be.it - la campagna della farnesina per il made in italy - 8 luigi di maio

FLOP MADE IN ITALY - L'ENNESIMA PIATTAFORMA PER PROMUOVERE LE ECCELLENZE ITALIANE SI RIDUCE A UNA FIGURACCIA DI LUIGINO DI MAIO: LA PAGINA “OFFICIALBE.IT” SU INSTAGRAM HA MENO DI 2MILA FOLLOWER, TRA CUI DIVERSI BOT INDIANI. E SUL BANDO DI GARA PUBBLICO DA 39 MILIONI DI EURO CHE DOVREBBE RILANCIARE LA COMUNICAZIONE DEL MADE IN ITALY PENDONO BEN DUE RICORSI… - LA PRECISAZIONE DI "TRIBOO"

 

 

LA PRECISAZIONE DI "TRIBOO": “RICCARDO MARIA MONTI NON È FINITO IN ALCUNA INCHIESTA CIRCA MASCHERINE DI ALCUN GENERE E HA LASCIATO ICE DA OLTRE 5 ANNI. PARLARE DI CONFLITTO DI INTERESSE NON HA ALCUN SENSO"

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/lega-parte-carica-contro-maio-ritardi-campagna-292188.htm

 

Alessandro Da Rold per "la Verità"

 

luigi id maio be.it

Da più di 2 mesi è sbarcata su Instagram una nuova pagina chiamata «officialbe.it», sintetizzato in «be.IT», che dovrebbe promuovere il made in Italy nel mondo. Ha meno di 2.000 follower (tra cui si notano diversi bot indiani e pakistani), un logo che ricorda i caratteri in voga durante il ventennio fascista e che tra le sue storie invita chi la segue a scegliere la migliore canzone italiana.

 

A un ignaro utente potrebbe sembrare l'ennesima anonima pagina sul rilancio dell'Italia, in realtà dietro di essa c'è un bando di gara pubblico da 39 milioni di euro aperto nel luglio del 2020 dall'Istituto per il commercio estero (Ice) e assegnato solo nell'agosto scorso. Si tratta per di più di un appalto su cui gravano ben due ricorsi al Tar da parte delle aziende che si sono classificate al secondo e al terzo posto nella graduatoria.

 

be.it la campagna della farnesina per il made in italy 1

Lo scorso anno, in piena pandemia, l'ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio (forte del fatto che la Farnesina ha strappato al Mise le deleghe sul commercio estero), annunciavano in pompa magna l'avvio di un bando per rilanciare la comunicazione del made in Italy. L'obiettivo sarebbe stato quello di lanciarlo nello stesso autunno del 2020 in più di 26 Paesi del mondo.

 

L'idea è quella di sostenere le imprese italiane penalizzate dalla pandemia nella ripartenza dell'export. Non accadrà mai. Tanto che quel progetto, di fatto, non ha ancora visto la luce. Anche perché i tempi si sono subito allungati, tra polemiche, ricorsi e persino presunti conflitti di interessi. Ma andiamo con ordine. A luglio 2020 esce il bando. E pochi mesi dopo, il 21 ottobre, vengono ammessi alla gara dieci operatori economici.

be.it la campagna della farnesina per il made in italy 3

 

Viene quindi creata la commissione giudicatrice da parte di Ice, che è stazione appaltante. Pronti via e all'apertura delle buste spunta subito, a detta di alcuni partecipanti, una possibile anomalia. Tra gli operatori che decidono di partecipare ce n'è uno che ha presentato un'offerta con il 56% di ribasso, di gran lunga superiore ai limiti consentiti dal bando stesso.

 

Ma il candidato con eccesso di ribasso non solo non viene escluso, ma gli viene persino assegnato il bando. Per di più secondo le rimostranze legali di altri due candidati che si costituiscono all'Anac (Autorità anti corruzione), la procedura si sarebbe conclusa in modo del tutto irrituale. Non sarebbero stati ascoltati i ricorrenti, la stessa commissione giudicatrice non avrebbe le competenze.

be.it la campagna della farnesina per il made in italy 2

 

Mancherebbe persino una controfirma del relatore alla delibera di Giuseppe Busia, il nuovo numero uno dell'Anac scelto dall'ex governo di Giuseppe Conte per sostituire Raffaele Cantone. Per di più, secondo il parere di alcuni legali le irregolarità sarebbero molteplici. Non riguarderebbero solo l'eccesso di ribasso, ma vi sarebbero anche svariati errori tecnici.

 

Eppure l'Anac non eccepisce nulla e autorizza Ice a procedere. Ma chi è il vincitore tanto contestato? Pomilio Blumm, una società esperta in bandi pubblici, partecipa alla gara con Triboo, una società quotata in Borsa specializzata nell'e-commerce, che vede come amministratore delegato Riccardo Monti. E qui c'è l'ennesima particolarità.

be.it la campagna della farnesina per il made in italy 6

 

Perché Monti - oltre a essere finito in alcune inchieste durante la pandemia per gli appalti sulle mascherine dell'ex commissario Domenico Arcuri - è stato presidente dello stesso Ice dal 2012 al 2016. Tra ricorsi e controricorsi è passato alla fine un anno. Ice firma il contratto il 13 agosto del 2021 e stabilisce un termine al 30 ottobre per presentare la pianificazione e la creatività. Ma c'è ancora ritardo.

 

Per evitare inadempimenti spunta fuori una campagna teaser semi clandestina in occasione dell'ultimo moto Gp di Valentino Rossi. E compare su Instagram la pagina beIT. Il malumore nel settore però si fa sentire. E anche la politica inizia a rumoreggiare e a fare domande. Così il 21 novembre Di Maio torna a parlare del progetto.

 

be.it la campagna della farnesina per il made in italy 7

«Oggi prende avvio in tutto il mondo "beIT", la campagna di comunicazione straordinaria a sostegno del Made In Italy. Si tratta della prima campagna di nation branding mai realizzata per l'Italia». Il web viene inondato di comunicati stampa. Ma la storia non è ancora finita. Perché sulla gara pende un ricorso al Tar su cui il tribunale amministrativo dovrebbe esprimersi il 13 dicembre.

 

E pensare che, nel 2017, ben 30 agenzie di comunicazione avevano inviato una lettera all'allora numero uno dell'Anac, Raffaele Cantone. Offrivano collaborazione per bonificare il settore degli appalti pubblici in materia di comunicazione.

be.it la campagna della farnesina per il made in italy 5

 

Nella missiva veniva sottolineato «il comportamento reiterato di alcuni operatori che fanno del ribasso non un'occasione per mettere in luce la loro capacità organizzativa e industriale ma uno strumento per falsare inequivocabilmente i risultati (abbiamo assistito in questi ultimi mesi a numerosi ribassi di molto superiori al 50)». Nessuno, però, sembra averle ascoltate.

be.it la campagna della farnesina per il made in italy 4be.it la campagna della farnesina per il made in italy 8

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”