maurizio lupi marco bucci giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

GIORGIA MELONI FA BENE A ESULTARE: LA SCELTA VINCENTE DI MARCO BUCCI È LA SUA - LA PREMIER HA DECISO IN SOLITARIA, CONTRO SALVINI, TAJANI E TOTI (CHE SPINGEVA LA SUA FEDELISSIMA ILARIA CAVO - CERTO, QUALCHE SCRICCHIOLIO C'È ANCHE A DESTRA: FRATELLI D’ITALIA HA "PERSO" 100MILA VOTI RISPETTO ALLE EUROPEE DI GIUGNO. UN DATO NON SIGNIFICATIVO (SONO ELEZIONI DIVERSE), MA CHE FA COMUNQUE GODERE SALVINI: LA LEGA TIENE E SUPERA, DI POCO, FORZA ITALIA – LA PRESENZA DELLE LISTE CIVICHE È POCO RILEVANTE: PERCHÉ A FARE LE SPESE DEL SUCCESSO DELLE LISTE ‘DEL PRESIDENTE’ SONO STATI I SOLI FRATELLI D’ITALIA?

1. FLOP MELONI: FDI PERDE 100MILA VOTI

Estratto dell'articolo di Giacomo Salvini per “il Fatto quotidiano”

 

MAURIZIO LUPI MARCO BUCCI GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI E ANTONIO TAJANI A GENOVA 1

Alle 21, Giorgia Meloni fa le congratulazioni al vincitore e aggiunge: “I cittadini danno fiducia al centrodestra unito”. A Palazzo Chigi c’è aria di festa: la vittoria di Marco Bucci in Regione Liguria viene considerata un merito personale della premier che ha voluto fortemente e convinto il sindaco di Genova a candidarsi. Tanto più che l’arresto di Giovanni Toti aveva fatto pensare a una vittoria scontata del centrosinistra.

 

Non è un caso che il primo a commentare sia Giovanni Donzelli, responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia: “La sinistra ha sbandierato il 3 a 0 e la crisi del governo Meloni mentre il campo largo si è schiantato contro la realtà”.

 

RISULTATI ELEZIONI REGIONALI LIGURIA 2024 - DATI ELIGENDO

Adesso la partita politica si sposta nelle altre due Regioni al voto a novembre: l’Emilia-Romagna viene considerata persa e anche l’Umbria della leghista Donatella Tesei non è facile da mantenere. A ogni modo, spiegano fonti di Fratelli d’Italia, la vittoria in Liguria permetterà al centrodestra di aver evitato la sconfitta alle Regionali. Anche se il conteggio finale fosse 2-1 per il centrosinistra.

 

Un voto che però si porta dietro anche delle ombre per il partito di Meloni. In primis, il voto di lista: se gli alleati di Lega (8,5%) e Forza Italia (8,4%) reggono rispetto alle elezioni di giugno, a crollare è la lista di Fratelli d’Italia che ottiene il 14,8% rispetto al 26,8% delle Europee. In termini assoluti significa circa 100 mila voti persi in 4 mesi, da 167 mila del 9 giugno scorso ai 74 mila di ieri.

 

DONATELLA TESEI E MATTEO SALVINI

I vertici di Fratelli d’Italia fanno sapere che il calo si spiegherebbe col fatto che alle Regionali, rispetto alle Europee, sono state le liste civiche a portare via voti al partito di Meloni. Nello specifico quella legata a Bucci che ha ottenuto il 9,3% dei voti, 48 mila.

In realtà 100 mila voti persi sono troppi per essere compensati con i voti delle civiche  […]. […]

 

2. MELONI ESULTA “BUCCI UNA MIA SCELTA HO VINTO CONTRO TUTTI” MA FDI DIMEZZA I VOTI

Estratto dell’articolo di Tommaso Ciriaco per “la Repubblica”

https://www.repubblica.it/politica/2024/10/29/news/meloni_strategia_elezioni_regionali_liguria_governo-423583568/

 

giorgia meloni matteo salvini paolo truzzu

Quando nel febbraio 2024 uscì sconfitta dalle regionali in Sardegna, Giorgia Meloni confidò al cerchio magico un timore che minava le sue certezze: aver perso “il tocco”. Era stata lei a indicare contro tutti Paolo Truzzu come governatore, fallendo clamorosamente.

 

Poche settimane dopo, la vittoria in Abruzzo sanò la ferita. In Liguria la presidente del Consiglio ha azzardato di nuovo. Ha imposto Marco Bucci, ancora una volta contro gli alleati. E contro Giovanni Toti. Per convincere al telefono il sindaco di Genova a candidarsi, la premier ha dovuto toccare corde delicate, a causa della malattia resa pubblica dallo stesso Bucci: «Ho bisogno di te, ti chiedo di fare uno sforzo per me. Ne ho bisogno, non sappiamo come uscirne».

 

GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI E ANTONIO TAJANI A GENOVA 1

Il primo cittadino ha obbedito. Il centrodestra ha vinto. E adesso Meloni stappa e brinda: «È una mia vittoria, ho assunto la responsabilità da sola e contro tutti – ha scritto in serata ad alcuni membri del cerchio magico, affinché diffondessero il messaggio fuori – La sinistra le ha provate tutte, in queste settimane. Li faccio impazzire».

