matteo salvini anversa internazionale sovranista

IN FONDO A DESTRA – SALVINI DOPO LO SCONTRO IN SENATO CON IL PREMIER CONTE È VOLATO AD ANVERSA PER PARTECIPARE ALL’INTERNAZIONALE SOVRANISTA – APPLAUSI, BACI E SELFIE, MA I SOVRANISTI SONO DIVISI SU TUTTO, A PARTIRE DAL "MES". E RINCULANO SULL’EUROPA, COME HA SPIEGATO IL FRANCESE JORDAN BARDELLA: “DOBBIAMO CAMBIARE TUTTO SENZA CAMBIARE NIENTE” – PER L’OCCASIONE SPUNTANO LE SARDINE BELGHE (UN CENTINAIO DI PERSONE) – VIDEO

 

Marco Bresolin per “la Stampa”

matteo salvini all'internazionale sovranista di anversa 18

 

Arriva con una buona mezzora di ritardo rispetto all' inizio dell' evento, come le star che si fanno attendere. «No, come gli italiani» abbozza un mezzo sorriso - per nulla divertito - una signora impellicciata in ottava fila. Ma quando Matteo Salvini fa il suo ingresso nell' edificio della Borsa di Anversa, un gioiello architettonico del 1531 simbolo di un commercio globale, la platea che che vuole il protezionismo e le frontiere chiuse si alza in piedi e lo accoglie con un' ovazione.

 

«Sei la speranza di tutti i cittadini europei che cercano equità e giustizia» lo accoglie Gerolf Annemans, storico leader del Vlaams Belang, il partito dell' estrema destra fiamminga che ha messo su questo evento salvinicentrico.

SARDINE CONTRO SALVINI AD ANVERSA

 

Lui sfodera i classici del suo repertorio. Ringhia contro la sinistra, i magistrati, i giornalisti, gli immigrati, l' Europa islamica e il premier Conte «servo dei poteri forti». E poi, «da papà» racconta aneddoti sulla figlia «che da grande dovrà essere libera di mettersi la gonna» e sulla fidanzata che gli ha chiesto di portargli un souvenir da Anversa. «Sei il simbolo del cambiamento in Europa» lo elogia Annemans, incoronandolo leader della coalizione sovranista.

 

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Più o meno, ricordava la stampa belga in questi giorni, come accadde nel 1984 a Jean-Marie Le Pen, quando il leader del Front National andò a Bruxelles per tenere un comizio. Primi tentativi di internazionale sovranista. «Prima gli italiani» è il grido che risuona nella Borsa. E la platea dei separatisti fiamminghi alza in aria centinaia di bandiere delle Fiandre. «Per noi è prima l' Austria» aveva scandito in tedesco, poco prima, Herald Vilimsky della Fpoe. Salvini al microfono attacca la riforma del Mes e le banche tedesche «che si devono salvare con i soldi dei tedeschi». Gli "amici" di Alternative fur Deutschland ascoltano perplessi.

matteo salvini all'internazionale sovranista di anversa 6

 

Il comizio di Le Pen fu accompagnato da scontri tra i contestatori e la polizia. Ieri le manifestazioni di protesta sono state tenute a distanza. C' erano anche le Sardine, nella loro prima uscita europea. Un centinaio di persone in tutto, anche perché l' autorizzazione era arrivata soltanto poche ore prima.

 

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Ad ascoltare Salvini c' era Hermann Kelly, storico portavoce di Farage. Ma il francese Jordan Bardella (Rassemblement National) spiega che la strada della Brexit, non è quella da seguire. Niente più Frexit, niente più Italexit. «Dobbiamo cambiare tutto senza distruggere niente». Prima delle Europee i partiti di questa alleanza avevano promesso di rivoltare l' Europa come un calzino e invece si sono ritrovati nell' angolino. Ad abbaiare, ma senza poter mordere. Esclusi da tutti gli incarichi all' Europarlamento, i deputati di Identità e Democrazia sono tenuti alla larga dagli altri gruppi con un "cordone sanitario".

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Per far uscire la Lega dall' isolamento europeo, Silvio Berlusconi ha cercato di favorire un improbabile dialogo con il Ppe. Un buco nell' acqua. Allora ha rilanciato suggerendo l' ingresso nei Conservatori e Riformisti (ECR), formazione "governista" pronta a fare da stampella alla maggioranza UE in caso di bisogno. Ma i polacchi del PiS hanno dei paletti molto chiari. «Per loro il tema dei rapporti con la Russia è centrale - spiega Carlo Fidanza, eurodeputato di Fratelli d' Italia (ECR) - e quindi potrebbero avere qualche cautela in più». Salvini sogna però di allargare i confini della coalizione sovranista e lancia messaggi d' amore ai polacchi e agli ungheresi. «Prima gli italiani». «Prima gli austriaci». «Prima i francesi». «Prima i fiamminghi». A fine serata, quando è il momento del buffet e dei brindisi, arrivano tutti primi a pari merito.

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