papa bergoglio con charles chaput

FORZA FRANCESCO, UN AVVERSARIO IN MENO - IL PAPA ACCETTA LA RINUNCIA, PER RAGGIUNTI LIMITI DI ETÀ, DELL'ARCIVESCOVO DI FILADELFIA CHARLES CHAPUT, CONSIDERATO UN SUPER CONSERVATORE - LA RIVELAZIONE: NEL 2007 IL VATICANO VOLEVA COMMISSARIARE I GESUITI SOTTO IL PONTIFICATO DI RATZINGER. ERA UN’IDEA DEL CARDINALE BERTONE CHE VOLEVA METTERE IL BAVAGLIO ALLA COMPAGNIA DI GESÙ PERCHÈ CONSIDERATO UN ORDINE RELIGIOSO TROPPO APERTURISTA - A STOPPARE QUESTO PROGETTO FU L'ALLORA ARCIVESCOVO BERGOGLIO…

CHARLES CHAPUT

1 - PAPA IN PENSIONE CHAPUT, PEREZ NUOVO ARCIVESCOVO FILADELFIA

(ANSA) - Papa Francesco ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell'Arcidiocesi metropolitana di Philadelphia (Usa), presentata per raggiunti limiti di età da mons. Charles J. Chaput. Il Pontefice ha quindi nominato arcivescovo metropolita di Philadelphia mons. Nelson Jesus Perez, finora vescovo di Cleveland. Lo rende noto il Bollettino della Sala stampa vaticana.

CHARLES CHAPUT

 

Con Chaput, che ha compiuto i 75 anni il 26 settembre scorso, esce di scena un presule ritenuto in Usa tra i 'conservatori', sostituito da Bergoglio, in una delle sedi più prestigiose d'America, con un nuovo arcivescovo dal profilo moderato. Mons. Nelson Jesus J. Perez ha 58 anni, essendo nato il 16 giugno 1961 a Miami (Florida). Dopo aver ottenuto il Baccalaureato in Psicologia presso la Montclair State University in New Jersey (1983), ha insegnato alla scuola elementare, al Colegio la Piedad di Puerto Rico. Ha svolto gli studi ecclesiastici presso il Saint Charles Borromeo Seminary ad Overbrook (Pennsylvania), dove ha ottenuto il Master in Teologia (1985-1989).

 

PAPA BERGOGLIO CON CHARLES CHAPUT

È stato ordinato sacerdote il 20 maggio 1989 per l'Arcidiocesi di Philadelphia. Dopo l'ordinazione sacerdotale, ha svolto i seguenti incarichi: Vicario parrocchiale della Saint Ambrose Parish a Philadelphia (1989-1993); Vice-Direttore dell'Ufficio arcidiocesano per gli ispanici (1990-1993); Direttore e Fondatore del Catholic Institute for Evangelization (1993-2002); Parroco della Saint William Parish a Philadelphia (2002-2009); Parroco della Saint Agnes Parish a West Chester (2009-2012).

 

CHARLES CHAPUT

Inoltre, è stato Membro del Consiglio Presbiterale dell'Arcidiocesi di Philadelphia (2003-2005), Professore di Psicologia e di Religious Studies presso la La Salle University a Philadelphia (1994-2008). Nel 1998 è stato nominato Cappellano di Sua Santità e il 24 ottobre 2009 è stato nominato Prelato d'Onore di Sua Santità. Nominato Vescovo titolare di Catro ed Ausiliare di Rockville Centre (New York), l'8 giugno 2012 ha ricevuto la consacrazione episcopale il 25 luglio successivo.

 

PAPA BERGOGLIO CON CHARLES CHAPUT

Come Ausiliare di Rockville Centre è stato Vicario episcopale dell'Eastern Vicariate e per l'apostolato ispanico. L'11 luglio 2017 è stato trasferito alla sede di Cleveland (Ohio), insediandosi il 5 settembre successivo. In seno alla Conferenza Episcopale è Chair del Committee on Cultural Diversity in the Church, Membro dell'Administrative Committee e del Committee on Religious Liberty. Parla inglese e spagnolo.

 

2 - IL CARDINALE BERTONE NEL 2007 TENTÒ IL BLITZ PER COMMISSARIARE I GESUITI: SI OPPOSERO SIA BERGOGLIO CHE L'ALLORA PAPA RATZINGER

Da https://www.ilmessaggero.it/

 

TARCISIO BERTONE

Il Vaticano voleva commissariare i gesuiti sotto il pontificato di Papa Benedetto XVI. Tutta colpa di una idea del cardinale Tarcisio Bertone. A stoppare questo progetto maturato nel 2007 fu l'allora arcivescovo Jorge Mario Bergoglio che si oppose all'allora Segretario di Stato Tarcisio Bertone, il quale voleva mettere il bavaglio alla Compagnia di Gesù perchè considerato un ordine religioso troppo aperturista. Il  retroscena è raccontato dallo storico Gianni La Bella nel libro «I Gesuiti. Dal Vaticano II a Papa Francesco» (Guerini e associati). Nel volume La Bella ricostruisce il frangente nel quale l’allora preposito generale della Compagnia di Gesù, Peter Hans Kolvenbach, ormai anziano, riesce finalmente a dimettersi, e avvia le procedure per eleggere il suo successore, che poi sarà Adolfo Nicolas.

