gennaro vecchione giuseppe conte donald trump

ERAVAMO QUATTRO AMICI AL BARR - GIUSEPPE CONTE CHE PROMETTE IL COLOSSEO ALLA CASA BIANCA PUR DI ESSERE LEGITTIMATO PER IL SUO BIS, IL "FURETTO" (COPY "REPUBBLICA") GENNARO VECCHIONE CHE SI GENUFLETTE E METTE I SERVIZI A COMPLETA DISPOSIZIONE DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA USA: ECCO COME IL “RUSSIAGATE” SI È TRASFORMATO IN UN “LAVORETTO DA IMBROGLIONI” – IN REALTÀ GLI AMERICANI HANNO COMPRESO PRESTO CHE IN MANO L’ITALIA AVEVA BEN POCO E PER QUESTO…

TUTTI GLI ARTICOLI DI DAGOSPIA SUL "RUSSIAGATE DE NOANTRI": https://www.dagospia.com/articoli/cerca?s=RUSSIAGATE

 

Carlo Bonini e Giuliano Foschini per “la Repubblica”

 

giuseppe conte donald trump 11

Tra il 15 agosto e il 27 settembre, precipitata alle nostre latitudini, l' infernale partita del Russiagate, quella da cui dipende il destino politico dell' uomo più potente del mondo, il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è diventata un "Italian job", "un lavoretto da imbroglioni". Dove, per dirla con Flaiano, la tragedia scolora in farsa.

 

Dove un presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, a capo di una maggioranza politica sovranista implosa e in cerca di una personale legittimazione al suo bis con una maggioranza di segno opposto, promette il Colosseo alla Casa Bianca (informazioni di intelligence che non ha, ma sulla carta in grado di annichilire il rapporto del Procuratore speciale Mueller e dell' Fbi che accusa Trump).

 

GIUSEPPE CONTE DONALD TRUMP

Dove il vertice della nostra intelligence, nella persona del direttore del Dis, Gennaro Vecchione, si genuflette fuori da ogni cornice o prassi costituzionale all' autorità politica di un Paese straniero, ancorché alleato - il ministro della Giustizia Usa, l' Attorney general William Barr - mettendogli a disposizione i vertici operativi delle nostre due agenzie di spionaggio e controspionaggio (i direttori di Aise e Aisi) che pure nulla hanno da dire e che, in ogni caso, nulla potrebbero dire, a meno di non voler compromettere la nostra sicurezza nazionale, svelando di aver avuto un ruolo in un complotto internazionale ai danni degli Usa.

gennaro vecchione

 

Dove gli americani comprendono la "truffa" a tempo scaduto e per questo mettono in moto una macchina del rumore - la coppia glamour George Papadopulos- Silvia Mangiante, l' avvocato testimone chiave del Russiagate e la moglie modella ed ex avvocatessa ieri intervistata da Repubblica - per accreditare la contro- narrazione del Russiagate che a Roma non ha trovato la sponda promessa.

 

WILLIAM BARR JOHN DURHAM

E che, all' osso, suona così: Trump è vittima di un complotto ordito da inglesi e italiani che doveva avvelenare la campagna repubblicana per le presidenziali del 2016 accusandola di intelligenza con il nemico russo ai danni di Hillary Clinton e che ha utilizzato come agente provocatore un enigmatico professore maltese, Joseph Mifsud, coperto, va da sé, dalla nostra intelligence, armato dal vecchio governo di centro-sinistra (Renzi), e protetto da una università privata, la Link di Roma, fucina della nuova classe dirigente Cinque Stelle, passerella per seminari di alti dirigenti della nostra intelligence e fondata e governata da un grande vecchio della Politica Italiana, Vincenzo Scotti, classe 1933, prodotto di purissima scuola Dc, navigatore secolare di tre ere geologiche della politica italiana e internazionale.

giuseppe conte gennaro vecchione

 

Link - Vecchione

Il plot della contro narrazione sta in piedi come un sacco vuoto. Perchè, verrà da sorridere, le cose stanno così.

 

La visita di Ferragosto

La scena madre è in una Roma deserta del 15 agosto quando Gennaro Vecchione, direttore del Dis, su indicazione di Conte, nell' assoluta inconsapevolezza degli organi di controllo parlamentari (che non sono stati avvisati né formalmente né informalmente) e di un governo che tecnicamente, dopo il pronunciamento del Papeete, non esiste più, varca l' ingresso dell' ambasciata Usa di via Veneto con al seguito funzionari del nostro Servizio.