 

[…] Non tutto, a dire il vero, ha funzionato. Fratelli d’Italia, soprattutto, ha subito un brusco calo, passando dal 26,8% delle Europee di giugno al 15% di ieri. Certo, ci sono le liste del candidato presidente Bucci a sottrarre consenso. Ma resta il fatto che i meloniani si fermano a poco più della metà dei voti del Pd, che supera il 28%.

 

matteo salvini e giovanni toti con la vocalist aryfashion al papeete agosto 2016

Resta comunque il valore di una vittoria non scontata. […] Meloni ha deciso, da sola, di stroncare l’opzione di schierare Ilaria Cavo, fedelissima del governatore uscente. Una mossa non scontata, che ha portato frutti.

 

E d’altra parte la premier voleva fortissimamente conquistare la Liguria, anche per un banale calcolo politico: dimostrare che le recenti inchieste giornalistiche e la flessione nei sondaggi (lieve, a dire il vero) non avevano intaccato la capacità del centrodestra di continuare a vincere nei territori.

 

Non che fosse particolarmente preoccupata dal caso Sangiuliano, né dalle difficoltà del ministro della Cultura Alessandro Giuli, che hanno monopolizzato le ultime settimane. Semmai, la premier temeva – e continua a temere – che la penuria di risorse della legge di bilancio finisse per fiaccare il consenso della destra.

giovanni donzelli

 

Per riuscire nell’impresa, ha dovuto azzardare due mosse. Della prima si è detto: convincere Bucci a correre comunque. […] La seconda decisione di Meloni è però ancora più cinica: espellere il ricordo di Toti dalla corsa elettorale. Una scelta portata alle estreme conseguenze venerdì scorso, quando i leader del centrodestra si sono ritrovati per il comizio finale nel capoluogo ligure.

 

Meloni ha preteso che Toti non salisse sul palco. E ha “dimenticato” di citarlo (a differenza di Matteo Salvini, che ieri ha pure lodato il governatore uscente per aver contribuito al successo). […] A sera, Palazzo Chigi brinda. «Il centrosinistra diceva di avere la vittoria in tasca - si esalta Giovanni Donzelli - e si schianta ancora una volta contro la realtà». […]

 

3. MAGGIORANZA IN FESTA. LEGA DAVANTI A FI

Estratto dell’articolo di Marco Cremonesi per il “Corriere della Sera”

 

scazzo tra andrea orlando e marco bucci 6

Giorgia Meloni è contenta: «Ancora una volta, il centrodestra unito ha saputo rispondere alle aspettative dei cittadini». Soddisfatto anche Antonio Tajani, che ha il coraggio di ammettere: «Grande vittoria di squadra, insperata fino a qualche mese fa».

 

Ma la Lega è tre volte contenta. Certo, si conferma la difficoltà di schiodarsi da quella percentuale tra l’8 e il 9%. Però, per loro ci sono alcune ragioni per sorridere. La prima è l’unica completamente condivisa con gli alleati: la vittoria. […]

 

MARCO BUCCI E GIOVANNI TOTI CON IL PESTO

La vittoria per i leghisti significa che l’innervamento sul territorio del partito, risalente ai profondi anni Novanta, non subirà scossoni. Il che vale anche per gli azzurri, che hanno ricevuto un apporto decisivo da Claudio Scajola.

Edoardo Rixi, viceministro alle Infrastrutture e uomo forte della Lega in Liguria, la dice così: «Era importante confermare il lavoro duro che abbiamo fatto in questi anni.

Non ci saremmo potuti permettere, come liguri, la discontinuità degli iter per le opere». Parole simili a quelle di Matteo Salvini, poco più tardi: «Questo è un premio al lavoro di tanti. Nonostante le inchieste, i titoli che parlano di mafia, il lavoro paga». […]

 

le faccine di giorgia meloni al comizio per paolo truzzu

La seconda ragione di soddisfazione per i leghisti riguarda il ricorrente derby interno al centrodestra, quello con Forza Italia: la Liguria va ai leghisti, sia pure con una differenza inferiore al punto percentuale. Ma il valore simbolico resta.

 

Il terzo punto di soddisfazione è il meno dicibile. Se Lega e Forza Italia hanno all’incirca tenuto il punto senza grandi scossoni rispetto alle attese, chi invece sembra aver perso terreno paiono i Fratelli d’Italia. Alle Regionali del 2020, FdI aveva preso il 10,87%, altra era. Ma alle Politiche 2022 (Camera) i meloniani erano schizzati al 24,11% per poi dilagare alle Europee con il 26,77%.

ANDREA ORLANDO COME KAMALA HARRIS - MEME

 

Il fatto che, rispetto alle recenti elezioni, qui ci fossero due liste a sostegno del sindaco di Genova Marco Bucci […] sposta di poco la questione: perché a fare le spese del successo delle liste «del presidente» sono stati i soli Fratelli d’Italia? […]

SCONFITTA DEI 5 STELLE IN LIGURIA - VIGNETTA BY ELLEKAPPA

Ultimi Dagoreport

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDOZA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...