giancarlo giorgetti matteo salvini

GIORGETTI, ''QUELLO BRAVO'', MINACCIAVA L'USCITA DALL'UNIONE EUROPEA ESATTAMENTE COME SALVINI E BORGHI. ECCO LA MOZIONE (DEL 2017, MICA DEL SECOLO SCORSO) IN CUI SPIEGAVA CHE SE L'UE NON TORNA ALL'INTEGRAZIONE PRE-MAASTRICHT, TANTO VALE ANDARSENE - NEL FRATTEMPO HA ASSAGGIATO COSA VUOL DIRE ANDARE AL GOVERNO CON TUTTE LE ISTITUZIONI CONTRO: HA DAVVERO CAMBIATO IDEA O È SOLO SOPRAVVIVENZA?

 

 

Michele Arnese per www.startmag.it

 

Dopo le parole di Giorgetti (“Non vogliamo uscire dall’euro”) e quelle di Salvini (“O le regole cambiano o altrimenti è inutile stare in una gabbia”), Borghi ricorda una mozione congressuale di Giorgetti della Lega: “L’opzione inevitabile senza riforme è l’uscita”.

alberto bagnai giancarlo giorgetti

Qual è la linea della Lega sull’euro e sull’Europa? La domanda torna ad animare il dibattito politico.

Il 13 febbraio in un’intervista ad Antonio Polito del Corriere della Sera, il responsabile Esteri della Lega, Giancarlo Giorgetti, ha detto: “Non vogliamo uscire dall’euro”.

Ecco il brano clou dell’intervista:

 

Salvini ieri ha detto: non abbiamo la priorità di uscire dall’euro o dall’Europa? Vuol dire che è una scelta solo tattica?

«No. Noi non vogliamo uscire. Ma non siamo più i soli a dire che molto deve cambiare. Per due ragioni: i trattati sono stati scritti in un’altra era geologica; l’epoca Merkel si avvia a conclusione. Così non si regge. Come si fa a competere con i colossi cinesi con le nostre attuali regole sugli aiuti di Stato? Come si fa ad avere un target del 2% di inflazione che oggi non si ottiene più neanche pompando moneta?».

Ma nel team dell’economia della Lega ci sono ancora Borghi e Bagnai, fautori dell’uscita dall’euro. Tenete il piedi in due staffe?

«Io sono il responsabile degli Esteri della Lega. E se dico che non usciamo, non usciamo. Punto»”.

 

matteo salvini giancarlo giorgetti 1

Punto, ma non tanto.

Il 14 febbraio Matteo Salvini in una diretta Facebook ha detto che «o l’Europa cambia oppure non ha più senso di esistere». Per poi aggiungere: «Gli inglesi hanno dato dimostrazione che volere è potere. O si sta dentro cambiando le regole di questa Europa oppure, come mi ha detto un pescatore di Bagnara Calabra, “ragazzi, facciamo gli inglesi”». Insomma, ha concluso il leader della Lega: «O le regole cambiano o altrimenti è inutile stare in una gabbia dove ti impediscono di fare il pescatore, il medico e il ricercatore». “Toni e accenti in fondo tutt’altro che nuovi nella Lega e anche da parte di Salvini stesso”, ha sottolineato il Corsera.

 

SPADAFORA CONTE E GIORGETTI

La presa di posizione di Giorgetti è stata molto dibattuta sui social, anche tra i militanti e i simpatizzanti della Lega. Tutti gli analisti di politica hanno sottolineato una diversità di vedute fra Giorgetti e gli economisti della Lega, Alberto Bagnai e Claudio Borghi.

Ma Borghi, rispondendo su Twitter ad alcune domande, ha linkato con nonchalance una mozione congressuale della Lega sul tema.

 

Che cosa si legge nella mozione presentata da Giorgetti (presidente Lega Nord-Lega Lombarda) al congresso federale della Lega tenuto a Parma il 21 maggio 2017?

Titolo del capitoletto finale: “L’opzione inevitabile senza riforme è l’uscita”.

MARCO ZANNI MATTEO SALVINI CLAUDIO BORGHI

Testo: “In assenza di condizioni o di volontà politica affinché questi passaggi siano decisi in maniera concordata tra gli Stati membri, allora come misura estrema non resterà che l’alternativa di un negoziato bilaterale tra Italia e Ue ricorrendo alla clausola di rescissione”.

 

Infine: “A differenza del Regno Unito, l’Italia è soggetta a molti più vincoli, derivanti dall’appartenenza alla zona euro, per cui spetterà al Governo italiano adottare contestualmente tutti i provvedimenti necessari e urgenti, secondo i poteri affidatigli dalla Costituzione, per permettere all’Italia di affrontare il negoziato in una posizione che non sia di svantaggio o sudditanza, come accaduto per la Grecia”.

Il dibattito, ora, può proseguire.

 

il presidente mattarella con giancarlo giorgetti foto mezzelani gmt008MATTEO SALVINI CLAUDIO BORGHI 2borghi salvini bagnai

 

Ultimi Dagoreport

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...