E ALLA FINE VINCE FUORTES - TROVATO L’ACCORDO TRA VIALE MAZZINI E USIGRAI PER IL RITIRO DEI RICORSI PER COMPORTAMENTO ANTISINDACALE. IN CAMBIO DEL TAGLIO DELL’EDIZIONE NOTTURNA DEI TELEGIORNALI REGIONALI, SONO PREVISTE ASSUNZIONI E PROMOZIONI PER POTENZIARE I SITI WEB DELLE EDIZIONI LOCALI - FISSATE ANCHE LE REGOLE SULLO SMART WORKING: SARANNO CONSENTITI DAI 4 AI 10 GIORNI MENSILI DI LAVORO AGILE…

-

Condividi questo articolo


Marco Antonellis per www.ilgiornaleditalia.it

 

CARLO FUORTES CARLO FUORTES

La notizia è di quelle destinate a lasciare il segno: stanotte (alle 2.30) Rai e Usigrai hanno firmato l'accordo per il ritiro dei ricorsi per comportamento antisindacale.

 

A quanto si apprende l'accordo prevede assunzioni e promozioni alla Tgr per potenziare i siti web delle oltre 20 redazioni regionali.

 

Per quanto riguarda la terza edizione (quella della discordia) sembra sia stata definitivamente accantonata in cambio proprio del potenziamento del web.

il cavallo di viale mazzini il cavallo di viale mazzini

 

 

 

 

 

 

Inoltre, sempre nell'intesa raggiunta stanotte sono state fissate le regole sullo smart working per le giornaliste e i giornalisti che consentiranno da 4 a 10 giorni mensili di lavoro agile a seconda delle diverse realtà personali.

 

Infine, è stato modificato l'articolo 7 del contratto integrativo sugli inviati, con l'introduzione tra le altre cose della carriera di scrittura.

alessandro casarin alessandro casarin

carlo fuortes foto di bacco carlo fuortes foto di bacco PROPOSTA SULLA TGR VOTATA DALLA COMMISSIONE VIGILANZA RAI PROPOSTA SULLA TGR VOTATA DALLA COMMISSIONE VIGILANZA RAI carlo fuortes foto di bacco carlo fuortes foto di bacco

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…