giuseppe conte enrico letta

LA FIGURA DEL SOTTI-LETTA! ENRICHETTO ORA DEVE GUARDARSI PURE DA CONTE IN RISALITA NEI SONDAGGI – IL SONDAGGISTA ANTONIO NOTO: “I DATI DELL'ULTIMA SETTIMANA MOSTRANO CHE M5S STA ATTRAENDO GLI ELETTORI DI SINISTRA NON FIDELIZZATI DAL PD” – DAL SALARIO MINIMO AL VOTO AI 16ENNI FINO AL NO ALL’INVIO DI ARMI ALL’UCRAINA, I TEMI SU CUI IL M5S CERCA DI INGOLOSIRE L’ELETTORATO DI SINISTRA PER ERODERE VOTI AL PD…

Niccolò Carratelli per “La Stampa”

 

GIUSEPPE CONTE ENRICO LETTA

Chi è più progressista? Chi ha il programma più di sinistra? La marcatura è stretta ed Enrico Letta la avverte chiaramente. Giuseppe Conte le sta provando tutte per prendersi gli elettori Pd indecisi. «I dati dell'ultima settimana mostrano che M5s sta attraendo gli elettori di sinistra non fidelizzati dal Pd - spiega Antonio Noto, direttore di Ipr Marketing - persone che non sono mai state troppo contente dell'appoggio al governo Draghi e che percepiscono il programma dei 5 stelle come più a sinistra rispetto a quello del Pd». Molto simile, per la verità, a quello di Sinistra Italiana e Verdi, «ma loro pagano il fatto di essere in coalizione con il Pd, mentre un certo elettorato apprezza una proposta di sinistra autonoma com' è ora il Movimento».

 

giuseppe conte enrico letta 2

Che ha sottratto voti ai dem già nel 2013 e nel 2018, «con la differenza che in entrambi casi era un forza politica trasversale e rubava a destra e a sinistra - dice Noto - mentre stavolta prenderà solo a sinistra». Un rischio che al Nazareno hanno ben presente e il messaggio sul salario minimo, pubblicato ieri sul profilo Twitter del partito e subito rilanciato dal segretario, mostra l'esigenza di segnare il territorio su una delle proposte "contese", visto che Pd e 5 stelle fanno a gare a chi la porta avanti con più convinzione.

 

«Il salario minimo è una misura prioritaria nel nostro programma e per il Paese - si legge - una soglia minima, sotto la quale non si possa scendere, è cruciale per lo sviluppo dell'Italia». I 5 stelle rivendicano la paternità della proposta e provano a intestarsene una più volte avanzata dallo stesso Letta, cioè il diritto di voto ai sedicenni, con un post pubblicato da Beppe Grillo sul suo blog: «Da anni portiamo avanti questa battaglia generazionale».

 

giuseppe conte enrico letta 1

I temi su cui giocarsi i voti a sinistra sono tanti, soprattutto sociali. Non a caso, parlando dell'intervento del governo sui rincari energetici, Letta ha ipotizzato anche «l'introduzione di una "bolletta luce sociale", che consenta il dimezzamento del costo».

 

Ma il tema da cui tutto è partito è il pacifismo, l'invio di armi in Ucraina, quando Conte ha iniziato a scavare un solco nell'alleanza con Letta: «Lì abbiamo avuto ottimi sondaggi interni, sul fatto che recuperavamo voti pacifisti di sinistra», spiegano fonti 5 stelle. Da lì è iniziato un altro percorso, che porta ora Conte a ripetere che «se un elettore di sinistra vuole realizzare gli obiettivi di una forza progressista, è costretto a votare il M5s».

 

Oppure il presidente della Camera, Roberto Fico, a lanciare la sfida: «Più avanti vedremo chi è realmente progressista». E ancora il vicepresidente M5s, Mario Turco, ad attaccare: «Noi abbiamo fatto la scelta di stare dalla parte dei cittadini. Purtroppo i vertici del Pd hanno scelto di sostenere l'agenda Draghi».

elly schlein giuseppe conte enrico letta

 

La figura del premier è centrale in questa partita: «Letta è l'unico che non ha dato indicazioni chiare sul candidato per palazzo Chigi, non ha escluso che possa essere di nuovo Draghi - ragiona Noto - questo è un elemento negativo per una parte del suo elettorato».

 

Del resto, uno degli argomenti più usati dagli esponenti Pd è proprio il peccato mortale di Conte, aver fatto cadere il governo: «Per una forza che si dice di sinistra, la prima regola è non fare una regalo alla destra, come ha fatto Conte», dice il vicesegretario Peppe Provenzano. Mentre il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, ricorda come «il M5s prima diceva che non era né di destra né di sinistra. Hanno governato con la Lega. Si diano qualche mese di tempo per dire che sono più di sinistra degli altri - attacca - Un periodo di rodaggio, come con le macchine, invece di farci la lezione». La sfida in campagna elettorale fa incrociare oggi Letta e Conte in Veneto, entrambi impegnati in iniziative sul territorio.

enrico letta e giuseppe conte 2

 

E, a proposito di comizi, un altro segnale del tentativo di sorpasso a sinistra del Movimento 5 stelle è la scelta della piazza romana per la chiusura della campagna, il 23 settembre: molto probabilmente piazza Santi Apostoli, storicamente cara al centrosinistra, teatro delle vittorie di Romano Prodi.

enrico letta e giuseppe conte 1giuseppe conte giuseppe conte enrico letta giuseppe conte enrico letta

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?