giancarlo giorgetti giorgia meloni antonio tajani matteo salvni

GIORGETTI MANI DI FORBICI HA SCONTENTATO TUTTI – PER LA MANOVRA, IL MINISTRO DEL TESORO HA IMPOSTO LA LINEA DURA SUI CONTI – SULLA SANITA’ MELONI NE ESCE MALE: AFFERMA CHE IL GOVERNO HA DESTINATO AL SERVIZIO SANITARIO “UN LIVELLO DI RISORSE COME MAI NESSUNO IN PRECEDENZA”. MA RISPETTO AL PIL LA CIFRA STANZIATA È LA PIÙ BASSA DEGLI ULTIMI 16 ANNI, PARI AL 6,07% – DURA SCONFITTA PER LEGA E FORZA ITALIA: NIENTE FLAT TAX E L’AUMENTO DELLE PENSIONI MINIME È RIDICOLO – MENTRE SULLA BANCHE C'È STATO UN PAREGGIO…

Estratto dell’articolo di Luca Monticelli per “La Stampa”

 

giancarlo giorgetti - foto lapresse

Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, il regista di questa terza manovra del governo di centrodestra, vince su quasi tutta la linea. In questi lunghi mesi di trattative e polemiche è riuscito a portare a casa il piano di rientro dei conti pubblici con la Commissione europea e a confermare il taglio del cuneo fiscale, che era la priorità. Probabilmente avrebbe voluto chiedere sacrifici maggiori alla Pa e alle banche, ma per non compromettere gli equilibri all'interno della maggioranza si è dovuto accontentare.

 

Su un tema però non ha convinto: come l'anno scorso aveva tratteggiato un grande piano a sostegno della natalità, ma pure stavolta non se ne è fatto nulla. Si va avanti con piccoli bonus per le madri lavoratrici senza un vero disegno di fondo.

 

GIANCARLO GIORGETTI E GIORGIA MELONI

La premier Giorgia Meloni ha appoggiato la linea del responsabile del Tesoro, anche se alcune dichiarazioni sui «sacrifici», «le accise» e «il catasto» non le ha proprio digerite. La presidente del Consiglio perde sulla sanità. Dice che il suo esecutivo ha destinato al servizio sanitario «un livello di risorse come mai nessun governo in precedenza».

 

Un'affermazione vera a metà. Nel 2025 il fondo salirà a 136,5 miliardi e sfonderà il muro dei 140 miliardi nel 2026, cifre mai raggiunte in valori assoluti. Ma rispetto al Pil la cifra stanziata è la più bassa degli ultimi sedici anni almeno. Il fondo si attesterà al 6,05% del Pil nel prossimo biennio. Solo per fare qualche esempio, quest'anno era al 6,12, nel 2020 al 7,18%, nel 2014 al 6,72%. E infatti i sindacati di medici e infermieri hanno proclamato uno sciopero. [...]

 

MATTEO SALVINI ANTONIO TAJANI

[...] la leader di Fratelli d'Italia è arrivata a Palazzo Chigi con una campagna elettorale molto aggressiva, dopo due anni le promesse hanno lasciato spazio alla concretezza e ai vincoli europei. Da questo punto di vista gli impegni mirabolanti presi da Matteo Salvini sono svaniti nel nulla. Il programma della Lega è stato sostituito dall'azione «prudente e responsabile» del suo ex vice segretario: il ministro Giorgetti.

 

L'estensione della flat tax ai redditi fino a centomila euro non è mai stata veramente sul tavolo; Quota 41 per le pensioni e l'abolizione della Fornero sono temi abbandonati da mesi. A far arrabbiare i leghisti anche la tassazione sulle plusvalenze da criptovalute che passa dal 26 al 42%. Una misura criticata dal sottosegretario leghista al Mef Federico Freni che auspica una modifica nel corso dell'iter parlamentare.

 

giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

Forza Italia è stato il partito della maggioranza più attivo, con il vicepremier Antonio Tajani che spesso si è contrapposto a Giorgetti. In primis sulle banche, ma anche sulle pensioni. Non è stata aumentata l'Ires, vista dagli azzurri come fumo negli occhi. Non si può dire che Forza Italia abbia vinto né perso sulle banche, probabilmente ha pareggiato. Invece ha decisamente perso sulle pensioni minime. L'aumento mensile è di 3 euro: da 614 a 617 euro.

 

Una miseria, considerato che ci si attendeva un incremento di almeno 10 euro. Tajani proverà a far passare un emendamento con l'obiettivo di arrivare a 630 euro al mese. Un altro capitolo che non piace a Forza Italia riguarda il taglio degli stipendi dei vertici di enti e fondazioni che ricevono contributi pubblici.

