UNA FINE AMARA PER PALAMARA: RADIATO DALLA MAGISTRATURA - IL CSM LO HA CONDANNATO ALLA SANZIONE MASSIMA PREVISTA. COSÌ LE TOGHE HANNO TROVATO IL LORO CAPRONE ESPIATORIO CHE PRIMA SPICCIAVA FACCENDE, RISOLVEVA PROBLEMI E GARANTIVA RUOLI, E ORA PUÒ ESSERE BUTTATO NEL SECCHIO DELLA STORIA MENTRE IL SISTEMA PROSEGUE SENZA UNA VERA RIFORMA

-

Condividi questo articolo


il video dell'uomo che manda palamara a quel paese il video dell'uomo che manda palamara a quel paese

CSM, PALAMARA RADIATO DALL'ORDINE GIUDIZIARIO

 (ANSA) - Luca Palamara è stato radiato dalla magistratura. La Sezione disciplinare del Csm lo ha condannato alla sanzione massima prevista, accogliendo la richiesta della Procura generale della Cassazione . Palamara è il primo ex consigliere del Csm ed ex presidente dell' Associazione magistrati ad essere rimosso dall'ordine giudiziario

 

 

PG AL CSM, RIMUOVERE PALAMARA DALLA MAGISTRATURA

Sandra Fischetti per l'ANSA

 

Con i parlamentari Luca Lotti e Cosimo Ferri ha "pilotato la nomina del procuratore di Roma" e ha messo in atto una strategia per arrivare a un procuratore di Perugia "addomesticato", agendo come i suoi interlocutori per puri "interessi personali" e con ciò concretizzando "un indebito condizionamento" delle funzioni del Csm.Con l'aggravante di aver così permesso a Lotti,che era imputato nell'inchiesta Consip della procura di Roma, di interloquire e concorrere alla scelta del dirigente dell'ufficio giudiziario che lo aveva messo sotto accusa.

 

luca palamara a passeggio con cosimo ferri luca palamara a passeggio con cosimo ferri

Al processo disciplinare a Luca Palamara i rappresentanti della procura generale della Cassazione descrivono così alcuni dei comportamenti di "elevatissima gravità" che non consentono più a Luca Palamara di continuare a indossare la toga. Per lui l'avvocato generale Pietro Gaeta e il sostituto Pg Simone Perelli chiedono convinti la sanzione massima e irreversibile: la rimozione dai ranghi della magistratura. Una batosta per il pm romano, già sospeso dalle funzioni e dallo stipendio. La sua difesa non demorde e pensa di portare la battaglia sino alla Corte europea dei diritti dell'uomo, sulle intercettazioni che sono alla base di questo processo e del procedimento penale di Perugia dove è imputato di corruzione.

 

La sentenza potrebbe arrivare già domani dopo le repliche di accusa e difesa e le dichiarazioni spontanee di Palamara, che parlerà per la prima volta. Al centro del giudizio disciplinare c'è la ormai nota riunione del 9 maggio del 2019, in cui Palamara, i due parlamentari e cinque consiglieri del Csm - che si sono poi dimessi - discussero, secondo l'accusa, la strategia per le nomine. Una vicenda che, hanno sostenuto i rappresentanti della procura generale, costituisce un "unicum" nella storia della magistratura proprio per la presenza di soggetti completamente "estranei" al Csm e portatori di interessi "personali"(quello di Palamara rispetto alla procura di Roma era essere nominato aggiunto) e insieme di un "disegno occulto", a partire dalla scelta di un procuratore che segnasse una "discontinuità" con la gestione dell'ex procuratore Giuseppe Pignatone. Non fu una "fisiologica interlocuzione istituzionale" tra rappresentanti il Csm e politici, hanno sostenuto Gaeta e Perelli, ma una riunione "fuori da ogni schema legale".

luca palamara luca palamara

 

Tant è che si pianificò anche la nomina del procuratore di Perugia: Palamara sapeva di essere indagato da quell'ufficio e cercava un procuratore "che doveva assecondare il sentimento di rivalsa suo e di Lotti nei confronti di Paolo Ielo", procuratore aggiunto a Roma. Opposta la lettura dei fatti di Stefano Guizzi, difensore di Palamara, certo che il suo assistito vada assolto perchè può avere avuto condotte inopportune ma mai illecite come le strategie di discredito nei confronti di colleghi che gli vengono contestate.

 

Quanto alla riunione all'hotel Champagne se è vero che la presenza di Lotti fu "gravemente inopportuna", l'uomo politico "non fornì alcun contributo decisorio, perchè non vi era alcun accordo blindato sulla procura di Roma". Furono invece pienamente legittime le interlocuzioni con i consiglieri del Csm di Palamara e Cosimo Ferri, in quanto entrambi riconosciuti leader delle correnti. Anche perchè la scelta del capo di una procura "dipende anche da valutazioni politiche".

