vladimir putin silvio berlusconi - meme by carli

FORZA TALPA! – NEL PARTITO DI BERLUSCONI È TUTTI CONTRO TUTTI, DOPO LA DIFFUSIONE DEGLI AUDIO PRO-PUTIN DEL "BANANA": DA UNA PARTE I RONZULLIANI, PRONTI A TUTTO PUR DI VENDICARSI CONTRO MELONI PER IL VETO SU “KISS ME LICIA”, E I TAJANEI, CHE INVECE VOGLIONO SALIRE SUL CARRO DI GIORGIA. MEDIASET IERI SERA, RIPORTANDO FONTI DEL PARTITO, PARLAVA DI UNA “RIPICCA DI PARLAMENTARI NON RICANDIDATI”. CHE CI FACEVANO ALLA RIUNIONE DEI DEPUTATI AZZURRI? – MULÈ: “HO DEI SOSPETTI. LI TENGO PER ME…”

IL NUOVO AUDIO DI BERLUSCONI BY LAPRESSE: ZELENSKY? NON POSSO DIRE QUELLO CHE PENSO

 

 

 

1 - MULÈ: "AUDIO BERLUSCONI? HO DEI SOSPETTI, LI TENGO PER ME..."

Da www.adnkronos.com

berlusconi meloni

 

"In quella sala c'erano non solo i parlamentari ma almeno 60-70 persone...ho dei sospetti" su chi ha diffuso l'audio di Silvio Berlusconi, "che ovviamente tengo per me". Cosi' Giorgio Mulè, neo vicepresidente della Camera, a porta a porta parla dell'audio pro Putin di Silvio Berlusconi diffuso dalla riunione dei deputati di ieri. "L'audio dura 4 minuti, in un discorso che durava 45 minuti, ma non è un'adesione alle idee putiniane", assicura.

 

2 - AUDIO DI BERLUSCONI, ORA È CACCIA AL «COLPEVOLE»: LA GUERRA INTERNA CHE DIVORA FORZA ITALIA

Tommaso Labate per il “Corriere della Sera”

 

il nuovo audio di berlusconi sulla guerra in ucraina 2

«È uno stillicidio senza fine», si sente dire Silvio Berlusconi all’ora di cena, quando a Villa Grande cala il sipario su un’altra giornata drammatica. La televisione, nella sala da pranzo, è accesa. E il Cavaliere, dopo che i telegiornali hanno passato in rassegna il robusto Capitolo 2 dell’audiogate nato dalle registrazioni dei suoi interventi all’assemblea dei parlamentari azzurri di ieri l’altro, con voce tutto sommato tranquilla chiede ai fedelissimi come se lo chiedesse a sé stesso: «Ma, secondo voi, chi è stato?».

 

La guerra che divora Forza Italia

licia ronzulli antonio tajani

Oltre il punto interrogativo alla più semplice delle domande, e dietro le possibili risposte sulla «manina» che ha registrato il suo argomentare eterodosso sull’aggressione all’Ucraina, c’è il senso di una guerra che si combatte dentro Forza Italia.

 

Era cominciata nei giorni successivi alle elezioni, quando attorno a due figure — Antonio Tajani e Licia Ronzulli — si erano costruiti rispettivamente un fronte governista e dialogante con la leader di Fratelli d’Italia; e un altro di segno opposto, di aperta ostilità rispetto al lavoro messo in campo da Meloni nella costruzione del governo.

AUDIO ESCLUSIVO DI LAPRESSE SMENTISCE BERLUSCONI

SILVIO BERLUSCONI LICIA RONZULLI MEME

 

E non si è mai fermata nemmeno quando, in via della Scrofa, i leader dei due partiti avevano messo il sigillo attorno su una tregua durata neanche ventiquattr’ ore.

 

Chi ha registrato gli audio di Berlusconi diffusi poi dall’agenzia LaPresse? Un deputato o uno degli ex deputati comunque presenti? A chi appartiene la «manina»?

 

L’ipotesi di un «sabotaggio» e il caos sui nomi

Gli amici di Tajani, da martedì sera, temono un sabotaggio della sua corsa verso la Farnesina. L’ex presidente del Parlamento europeo, che può contare su tantissime sponde a Bruxelles (e infatti, nella sua dichiarazione sul caso, il presidente del Consiglio Ue Charles Michel ha sorvolato sugli audio di Berlusconi) consegna a Twitter la sua ancora di salvataggio.

 

VLADIMIR PUTIN SILVIO BERLUSCONI - MEME BY CARLI

«Domani (oggi, ndr ) - scrive - sarò al summit del Ppe per confermare la posizione europeista, filoatlantica e di pieno sostegno all’Ucraina mia e di FI. In tutte le sedi istituzionali non è mai mancato il nostro voto a favore della libertà e contro l’invasione russa».

 

Più o meno negli stessi momenti, dai corridoi del Senato, la neocapogruppo Licia Ronzulli definiva «criminale» la manina dei deputati «che hanno fatto uscire l’audio» con una mossa «incredibile, vergognosa, spregiudicata».

 

La guerra che sta divorando Forza Italia dall’interno, dalla caccia al colpevole, è pronta a rispostarsi sul tavolo del totoministri.

 

putin berlusconi

Anna Maria Bernini (fronte Tajani) era stata retrocessa dalla casella del ministero dell’Università a quella senza portafoglio della Pubblica amministrazione; Gloria Saccani Jotti, lodata in privato l’altra sera a cena da Marta Fascina, ha invece fatto il percorso contrario, da un ministero senza portafoglio alla nomination all’Università. «E manca ancora l’appuntamento alle consultazioni. Rischiamo di arrivare al Colle col cuore in gola», ragiona in serata un deputato vicino a Tajani ricordando con non poca apprensione che mancano ancora dei passaggi cruciali, a cominciare dalle consultazioni al Quirinale.

 

il nuovo audio di berlusconi sulla guerra in ucraina 4

Di schiarite, nel fronte azzurro, se ne vedono poche. Una di queste è quando Berlusconi decide di togliere dalla guerra per i ministeri il nome di una delle persone di cui si fida di più, Giorgio Mulè, per metterlo al riparo istituzionale di una vicepresidenza della Camera.

 

Il dubbio sulla domanda delle domande (chi è il colpevole?) rimane. La guerra senza quartiere anche. Citando l’Amleto di Shakespeare qualcuno a Berlusconi sussurra che «c’è del metodo in questa follia». Solo che ancora, in questo gioco di specchi, non si capisce quale.

GIORGIA MELONI SILVIO BERLUSCONI

 

 

Silvio Berlusconi Licia Ronzulli al Senatoil nuovo audio di berlusconi sulla guerra in ucraina 7il nuovo audio di berlusconi sulla guerra in ucraina 10

BERLUSCONI MELONI VIA DELLA SCROFA

 

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