 

LA SALA DEGLI SPECCHI DI PALAZZO CHIGI - VIGNETTA BY GIANNELLI

Infine, il partito della premier: Fratelli d'Italia. A parlare di economia è Marco Osnato, presidente della commissione Finanze di Montecitorio, che aveva puntato tutto sul taglio delle tasse ai redditi medi. Aveva proposto una riduzione dello scaglione al 35%, portandolo al 33% per i redditi tra i 28 e i 50-60 mila euro. Costo: dai 2,5 ai 4 miliardi. Il finanziamento dovrebbe arrivare dal concordato fiscale, il progetto principale dell'esponente di FdI Maurizio Leo, che è vice ministro delle Finanze.

 

Se ne riparlerà alla Camera, infatti, le partite Iva hanno tempo fino al 31 ottobre per aderire alla proposta dell'Agenzia delle entrate per mettersi in regola a prezzo di saldo.

GIORGIA MELONI E GIANCARLO GIORGETTI ALLA CAMERA

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni economia recessione

DAGOREPORT – ASPETTANDO L'OPPOSIZIONE DE' NOANTRI (CIAO CORE!), VUOI VEDERE CHE LA PRIMA BOTTA DURISSIMA AL GOVERNO MELONI ARRIVERA' DOMANI, QUANDO L'ECONOMIA ITALIANA SARÀ FATTA A PEZZI DAI DAZI DI TRUMP? - QUALCUNO HA NOTIZIE DEL FAMOSO VIAGGIO DELLA DUCETTA A WASHINGTON PER FAR CAMBIARE IDEA AL TRUMPONE? SAPETE DOVE E' FINITA LA “MERAVIGLIOSA GIORGIA” (COPY TRUMP), "PONTE" TRA USA E UE? SI E' DOVUTA ACCONTENTARE DI ANDARE DA CALENDA! E GLI ELETTORI INIZIANO AD ACCORGERSI DEL BLUFF DA “CAMALEONTE” DELLA PREMIER: FRATELLI D’ITALIA È SCESO AL 26,6%, E IL GRADIMENTO PER LA STATISTA FROM GARBATELLA È CROLLATO AI MINIMI DAL 2022 – IL PNRR A RISCHIO E LA PREOCCUPAZIONE DEL MONDO ECONOMICO-FINANZIARIO ITALIANO...

ing banca popolare di sondrio carlo cimbri steven van rijswijk andrea orcel - carlo messina

DAGOREPORT: OPA SU OPA, ARRIVEREMO A ROMA! - AVVISO AI NAVIGATI! LE ACQUISIZIONI CHE STANNO INVESTENDO IL MERCATO FINANZIARIO HANNO UN NUOVO PLAYER IN CAMPO: IL COLOSSO OLANDESE ING GROUP È A CACCIA DI BANCHE PER CRESCERE IN GERMANIA, ITALIA E SPAGNA - ED ECCO CHE SULLE SCRIVANIE DEI GRANDI STUDI LEGALI COMINCIANO A FARSI LARGO I DOSSIER SULLE EVENTUALI ‘’PREDE’’. E NEL MIRINO OLANDESE SAREBBE FINITA LA POP DI SONDRIO. SÌ, LA BANCA CHE È OGGETTO DEL DESIDERIO DI BPER DI UNIPOL, CHE HA LANCIATO UN MESE FA UN’OPS DA 4 MILIARDI SULL’ISTITUTO VALTELLINESE - GLI OLANDESI, STORICAMENTE NOTI PER LA LORO AGGRESSIVITÀ COMMERCIALE, APPROFITTERANNO DEI POTERI ECONOMICI DE’ NOANTRI, L’UNO CONTRO L’ALTRO ARMATI? DIFATTI, IL 24 APRILE, CON IL RINNOVO DEI VERTICI DI GENERALI, LA BATTAGLIA SI TRASFORMERÀ IN GUERRA TOTALE CON L’OPA SU MEDIOBANCA DI MPS-MILLERI-CALTAGIRONE, COL SUPPORTO ATTIVO DEL GOVERNO - ALTRA INCOGNITA: COME REAGIRÀ, UNA VOLTA CONFERMATO CARLO MESSINA AL VERTICE DI BANCA INTESA, VEDENDO IL SUO ISTITUTO SORPASSATO NELLA CAPITALIZZAZIONE DAI PIANI DI CONQUISTA DI UNICREDIT GUIDATA DAL DIABOLICO ANDREA ORCEL? LA ‘’BANCA DI SISTEMA’’ IDEATA DA BAZOLI CORRERÀ IL RISCHIO DI METTERSI CONTRO I PIANI DI CALTA-MILLERI CHE STANNO TANTO A CUORE A PALAZZO CHIGI? AH, SAPERLO…

