maria stella gelmini silvio berlusconi licia ronzulli

FORZA ITALIA, GLI SCAZZI CONTINUANO! – MARIA STELLA GELMINI ORMAI È SUL PIEDE DI GUERRA CONTRO BERLUSCONI: “L'ITALIA NON PUÒ ESSERE IL VENTRE MOLLE DELL'OCCIDENTE E SOPRATTUTTO NON PUÒ DIVENTARLO PER RESPONSABILITÀ DI FORZA ITALIA: LE PAROLE DI BERLUSCONI DI IERI NON SMENTISCONO LE NOSTRE AMBIGUITÀ. SPERO CHE OGGI, DAL PALCO DI NAPOLI, EMERGA UNA NETTA PRESA DI POSIZIONE A FAVORE DI UCRAINA, UNIONE EUROPEA, NATO E OCCIDENTE” – ORMAI IL PARTITO È DIVISO IN DUE: I MINISTRI SUPER-DRAGHIANI E IL TANDEM RONZULLI-TAJANI, CHE PENDE VERSO SALVINI (E PUTIN)

 

1 - UCRAINA: GELMINI, PAROLE CAV NON SMENTISCONO AMBIGUITÀ FI

mara carfagna maria stella gelmini

(ANSA) - "L'Italia non può essere il ventre molle dell'Occidente e soprattutto non può diventarlo per responsabilità di Forza Italia: le parole di Berlusconi di ieri purtroppo non smentiscono le nostre ambiguità.

 

Spero che oggi, dal palco di Napoli, emerga una netta presa di posizione a favore di Ucraina, Unione Europea, Nato e Occidente. Oggi più che ascoltare le parole di Putin, occorre ascoltare il grido di dolore dell'Ucraina, violentata e oppressa dall'invasore". Lo ha detto il ministro degli Affari regionali, Maria Stella Gelmini, parlando con i giornalisti a Firenze, a margine dell'evento Didacta.

 

silvio berlusconi licia ronzulli marta fascina a napoli

BERLUSCONI CON PUTIN: «KIEV DICA SÌ A MOSCA» MA POI FA RETROMARCIA

Gianluca De Rossi per “il Messaggero”

 

Sarà stata l'aria del golfo o la vista che si ammira da Posillipo sulla città di Napoli e sul suo mare a dare nuove energie a Silvio Berlusconi. Sta di fa fatto che l'ex cavaliere ieri si è lasciato andare a un discorso programmatico: «Ora sento la responsabilità di tornare in campo». E il suo primo pensiero è stato sulla guerra: «No alle armi, l'Ue convinca l'Ucraina ad accogliere le richieste di Putin». Parole che hanno fatto storcere il naso a molti. E subito è arrivata la precisazione da FI: «La posizione del presidente Berlusconi e di FI non è cambiata ed è in linea con quella del Ppe, dell'Europa e della Nato.

 

MARIA STELLA GELMINI

Nessuno in Occidente - neppure gli stessi ucraini - ha immaginato che la guerra per difendere l'Ucraina dovesse diventare una guerra di aggressione alla Russia. In questo quadro l'invio di armi come strumento difensivo a Kiev è doveroso».

 

Il leader di Forza Italia, a Napoli per la convention del partito, lasciando il ristorante da Cicciotto, dove ha pranzato a Marechiaro insieme a Marta Fascina (e il suocero), dopo aver gustato un piatto a base di mozzarella, calamari e gamberetti fritti, scialatielli alle vongole, dolci napoletani misti e Fiano di Avellino, ha voluto snocciolare i punti di quella che sembra essere la sua nuova discesa in campo, refrain del 1994, dicendo: «Io sono un napoletano nato a Milano, un vulcano di idee, mi hanno sempre detto che sono come il Vesuvio».

SILVIO BERLUSCONI LICIA RONZULLI

 

IL CONFLITTO

 Silvio Berlusconi, parlando della guerra in Ucraina, ha voluto ancora una volta marcare il terreno: «Non è pensabile immaginare un nuovo equilibrio in Europa orientale senza o contro Mosca, come non è pensabile che tale equilibrio si basi sulla conquista militare, sulla occupazione di Paesi liberi e sovrani che hanno tutto il diritto di tutelare la loro libertà con ogni mezzo necessario».

