrati, con assemblee o referendum.

Filippo Patroni GriffiFilippo Patroni Griffi

Per il sindacato restano fondamentali "il carattere unitario delle attribuzioni di controllo e giurisdizionali, e l'articolazione regionale". Non solo: le competenze giurisdizionali della Corte devono essere estese a "tutte le fattispecie in cui viene utilizzato denaro o patrimonio pubblico". M. A.

12 - IN FESTA PER LA TERRA...
Una mobilitazione concreta per salvare il pianeta, accompagnando con tanti piccoli gesti quotidiani il risparmio di energie: una lotta quotidiana contro lo spreco, che spinga i governi verso l'appuntamento del summit planetario Rio più 20 che si terrà a giugno. Per questo, come in altri 175 paesi, anche in Italia il prossimo 22 aprile si celebrerà la Festa della Terra, organizzata assieme all'Earth day network.

La scelta è caduta su Napoli, metropoli che sta tentando una rinascita ambientale dopo il disastro dei rifiuti: ci sarà un concerto a chilometri zero, che potrà essere seguito in diretta Web su Repubblica.it e compensando il consumo di anidride carbonica piantando nuovi alberi. Sul palco, con la guida di Serena Dandini, si alterneranno cantanti italiani e stranieri, per dare spazio a tutte le voci del pianeta: Enrico Ruggeri, la star d'origine indonesiana Anggun, i Sud Sound Systems, i Bluvertigo, strumentisti delle Vibrazioni, dei Velvet e dei Prozac+. T. M.

13 - PENATI E BEN COLLOCATI...
Gli uomini della galassia penatiana che ha trasformato Sesto nel porto delle tangenti hanno sempre un approdo sicuro. A dicembre lo storico portavoce e la segretaria di sempre hanno lasciato i loro incarichi dopo aver ricevuto avvisi di garanzia per ricettazione. Ma per i sestesi di fede penatiana il lavoro non manca mai. Franco Maggi è tornato al suo incarico di direttore della comunicazione del Consorzio acqua potabile, la seconda azienda pubblica italiana di gestione idrica.

luigi giampaolinoluigi giampaolino

A farlo assumere lì è stato Penati da presidente della Provincia, che poi lo ha distaccato alle sue dipendenze come portavoce. Giro di valzer anche per la segretaria particolare di Penati, nei guai per la vicenda Serravalle. Claudia Cugola, assistente personale in Provincia e Regione, è stata salvata dall'ombrello del Pd che l'ha mantenuta sulla poltrona a fianco della sostituta di Penati. T. Mc.

14 - ALFANO FOR PRESIDENT...

Anche al Parlamento europeo arriva la commissione antimafia. Nell'organismo speciale, che ufficialmente è "sulla criminalità organizzata, la corruzione e il riciclaggio di denaro" sei su 45 membri sono italiani: si tratta dei siciliani Sonia Alfano (Idv), Rita Borsellino (Pd), Rosario Crocetta (Pd) e Salvatore Iacolino (Pdl), del campano Clemente Mastella (Udeur) e del padano Mario Borghezio (Lega). E proprio una siciliana sarebbe l'eurodeputato più avanti nella corsa per la presidenza: si tratta della dipietrista Sonia Alfano, figlia del giornalista de "La Sicilia" assassinato dalla mafia a Barcellona Pozzo di Gotto. B. C.

15 - SOLDI FUORI CONTROLLO...
L'emergenza del finanziamento ai partiti non è niente se paragonata alla gigantesca zona d'ombra delle elezioni europee. Per delinearne i contorni bisognava aspettare gli esperti anti-corruzione del Consiglio d'Europa. A quanto pare, spulciando l'accurato dossier appena compilato dagli studiosi del Greco (Groupe d'Etats Contre la Corruption) salta fuori che le leggi italiane trascurano il capitolo elezioni europee. Si approda così al paradiso del lobbista: nella più assoluta assenza di sanzioni la trasparenza, prevista solo sulla carta, è lasciata al buon cuore del candidato e del partito, che non sono quindi tenuti a dichiarare né le proprie spese elettorali, né i nomi dei rispettivi finanziatori.

SERENA DANDINISERENA DANDINI

E questo indipendentemente dalle cifre coinvolte (altro che il limite di 50 mila euro del finanziamento ai partiti). Non finisce qui. Sempre stando agli studiosi, i limiti di spesa per una campagna alle europee in Italia semplicemente non esistono. Il limite, insomma, è il cielo. La conclusione degli esperti è quasi sarcastica: "Troviamo difficile capire perché, se nelle elezioni al Parlamento europeo entrano in circolo anche fondi pubblici, ai partiti e ai candidati non venga chiesta trasparenza, né vengano imposti controlli e sanzioni come accade negli altri generi di elezioni". S.P. e G.D.V.