 

luca palamara luca palamara

E' per questo che Guizzi ritiene un "grave vulnus" per i diritti di difesa il taglio drastico deciso dai giudici della lista di 133 testimoni, che serviva non a dire 'tutti colpevoli, nessun colpevole' ma a dimostrare che queste sono le prassi in tema di nomine .La battaglia a Strasburgo sarà comunque sulle intercettazioni che non potevano essere utilizzate visto che hanno coinvolto un parlamentare.

luca palamara luca palamara

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - SULLA SCENA POLITICA, FITTA DI SCAPPATI DI CASA, MANCAVANO SOLO LORO: FASCINA E GALLIANI - L’ANTICO “CONDOR” DEL CAVALIERE È DIVENTATO LO CHAPERON POLITICO DELLA “VEDOVA INCONSOLABILE”, CON IL CONTORNO DEI SECOLARI AMICI DELLA BUONANIMA DI SILVIO, CONFALONIERI E DELL’UTRI - IN OGNI USCITA PUBBLICA, I DUE SONO INSEPARABILI. DEL RESTO, SI CONOSCONO, E BENE. LA SCALATA DELLA “MARIA GODETTI” CALABRO-NAPOLETANA ALL’INTERNO DELL’INNER CIRCLE BERLUSCONIANO AVVENNE GRAZIE A GALLIANI, ALL’EPOCA BOSS DEL MILAN - ORA È CHIARO CHE A TAJANI HA SEMPRE FREGATO POCO DI COSA COMBINA IL DUPLEX FASCINA-GALLIANI. FINO ALLO SCORSA SETTIMANA ALLORCHÉ È ESPLOSA FORZA ITALIA AL COMUNE DI MILANO, DIETRO LA QUALE CI SAREBBERO LE UNGHIE DELLA FASCINA, CHE HA MANTENUTO UN OTTIMO RAPPORTO CON MARINA, VEDI IL DUELLO CONTINUO CON IL FRATELLO PIER SILVIO CHE VUOLE FAR SLOGGIARE LA “VEDOVA INCONSOLABILE” DALLA COSTOSISSIMA MAGIONE DI ARCORE - VIDEO

FLASH! - A TORINO, PER IL DOPO PALENZONA ALLA PRESIDENZA DI CRT, SI STANNO SONDANDO LE ISTITUZIONI SUL NOME DI MICHELE VIETTI, MAGISTRATO EX-CSM, OGGI DISOCCUPATO. UN NOME CHE È GRADITO AL SINDACO DI TORINO, STEFANO LORUSSO, CHE NON HA MAI SOPPORTATO LA PRESENZA E SOPRATTUTTO LA DISUBBIDIENZA DI PALENZONA - A DAR VOCE ALLA CANDIDATURA DI VIETTI C'È LA DI LUI CONSORTE, CATERINA BIMA, CHE RICOPRE IL RUOLO DI VICE PRESIDENTE DI CRT ED È STATA TRA GLI OPPOSITORI DELLA GESTIONE PALENZONA...

DAGOREPORT - CONTINUA L’IMBROGLIO-SCHLEIN: ELLY RINCULA SUL NOME NEL SIMBOLO DANDO LA COLPA A BONACCINI (SIC!) E SI RIMANGIA ''CAPOLISTA OVUNQUE": LO SARA' SOLO AL CENTRO E NELLE ISOLE - ALLA DIREZIONE NAZIONALE DEL PD DI IERI LA SVALVOLATA MULTIGENDER HA PERSO LA MAGGIORANZA DEL PARTITO. I VENTI DI RIVOLTA INVESTONO TUTTE LE VARIE ANIME DEL PD - ELLY SI È RIMBOCCATA LA LAPIDE QUANDO HA DETTO: O IL MIO NOME NEL SIMBOLO O MI METTETE CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. DI TALE PROPOSTA, LA ZARINA DEL PD NE AVEVA PARLATO SOLO CON BONACCINI. IL PRESIDENTE DEL PD HA ACCONSENTITO IN CAMBIO DELLA CANDIDATURA NEL SUD DEL RAS DELLE PREFERENZE, RAFFAELE “LELLO” TOPO, FIGLIO DELL’AUTISTA DI GAVA, CHE OVVIAMENTE FA PARTE DELLA SUA CORRENTE (AH! I CACICCHI…) - ALLA FINE VICINO A SCHLEIN RESTANO SOLO IN DUE, IL MULTI-TRASFORMISTA ZINGAR-ELLY E FRANCESCO BOCCIA, IL VERO ARTEFICE DEL SISTEMA PUGLIA, GARANTE DI DECARO ED EMILIANO - ANCHE SE ALLE EUROPEE IL PD GALLEGGERA' AL 20%, SINESTR-ELLY DOVRA' FARE LE VALIGIE...

DAGOREPORT: 100 SCALFARI MENO UNO - NON È SOLTANTO TELE-MELONI A CENSURARE GLI SCRITTORI: C'E' ANCHE IL GRUPPO GEDI – IL LIBRO SUL CENTENARIO DI SCALFARI CURATO DA SIMONE VIOLA, NIPOTE DI EUGENIO, IN EDICOLA INSIEME A ‘’REPUBBLICA’’, SQUADERNA CENTO INTERVENTI DI ALTRETTANTI TESTIMONIAL, TRANNE QUELLO INNOCUO E DEL TUTTO PERSONALE DI GIOVANNI VALENTINI, EX DIRETTORE DELL’ESPRESSO - LE SUE CRITICHE, MANIFESTATE SUL "FATTO QUOTIDIANO" SULL’OPERAZIONE “STAMPUBBLICA” E POI NEL SUO LIBRO SULLA PRESA DI POSSESSO DEL GIORNALE DA PARTE DI ELKANN, GLI VALGONO L’OSTRACISMO E LA DAMNATIO MEMORIAE – IL TESTO CENSURATO…