ursula von der leyen christine lagarde giuseppe conte

FOLLI AVVISA: ‘’FINO A CHE PUNTO L'UNIONE EUROPEA SI FIDA DELLA MAGGIORANZA CHE GOVERNA A ROMA?’’ – “IL FATTO CHE LA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE, URSULA VON DER LEYEN, PARLI IN VIDEOCONFERENZA AGLI STATI GENERALI È UNA CORTESIA ALL'ITALIA (DI MATTARELLA), MA NON SIGNIFICA CHE VOGLIA AVALLARE LA CAVALCATA SOLITARIA DI GIUSEPPE CONTE VERSO ULTERIORI TRAGUARDI ISTITUZIONALI. NÉ CHE L'UNIONE INTENDE MOBILITARSI IN DIFESA DEL PREMIER, SE QUALCUNO A ROMA PRENDESSE L'INIZIATIVA DI CAMBIARE GLI EQUILIBRI’’

stefano folli

Stefano Folli per ''la Repubblica''

 

Chissà se in queste ore, alla vigilia dei cosiddetti stati generali dell' economia, il presidente del Consiglio si è pentito della sua iniziativa. Chissà se ha ripensato con qualche dubbio all' idea di prolungare la kermesse per ben dieci giorni: un tempo molto lungo anche quando si è sulla cresta dell' onda; una passeggiata infinita sui carboni ardenti quando si è in crescente difficoltà.

giuseppe conte e ursula von der leyen a bruxelles

 

Probabilmente è un caso di hybris , l' eccesso di orgoglio che travolge chi non sa controllare il proprio desiderio di potere. La storia è ricca di casi del genere, ma oggi in occidente si è persa la memoria e si abbattono le statue. In ogni caso l' hybris ha indotto il premier a considerarsi ormai al di sopra della dialettica politica, avendo raggiunto una dimensione nuova a metà tra le istituzioni e il popolo.

 

ursula von der leyen incontra giuseppe conte a palazzo chigi 28

Si è detto peraltro che gli stati generali sono una sorta di Leopolda di Conte, con un richiamo alle manifestazioni fiorentine attraverso cui ogni anno Matteo Renzi dava ossigeno al suo progetto riformista e lo adattava alle circostanze. Tuttavia si potrebbe persino definire lo spettacolo politico di Villa Pamphili come il congresso d' esordio del "partito che non c' è".

 

O che non c' è ancora, anche perché non è sostenuto da una visione coerente.

Benché virtuale, il partito di Conte è già oggetto di analisi e sondaggi. Non esiste, ma incombe, sospeso a mezz' aria: è come se avesse già preso forma, almeno in chiave di minaccia. 

grillo fico di maio di battista

 

Non a caso nelle intenzioni originarie i prossimi giorni dovevano servire a ricordare a tutti chi è in Italia il punto di riferimento dell' Europa; chi è l' uomo in grado di tenere i 5S ancorati alla linea governativa, fino a far loro digerire il Mes in un futuro prossimo.

 

Accade invece che la scena è cambiata o potrebbe cambiare a breve. Non è solo l' inchiesta giudiziaria relativa alla mancata "zona rossa" in Lombardia e a chi aveva la responsabilità di proclamarla. Una vicenda da chiarire, certo il peggior viatico per il presidente del Consiglio che avrebbe voluto dedicarsi in serenità all' evento romano.

conte salvini

 

Ma c' è dell' altro. È ormai chiaro che i soldi dell' Europa non arriveranno come una pioggia d' oro, bensì attraverso procedure lente, alcune tutte ancora da definire.

E soprattutto in cambio di impegni rigorosi e trasparenti circa il loro utilizzo.

Il che porta a un altro interrogativo, il più insidioso e privo di una risposta precisa: fino a che punto l' Unione si fida della maggioranza che governa a Roma?

 

Volendo intendere il complesso dell' Unione: la Commissione, gli altri organismi e in particolare le maggiori capitali.

 

DI MAIO SALVINI CONTE

In apparenza non ci sono problemi, soprattutto perché l' attuale coalizione a guida Conte minimizza il rischio di un ritorno di Salvini, ovviamente inviso al di là delle Alpi. Tuttavia l' Italia resta sotto perenne osservazione: è pur sempre il Paese in cui la maggioranza dei seggi parlamentari appartiene ai Cinque Stelle, movimento nato come anti-politico e con un personale nel complesso assai inesperto.

 

Il fatto che la presidente della Commissione, von der Leyen, parli in videoconferenza agli stati generali è una cortesia all' Italia, ma non significa che voglia avallare la cavalcata solitaria di Giuseppe Conte verso ulteriori traguardi istituzionali.

 

CONTE E SALVINI

Né che l' Unione intende mobilitarsi in difesa dell' attuale premier, se qualcuno a Roma prendesse l' iniziativa di cambiare gli equilibri.

Ultimi Dagoreport

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”