16 - MUSSOLINI NON VOLA...
La sinistra di Forte dei Marmi fa l'occhiolino alla destra e litiga sulla statua di Bruno Mussolini, il figlio del Duce morto in un incidente aereo vicino a Pisa nel 1941. Per onorarne la memoria, all'epoca il padre Benito commissionò una statua "all'Aviatore" allo scultore Arturo Dazzi, che la scolpì con le sembianze del pilota deceduto. Ma tra l'inizio dell'opera e la sua conclusione, il regime cadde e la statua non trovò più un'adeguata collocazione. Anzi, è rimasta per anni abbandonata nel giardino di Villa Dazzi.

ANGELINO ALFANOANGELINO ALFANO

Fino al 1997, quando una giunta di centrodestra decise di esporla in una piazza. Ma una vera e propria sollevazione popolare l'ha impedito. Fatto dietrofront, il sogno nel cassetto del centrodestra l'ha rispolverato poche settimane fa nientemeno che Umberto Buratti, sindaco con una lista civica di centrosinistra capeggiata dal Pd con Idv, Pdci. L'idea di Buratti era di esporre la vecchia statua nel parco comunale di Villa Bertelli in occasione della festa del 25 marzo, 89esimo anno dell'Aeronautica. Ma la città non l'ha capito e l'ha costretto a rimangiarsi la proposta. A. F.

17 - BANCA POCO ROSA...
Nemmeno una donna, in barba ai nuovi obblighi di legge sulle quote rosa nei cda delle società quotate (che però scatteranno a fine luglio), nella lista di otto nomi che Fondazione Carige indicherà alla prossima assemblea dei soci di Banca Carige. Il socio di maggioranza della banca ligure, cui spetta quasi la metà dei 18 consiglieri, compresi presidente e vice, ha confermato 5 dei nomi uscenti, fra cui il presidente Giovanni Berneschi, in rappresentanza di Genova, e il vice Alessandro Scajola, fratello del potente ex ministro, in rappresentanza di Imperia. Non rinnovati Mario Venturino, Renata Oliveri, unica donna, e Gabriele Galateri di Genola, presidente di Generali, obbligato a lasciare il doppio incarico. Al loro posto entrano tre uomini. V. P.

18 - UN MASTER PER VINAI...
Martedì 17 aprile nell'aula magna del polo umanistico gli studenti universitari genovesi aspettavano i quattro candidati sindaco per confrontarsi su università e prospettive occupazionali (prima domanda "Cosa farete per tenerci a Genova, visto che i giovani laureati sempre più spesso devono cercare lavoro altrove?"). All'appello si sono presentati i professori di economia Marco Doria (centrosinistra) ed Enrico Musso (Udc), oltre al leghista Rixi. Si è invece fatto sostituire da un "supplente" il candidato Pdl Pierluigi Vinai, assente per inderogabili impegni scolastici: nelle stesse ore era a Roma, a discutere la tesi per conseguire il master di secondo livello in "amministrazione del territorio". Argomento: "Genova, un territorio in sofferenza demografica". Gli studenti sicuramente l'avrebbero letta volentieri. V. C.

19 - LARGO AI VECCHI...
Sarà perché il governo Monti ha toccato il punto più alto di gerontocrazia, ma in Toscana una serie di arzilli vecchietti hanno deciso di scendere in campo alle amministrative. A Lucca, rischia di essere rieletto Mauro Favilla, 79 anni, già senatore per tre legislature (ex Dc). Contro di lui si batterà Piero Angelini, 77 anni, anche lui ex democristiano.

ALESSANDRO SCAJOLA E SIGNORAALESSANDRO SCAJOLA E SIGNORA

Una battaglia da non perdere anche a Forte dei Marmi, dove per battere l'attuale sindaco Umberto Buratti scende in campo un altro candidato di rispetto, Vasco Franceschi, nipote del fondatore della mitica Capannina, un settantenne pieno di brio. A Pescaglia, infine, pensa di farcela ancora una volta Lando Baldassari, sindaco di centrodestra, che a 84 anni e con quattro bypass ben portati dichiara: "La politica mi ringiovanisce, Berlusconi ha preso esempio da me". La meglio gioventù. S.N.

 

 

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