antonio tajani giancarlo giorgetti marina pier silvio berlusconi

GIORGETTI VA COL CAPPELLO IN MANO DALLE BANCHE – MANCANO ALMENO 10 MILIARDI DI COPERTURE PER LA MANOVRA E IL RESPONSABILE DEL TESORO FA SAPERE: “CHIEDIAMO UN CONTRIBUTO A TUTTI QUELLI CHE SE LO POSSONO PERMETTERE”. QUINDI ANCHE AD ASSICURAZIONI, COLOSSI ENERGETICI E GRANDI AZIENDE – MA SI AFFRETTA A ESCLUDERE UNA TASSA SUGLI EXTRAPROFITTI, PER EVITARE UNA NUOVA SCENEGGIATA DI TAJANI, SEMPRE PRONTO A SCATTARE IN DIFESA DEGLI INTERESSI DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI (MEDIOLANUM) – L'ABI APRE: “DISPONIBILI A MISURE TEMPORANEE E NON RETROATTIVE”

Estratto dell’articolo di Luca Monticelli per “la Stampa”

 

GIANCARLO GIORGETTI ALLA PARTITA DEL CUORE

«Il dibattito sugli extraprofitti è solo retorica, voglio chiarire che noi chiediamo un contributo a tutti quelli che se lo possono permettere, che hanno maggiormente beneficiato di condizioni favorevoli, intendiamo cercare insieme la strada migliore per raggiungere gli obiettivi».

 

Durante l'incontro a Palazzo Chigi con i sindacati, il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti assicura che il governo non intende colpire gli utili delle banche per portare a casa qualche soldo in più da utilizzare come copertura della manovra.

 

contributo solidarieta delle banche - la stampa

La tassa sugli extraprofitti sulle banche è stata tentata già lo scorso anno, e si rivelò un buco nell'acqua, perciò stavolta la strada imboccata dal Tesoro è quella di siglare un patto, non solo con gli istituti di credito ma con tutte le imprese che in questi ultimi anni di inflazione alle stelle e tassi alti hanno ottenuto risultati record: compagnie assicurative, grandi aziende, brand del lusso, colossi dell'energia.

 

Una via potrebbe essere quella di una sorta di contributo di solidarietà, magari volontario, anche se discusso prima con l'esecutivo. La nota del comitato dell'Abi, che ieri mattina si è riunito a Milano, dà una traccia: «Siamo disponibili ad approfondire eventuali misure di natura temporanea e non retroattiva che possano mettere a disposizione una maggiore liquidità per il bilancio dello Stato».

 

antonio tajani giancarlo giorgetti foto mezzelani gmt077

Quindi, se si esclude un incremento della tassazione, sembra complicato per il governo chiedere un aumento dell'Ires o dell'Irap, mentre potrebbe essere attuato uno slittamento del credito d'imposta sulle Dta (le attività per imposte anticipate relative alle svalutazioni dei crediti). […]

 

Un altro ragionamento sul tavolo riguarda il ruolo degli istituti di credito come sostituti di imposta per i redditi di capitale: lavorare in questa direzione potrebbe proprio essere la soluzione per mettere a disposizione dello Stato una maggiore liquidità.

 

Lasciando Palazzo Chigi il segretario della Uil Pierpaolo Bombardieri lancia una provocazione: «La disponibilità dell'Abi a un "prestito" temporaneo si chiama carità».

 

[...]

 

MARINA PIER SILVIO E PAOLO BERLUSCONI

Bisogna ricordare che il maggior gettito straordinario potrà coprire solo le misure temporanee della legge di bilancio, mentre per rendere «strutturale» il taglio del cuneo fiscale per i redditi fino a 35 mila euro e la riforma dell'Irpef a tre aliquote – come promesso da Giorgetti e dal sottosegretario Alfredo Mantovano durante l'incontro con le parti sociali – servono entrate permanenti.

 

Una spending review profonda, i tagli ai ministeri e la revisione delle tax expenditures sono allo studio dei tecnici del Mef. Per finanziare il pacchetto natalità l'idea è intervenire sulle detrazioni introducendo dei tetti in base al reddito, garantendo agevolazioni superiori alle famiglie con figli.

 

giorgia meloni e giancarlo giorgetti 3

Sulle pensioni l'intenzione dell'esecutivo è quella di confermare in blocco i provvedimenti in scadenza il 31 dicembre: Quota 103, Ape sociale e Opzione donna.

 

Sui contratti del pubblico c'è l'impegno a recuperare i valori dell'inflazione, ovvero circa il 2% annuo, anche se il 5,8% su tre anni è già stanziato, perciò andrebbe finanziato solo lo 0,2%. Sulla sanità c'è la conferma a tenere la spesa sopra l'1,5% del Pil. [...]

silvio berlusconi con marina e pier silvio

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni vacanza vacanze

DAGOREPORT - ALLEGRIA! DOPO TRE ANNI DI MELONI, GLI ITALIANI SONO SENZA SOLDI PER ANDARE IN VACANZA! - L'OMBRELLONE DELL’ESTATE 2025 SI È CAPOVOLTO E DEI VOLTEGGI INTERNAZIONALI DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, LA “GGENTE” SI INTERESSA QUANTO UN GATTO ALLA MATEMATICA: NIENTE. SI INCAZZA ED INIZIA A PENSARE AL PROSSIMO PARTITO DA VOTARE SOLO QUANDO APRE IL PORTAFOGLIO E LO TROVA VUOTO: DOVE E' FINITO IL “DIRITTO” AL RISTORANTE “ON THE BEACH” E ALL’ALBERGO “ON THE ROCKS”? - A DARE NOTIZIA CHE LE TASCHE DEGLI ITALIANI VERDEGGIANO È “IL TEMPO”, UNO DEI PORTABANDIERA DI CARTA DEL GOVERNO MELONI: ‘’CAUSA CRISI, PREZZI ALLE STELLE, NEANCHE UN ITALIANO SU DUE ANDRÀ IN VACANZA E DI QUESTI, OLTRE IL 50%, OPTERÀ PER UN SOGGIORNO RIDOTTO DI 3-5 GIORNI, CERCANDO MAGARI OSPITALITÀ PRESSO AMICI E PARENTI...” - MA PER L'ARMATA BRANCA-MELONI, IL PEGGIO DEVE ARRIVARE. UN PRIMO SEGNALE È STATO IL PING-PONG SULL’AUMENTO, RIENTRATO, DEI PEDAGGI, MENTRE INTANTO STANNO BUSSANDO ALLA PORTA I DAZI TRUMPIANI. NEL 2026 INFINE FINIRA' LA PACCHIA MILIARDARIA DEL PNRR - UN PRIMO E IMPORTANTISSIMO TEST PER RENDERSI CONTO DELL’UMORE NERO DEGLI ITALIANI SARÀ LA CHIAMATA ALLE URNE PER LE REGIONALI D’AUTUNNO. SE LA MELONI SI BECCA UNA SBERLA SU 4 REGIONI SU 5, TUTTI I CAZZI VERRANNO AL PETTINE...

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?