 

fotomontaggi su tarcisio bertone by spinoza

«La preparazione della Congregazione era ormai avanzata e Kolvenbach informa le autorità vaticane sull’andamento dei lavori. Il 9 marzo del 2007 il Segretario di Stato, Tarcisio Bertone, rispondendo al generale, scrive che è desiderio del papa ‘che nella prossima Congregazione generale si rifletta con cura sulla preparazione spirituale ed ecclesiale dei giovani gesuiti, nonché, per tutta la Compagnia, sul valore e sull’osservanza del quarto voto’.

 

Tarcisio Bertone

Nel prosieguo della missiva il cardinale mette a parte il preposito delle ‘preoccupate riflessioni’ del pontefice, sulla situazione dell’ordine in Francia, dove ‘i segni della vita religiosa comunitaria (silenzio, osservanza dell’orario, penitenza, separazione delle comunità, distinzione professi-coadiutori spirituali, composizione dell’assemblea provinciale ecc.) sembrano essere stati emarginati; la vita religiosa propriamente detta (pietà, clausura, mortificazione) pare essere stata relegata alla sfera della vita privata, perdendo molto della sua dimensione comunitaria. Tutto ciò è vissuto in una sorta di euforia con l’assenso almeno tacito dell’autorità’. Una situazione che non riguarda solo la Francia, ma tutto l’ordine».

 

vigna ratzinger

Preoccupazioni acuite dal fatto che la maggioranza dei gesuiti, elettori delle Congregazioni provinciali, sono giovani e non hanno conosciuto ‘la Compagnia com’era un tempo’, ‘ma solo quella degli anni Settanta’. Le critiche di Bertone – nota La Bella – danno lo spessore della ‘cattiva fama’ di cui gode l’ordine in molti ambienti d’oltretevere.

 

«Nello stesso tempo, però, rivelano l’irrilevanza e l’inconsistenza delle accuse e svelano una visione della vita religiosa arcaica, demodé, preconciliare, fatta di regole, disciplina e precetti da rispettare. Sulla base di queste valutazioni la Segreteria di Stato decide, con una procedura inedita e canonicamente anomala, di suggerire a Kolvenbach, al fine di garantire ‘una più fruttuosa celebrazione’ della prossima Congregazione Generale, di coinvolgere nella sua preparazione ‘il cardinale Jorge Mario Bergoglio, S.I., Arcivescovo di Buenos Aires, segnalandogli quanto sopra, chiedendogli il suo autorevole parere in proposito’».

 

il papa emerito ratzinger

Sono molti in Vaticano, in quel momento, a pensare a lui come al candidato ideale, qualora venisse deciso un commissariamento, rispetto al quale Benedetto XVI, vista la caratura del personaggio, non avrebbe avuto certamente nulla da obiettare. Kolvenbach, perplesso e sconcertato, si mette in contatto con l’Arcivescovo di Buenos Aires, che il 13 aprile 2007 gli fa avere le sue considerazioni sullo ‘stato della Compagnia’.

 

Nonostante non condivida del tutto gli orientamenti e le scelte operate dal governo dell’ordine e non abbia mai fatto mistero di alcune sue perplessità, rispetto al relativismo praticato nella formazione delle giovani generazioni, che aveva portato la Compagnia, in alcuni momenti della sua storia recente, ad un rilassamento della sua tensione missionaria, Bergoglio è decisamente contrario ad un’ipotesi di commissariamento che, a suo avviso, moltiplicherebbe i problemi anziché risolverli.

BERGOGLIO RATZINGER

 

Durante la sua visita alla Provincia di Castiglia, a Valladolid, in Spagna, il 6 maggio 2013, il successore di Kolvenbach, Adolfo Nicolas, racconta ‘confidenzialmente’ a una sessantina di gesuiti come, nel suo primo incontro con papa Francesco, gli abbia detto di essersi tenacemente opposto all’ipotesi di un nuovo commissariamento della Compagnia di Gesù, che a Roma, in quel momento, tanti volevano. «Avvertito delle manovre in corso, Kolvenbach, contrariamente al suo stile discreto e riservato, chiese udienza a Benedetto XVI e abbandonata ogni prudenza, in modo fermo e deciso, come forse mai nella sua vita, lo pregò di non approvare una decisione che la Compagnia, questa volta, non avrebbe tollerato». La Compagnia di Gesù non venne commissariata.

Ultimi Dagoreport

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…