beppe grillo francesco selvi

GAD MENA SUL GRILLO PICCHIATORE: ''SI SCUSI CON IL CRONISTA AGGREDITO. È UN UOMO DI POTERE. SE PER UNA VOLTA SI MOSTRASSE ABBASTANZA UMILE DA CHIEDERE SCUSA SENZA FINGERE DI FARE LO SPIRITOSO?'' - SELVI NON HA MOLTA VOGLIA DI DIVENTARE «IL GIORNALISTA DEL GIORNO», PARAFRASANDO LA RUBRICA-GOGNA DI GRILLO, SOLO PER ESSERE STATO SPINTONATO DAL FONDATORE DEL M5S

 

Domenico Di Sanzo per ''Il Giornale''

 

francesco selvi

Grillo dovrebbe chiedere scusa. E questa volta glielo dice pure Gad Lerner, firma del giornale filo-grillino Il Fatto Quotidiano, ex colonna di Repubblica, per anni punto di riferimento giornalistico di quella sinistra che adesso è alleata con i Cinque Stelle, di certo non sospettabile di troppa simpatia per Rete 4 e Paolo Del Debbio, conduttore della trasmissione Dritto e Rovescio per cui lavora il malcapitato cronista mandato al pronto soccorso dall'Elevato.

 

Gad twitta e centra il punto. «L'aggressione di Beppe Grillo al giornalista Francesco Selvi di Rete 4 conferma che dalla violenza verbale alla violenza fisica il passaggio è breve», scrive su Twitter il giornalista. Quindi smaschera l'ipocrisia del comico - politico, che quando la spara troppo grossa si rifugia sempre nella sua veste di saltimbanco. A metà tra il dileggio gratuito e lo sberleffo dell'attore da palcoscenico. Ma questa volta Grillo ha passato il segno.

 

E Lerner gli ricorda che è il fondatore del partito attualmente più numeroso del Parlamento italiano: «Grillo è un uomo di potere. Se per una volta si mostrasse abbastanza umile da chiedere scusa senza fingere di fare lo spiritoso?», conclude il collaboratore del giornale di Marco Travaglio. Una pecora nera, Lerner, in un contesto in cui la maggior parte dei grandi quotidiani ha snobbato la notizia. Ma Gad ne sa qualcosa. Infatti anche lui, a giugno del 2014, è stato vittima della gogna dei grillini sul web.

beppe grillo con muta, cuffia e occhialini

 

Con tanto di foto segnaletica con gli occhi sbarrati, era finito nella rubrica del Blog «il giornalista del giorno». Colpevole di aver scritto un articolo su Repubblica dove criticava la scelta del M5s di allearsi all'Europarlamento con gli euroscettici britannici guidati da Nigel Farage. Sommerso da insulti volgari e commenti antisemiti da parte dei fans del politico - comico. E però stavolta e diverso. Il giornalista televisivo Francesco Selvi è finito all'ospedale. Pubblica su Facebook la foto del ginocchio gonfio. E scrive: «Il mio mestiere è quello di fare domande. Sempre. E questo vale di più di un semplice ginocchio malandato».

 

Eppure il dolore per la botta si fa sentire. Selvi non ha molta voglia di diventare «il giornalista del giorno», parafrasando la rubrica di Grillo, solo per essere stato spintonato dal fondatore del M5s. «Sono messo un po' male - dice al Giornale - grazie a voi per il titolo di oggi», continua riferendosi al risalto dato alla notizia dal nostro quotidiano. Ci tiene comunque a ringraziare per la solidarietà ricevuta da tanti amici e colleghi che l'hanno chiamato e gli hanno mandato messaggi. «Grazie di cuore», ripete.

 

francesco selvi 2

È la giornata del riposo dopo le ore al pronto soccorso. E anche Grillo preferisce rimanere in silenzio. L'ultimo segnale di vita del comico sui social è la condivisione di un articolo, pubblicato il giorno dell'aggressione sul suo Blog, dove si critica il ruolo dei giornalisti nel racconto della corsa al vaccino contro il Covid. L'autore del pezzo condiviso da Beppe, Andrea Zhok, parla di «deprimente livello propagandistico della quasi totalità dell'apparato mediatico» e di «un'informazione la cui tendenziosità si annusa a un miglio di distanza». Sui social, chi segue Grillo inevitabilmente commenta sullo spintone al giornalista collaboratore di Mediaset.

 

C'è chi insulta, come da tradizione. Ma spunta qualcuno che prova ad accendere il cervello e sbeffeggia il comico. Come l'utente marco neri, che scrive: «Guarda che il M5s non è più quello di quando è nato, ora si è evoluto come dite voi, siete diventati come gli altri, e gli altri partiti non mi risulta picchino i giornalisti».

BEPPE GRILLO COME MOSE'

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...