 

gennaro vecchione annalisa chirico foto di bacco

simona mangiante george papadopoulos 1

Quel giorno, Vecchione si sta infilando in un pasticcio di cui probabilmente non comprende neppure la portata. Sta infatti andando non a raccogliere, non a scambiare informazioni con dirigenti dell' Intelligence americana, ma a ricevere la lista della spesa che hanno portato con sé a Roma il ministro della Giustizia Barr e il procuratore John Durham, titolare della "controinchiesta sul Russiagate".

Gennaro Vecchione

 

Il furetto Vecchione

Vecchione non ha esattamente il physique du role della Grande Spia e con un tipo così gli americani arrivati dalla Casa Bianca giocano facile. È un ex generale di seconda fila della Guardia di Finanza, amico personale di Conte, che si è ritrovato al vertice della nostra Intelligence senza neppure sapere il perché.

simona mangiante george papadopoulos 2

 

È un presenzialista, spesso fuori spartito (Dagospia lo ha pescato l' 11 maggio in un fondamentale simposio dell' Università Pontificia Salesiana sulla "Nuova frontiera nelle cure e nella prevenzione delle talassemie ed emoglobinopatie" promosso e organizzato da Maria Stella Giorlandino presidente di Artemisia Onlus). Per giunta, nella comunità dell' Intelligence domestica e internazionale, è inseguito dalla fama di "womanizer" e grande gaffeur. Al Dis, per dire, in meno di un anno si è guadagnato il nomignolo di "furetto", oltre a far venire i capelli bianchi a chi inutilmente gli ha raccomandato attenzione nell' uso e nella qualità degli ospiti cui ha aperto la sua residenza privata: un villino liberty di fronte all' ambasciata giapponese.

vincenzo scotti foto di bacco (1)

 

Le richieste e le prove Usa

JOSEPH MIFSUD BORIS JOHNSON

Barr e Durahm spiegano a Vecchione due cose. La prima: vogliono che l' Intelligence italiana gli dica dove si nasconde il professor Mifsud. La seconda: vogliono conferma a quelle che loro dicono essere "le prove" della mano italiana nel complotto contro Trump. E a sostegno citano ritagli di giornale e stampate su fonti aperte scaricate da Internet in cui l' enigmatico professore maltese appare in convegni dove siedono l' ex senatore del Pd Nicola Latorre, e il senatore dem Gianni Pittella e che mettono insieme la Link university di Vincenzo Scotti, dirigenti della nostra intelligence (che lì tengono conferenze) e naturalmente Mifsud, che alla Link ha tenuto alcuni seminari fino a quando non è sparito. Un minestrone, insomma. Latorre cade dal pero: «Mifsud chi?».

JOSEPH MIFSUD E GIANNI PITTELLA ALLA FESTA DEI GIOVANI DEMOCRATICI DI ROMA NEL 2017

giuseppe conte donald trump 10

 

Pittella confessa: «È vero, come ha scritto Repubblica , ho presentato io Mifsud alla moglie di Papadopoulos. Ma altro che storie di spie: a me del professore interessava solo il suo curriculum, perché così avevo un ospite maltese nei miei panel sul Mediterraneo».

 

generale luciano carta

Il 15 agosto, dunque, Vecchione dovrebbe soltanto prendere cappello e salutare. Non fosse altro perchè negli archivi dei nostri servizi il professore maltese era noto come poco di più di un millantatore. Al contrario, si mette a disposizione. E fissa per il 27 settembre, nei nuovi uffici dei Servizi a piazza Dante, un nuovo appuntamento. Stavolta con gli ignari direttori di Aise, Luciano Carta, e Aisi, Mario Parente, convocati per iscritto.

 

CASALE SAN PIO - LINK CAMPUS

Il Parlamento, nel frattempo travolto dalla crisi di governo e dalla sua soluzione, continua a non saperne nulla. E nulla continua a saperne il nuovo governo di cui Conte è rimasto premier. L' incontro del 27, di fronte a due trasecolati e preoccupati Carta e Parente, non produce ovviamente nulla. Barr e Durahm tornano a Washington, Conte e Vecchione finiscono in un guaio. Si dice pagherà Vecchione. Lascerà rapidamente il Dis e il presidente del Consiglio dovrebbe portarselo a Palazzo Chigi come consigliere. Forse.

MARIO PARENTE AISI

il prefetto gennaro vecchione foto di bacco (1)

JOSEPH MIFSUD E Ivan TimofeevIL GENERALE MARIO PARENTEMARIO PARENTEJOSEPH MIFSUD 1GEORGE PAPADOPOULOSGEORGE PAPADOPOULOS 1george papadopoulos con la moglie simona mangianteSIMONA MANGIANTEgeorge papadopoulos simona mangiantegeorge papadopoulos simona mangiante

 

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO