il presidente della turchia erdogan 1

ERDOGAN, ANCORA TU? - DA BAMBINO VENDEVA CIAMBELLE AGLI SCHERZI TELEFONICI CON LA VOCE IN FALSETTO: ASCESA E AUTORITARISMO DEL DITTATORELLO TURCO CONFERMATO PRESIDENTE - NON SOPPORTA LE CRITICHE, STRAPPA LE SIGARETTE AI CITTADINI PER COSTRINGERLI A SMETTERE, RIMPROVERA I GIORNALISTI CHE FANNO DOMANDE DIFFICILI - SI E’ FATTO COSTRUIRE UN PALAZZO PRESIDENZIALE DA 1.125 STANZE NEL CUORE DI ANKARA - LA REPRESSIONE IN PATRIA E GLI ACCORDI CON L’EUROPA SUI RIFUGIATI - SI E’ IMPOSTO COME NEGOZIATORE NELLA GUERRA IN UCRAINA STRAPPANDO L’IMPORTANTE ACCORDO SUL GRANO…

Estratto dell’articolo di Monica Ricci Sargentini per il “Corriere della Sera”

recep tayyip erdogan.

 

Polarizzante e popolare, autocratico e paterno, calcolatore e spericolato. Recep Tayyip Erdogan è il politico più camaleontico e più longevo che la Turchia abbia mai avuto.

Nel 2003 ha conquistato il suo popolo facendo della libertà di espressione il suo cavallo di battaglia in modo da superare la laicità esasperata dello Stato, imposta dal fondatore della Repubblica Kemal Atatürk. In quell’epoca […] predicava l’apertura alle minoranze e la tolleranza.

 

sostenitori di erdogan 2

Dieci anni dopo […] ha cambiato […] passo mostrando un volto autoritario e sprezzante. Il punto di non ritorno è stata la rivolta di Gezi Park, […] Quando i ragazzi lo sfidarono […] lui andò su tutte le furie. Si racconta che, durante una riunione di governo, spaccò in due un’ipad imprecando contro quei çapulcu (vandali in turco) che si mettevano sulla sua strada. Allora neanche la sua adorata figlia Sümeyye riuscì a calmarlo. E ancora oggi il Sultano, come è soprannominato dai suoi detrattori per le ambizioni neo-ottomane, fa presidiare Gezi Park dalla polizia nel timore che l’incubo si riaffacci.

 

sostenitori di erdogan festeggiano.

[…] Erdogan è il prototipo del self made man. Da ragazzino, per aiutare la famiglia, scendeva in strada a vendere simit, la tipica ciambella turca ricoperta di sesamo. Ha studiato in una scuola islamica e si è affacciato alla politica a 15 anni, affascinato da Necmettin Erbakan, fondatore del Partito dell’Ordine Nazionale (Mnp), avversario dell’occidentalizzazione della Turchia. Nel frattempo perseguiva la carriera calcistica debuttando nell’Erokspor, squadra del suo quartiere di Istanbul. […]

recep tayyip erdogan

 

Nel 1994 diventa sindaco di Istanbul con un successo inaspettato. Cinque anni dopo arriva la condanna a 10 mesi di prigione (ne sconterà quattro) per «incitamento all’odio religioso» a causa della lettura pubblica di una poesia islamica. Paradossalmente, è quello che ora sta accadendo all’attuale sindaco della megalopoli turca, Ekrem Imamoglu, cui sono stati comminati quasi tre anni di carcere per «insulto a pubblico ufficiale».

 

sostenitori di erdogan festeggiano

Nel 2002 il suo partito conservatore Akp vince per la prima volta le elezioni e nel 2003 Erdogan […] diventa premier alla guida del primo governo monocolore islamista della Repubblica. Negli anni a venire il Paese vivrà la stabilità e un notevole benessere economico. Ma già allora il premier mostra il suo caratteraccio. Non sopporta le critiche, strappa di mano i pacchetti di sigarette ai cittadini per cercare di costringerli a smettere, rimprovera i giornalisti che fanno domande difficili. Si dice che possa anche essere estremamente giocoso.

 

recep tayyip erdogan discorso dopo la vittoria alle elezioni 2023

Suo nipote Üsame racconta che lo zio fa gli scherzi telefonici chiamando casa con la voce in falsetto. Nel 2014, dopo che un’inchiesta giudiziaria sulla corruzione ha coinvolto anche il suo partito, Erdogan diventa presidente e mostra tutta la sua megalomania facendosi costruire un palazzo presidenziale da 1.125 stanze nel cuore di Ankara. Quando alle politiche del 7 giugno 2015 l’Akp non ottiene una maggioranza granitica e i filocurdi dell’Hdp entrano in Parlamento, lui, che vuole il sistema presidenziale, indice nuove elezioni che vincerà, a novembre, in un clima di tensione per il riaffacciarsi del terrorismo islamico e curdo.

recep tayyip erdogan

 

Da allora è tutto un crescendo. Dopo il fallito golpe del 15 luglio 2016, di cui accusa l’ex alleato Fethullah Gulen, il Reis scatena una repressione feroce con migliaia di arresti e licenziamenti. Il Parlamento viene esautorato con la riforma costituzionale e il potere giudiziario perde la sua indipendenza. Inizia il declino economico, crolla la lira turca, da Bruxelles arrivano critiche per le violazioni dei diritti umani. Erdogan, però, riesce a rimanere una pedina importante sulla scena internazionale: nel 2016 firma un accordo con l’Europa sui rifugiati e, nel 2022, si impone come negoziatore nella guerra in Ucraina strappando l’importante accordo sul grano. E i turchi ancora una volta gli firmano un assegno in bianco. Il funambolo Erdogan è ancora in sella.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!