andrea orcel giuseppe castagna anima

DAGOREPORT LA CASTAGNA BOLLENTE! LA BOCCIATURA DELL’EBA E DI BCE DELLO “SCONTO DANESE” PER L’ACQUISIZIONE DI ANIMA NON HA SCALFITO LE INTENZIONI DEL NUMERO UNO DI BANCO BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, CHE HA DECISO DI "TIRARE DRITTO", MA COME? PAGANDO UN MILIARDO IN PIÙ PER L'OPERAZIONE E DANDO RAGIONE A ORCEL, CHE SI FREGA LE MANI. COSÌ UNICREDIT FA UN PASSO AVANTI CON LA SUA OPS SU BPM, CHE POTREBBE OTTENERE UN BELLO SCONTO – IL BOTTA E RISPOSTA TRA CASTAGNA E ORCEL: “ANIMA TASSELLO FONDAMENTALE DEL PIANO DEL GRUPPO, ANCHE SENZA SCONTO”; “LA BCE DICE CHE IL NOSTRO PREZZO È GIUSTO...”

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT – IL GOVERNO RECAPITA UN BEL MESSAGGIO A UNICREDIT: LA VALUTAZIONE DELL’INSOSTENIBILE GOLDEN POWER SULL’OPA SU BPM ARRIVERÀ IL 30 APRILE. COME DIRE: CARO ORCEL, VEDIAMO COME TI COMPORTERAI IL 24 APRILE ALL’ASSEMBLEA PER IL RINNOVO DI GENERALI - E DOPO IL NO DELLA BCE UN’ALTRA SBERLA È ARRIVATA AL DUO FILO-GOVERNATIVO CASTAGNA-CALTAGIRONE: ANCHE L’EBA HA RESPINTO LO “SCONTO DANESE” RICHIESTO DA BPM PER L’OPA SU ANIMA SGR, DESTINATO AD APPESANTIRE DI UN MILIARDO LA CASSA DI CASTAGNA CON LA CONSEGUENZA CHE L’OPA DI UNICREDIT SU BPM VERRÀ CESTINATA O RIBASSATA - ACQUE AGITATE, TANTO PER CAMBIARE, ANCHE TRA GLI 7 EREDI DEL COMPIANTO DEL VECCHIO…

gesmundo meloni lollobrigida prandini

DAGOREPORT - GIORGIA È ARRIVATA ALLA FRUTTA? È SCESO IL GELO TRA LA FIAMMA E COLDIRETTI (GRAN SOSTENITORE COL SUO BACINO DI VOTI DELLA PRESA DI PALAZZO CHIGI) - LA PIU' GRANDE ORGANIZZAZIONE DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI (1,6 MILIONI DI ASSOCIATI), GUIDATA DAL TANDEM PRANDINI-GESMUNDO, SE È TERRORIZZATA PER GLI EFFETTI DEVASTANTI DEI DAZI USA SULLE AZIENDE TRICOLORI, E' PIU' CHE IRRITATA PER L'AMBIVALENZA DI MELONI PER LE MATTANE TRUMPIANE - PRANDINI SU "LA STAMPA" SPARA UN PIZZINO ALLA DUCETTA: “IPOTIZZARE TRATTATIVE BILATERALI È UN GRAVE ERRORE” - A SOSTENERLO, ARRIVA IL MINISTRO AGRICOLO FRANCESCO LOLLOBRIGIDA, UN REIETTO DOPO LA FINE CON ARIANNA: “I DAZI METTONO A RISCHIO L'ALLEANZA CON GLI USA. PUÒ TRATTARE SOLO L'EUROPA” – A BASTONARE COLDIRETTI, PER UN “CONFLITTO D’INTERESSI”, CI HA PENSATO “IL FOGLIO”. UNA STILETTATA CHE ARRIVA ALL'INDOMANI DI RUMORS DI RISERVATI INCONTRI MILANESI DI COLDIRETTI CON RAPPRESENTANTI APICALI DI FORZA ITALIA... - VIDEO

autostrade matteo salvini giorgia meloni giancarlo giorgetti roberto tomasi antonino turicchi

TOMASI SÌ, TOMASI NO – L’AD DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA) ATTENDE COME UN’ANIMA IN PENA IL PROSSIMO 17 APRILE, QUANDO DECADRÀ TUTTO IL CDA. SE SALVINI LO VUOL FAR FUORI, PERCHÉ REO DI NON AVER PORTARE AVANTI NUOVE OPERE, I SOCI DI ASPI (BLACKSTONE, MACQUARIE E CDP) SONO DIVISI - DA PARTE SUA, GIORGIA MELONI, DAVANTI ALLA FAME DI POTERE DEL SUO VICE PREMIER, PUNTA I PIEDINI, DISPETTOSA: NON INTENDE ACCETTARE L’EVENTUALE NOME PROPOSTO DAL LEADER LEGHISTA. DAJE E RIDAJE, DAL CAPPELLO A CILINDRO DI GIORGETTI SAREBBE SPUNTATO FUORI UN NOME, A LUI CARO, QUELLO DI ANTONINO TURICCHI….