 

 Ma le sue parole sull'invio delle armi restano nell'aria: «Inviarle significa essere anche noi in guerra - ha detto il fondatore di FI -. Cerchiamo di far finire in fretta questa guerra. Se dovessimo inviare armi, sarebbe meglio non farne tanta pubblicità». Poi, ha parlato di pace: «Obiettivo da raggiungere al più presto. Credo che l'Europa unita debba fare una proposta di pace, cercando di far accogliere agli ucraini le domande di Putin», ricordando che le sanzioni alla Russia «hanno fatto molto male all'economia sovietica, si prevede un calo del Pil del 14%, ma hanno fatto male anche a noi. Con il grande dubbio sul gas: un'ipotesi sconvolgente perché ci porterebbe alla chiusura di migliaia di aziende, alla perdita di 3 milioni di posti di lavoro, al dilagare della povertà in Italia e dovremmo andare in giro d'inverno con il cappotto addosso in casa».

 

marta fascina e silvio berlusconi a napoli

CONCORRENZA

Il presidente di Forza Italia ha voluto parlare anche della possibilità di trovare una soluzione sul ddl concorrenza, dopo il richiamo ai partiti di Draghi: «Dobbiamo proteggere gli imprenditori che, partecipando alle gare, dovessero perdere. Bisogna calcolare il valore della loro azienda e rimborsarli. Noi volevamo un po' più di tempo ma va bene, abbiamo i giorni sufficienti, se dall'altra parte ci sarà razionalità e buon senso per fare tutto entro la fine del mese di maggio».

 

FI E CENTRODESTRA

maria stella gelmini a cernobbio

 Berlusconi è certo che il suo partito sia centrale nella coalizione del centrodestra, sostenendo che «senza FI sarebbe un destra-destra». «Federarci? Il centrodestra è federato, noi l'abbiamo fondato, noi l'abbiamo portato avanti», mandando un messaggio agli alleati divisi soprattutto sul futuro della Sicilia. E oggi parlerà alla convention del partito alla Mostra d'Oltremare di Napoli: «FI è passata dall'oltre il 20% al 10%, ora ritrovi forza e voti da parte di coloro che l'avevano già votata. Questo è dovuto al fatto che mi hanno buttato fuori dal Senato. Ho subito questa cosa e l'ha subita FI, sono tornato a fare un discorso in pubblico solo qualche settimana fa a Roma e adesso faccio il secondo discorso a Napoli. Sento la responsabilità di essere ancora in campo come l'ho sentita nel 94».

 

Carfagna Draghi a Sorrento

Forza Italia che, parola di Mara Carfagna, ha problemi e nessuno intende nasconderli: «In ciascun partito ci sono dei problemi, ci sono difficoltà, ci sono ostacoli - ha detto la ministra per il Sud -. Noi siamo al lavoro per superarli, ne siamo consapevoli, ma credo che in qualunque partito ci sono problemi e nessuno intende nasconderli». E il fondatore di FI ha voluto toccare una delle spine nel fianco del partito, su quel cambio al vertice in Lombardia con Licia Ronzulli coordinatrice e le relative polemiche: «Inserire Ronzulli mi è stato richiesto da tutti i lombardi. Sono stati fuochi d'artificio costruiti dalle televisioni e dai giornali».

 

MARADONA

silvio berlusconi e marta fascina a napoli

Silvio Berlusconi, sempre in campo anche nel calcio, presidente di quel Monza che si sta giocando la promozione in serie A, ieri ha seguito quell'omaggio a Maradona, con la visita all'altare pagano del campione argentino, nel cuore dei Quartieri Spagnoli, di Antonio Tajani con il capogruppo del Ppe all'Europarlamento, Manfred Weber e, per completare il rito, l'ex calciatore Giuseppe Incocciati. Tutti in raccoglimento come davanti al sangue di San Gennaro. E chissà se Berlusconi ha chiesto al Santo quel doppio miracolo calcistico che è nei suoi sogni: Milan campione d'Italia e Monza in serie A. Gianluca De Rossi

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...