thomas bach giorgia meloni imane khelif angela carini

GIORGIA MELONI È VOLATA A PARIGI PER FARE QUELLO CHE LE RIESCE MEGLIO: LA VITTIMA – SI È LAMENTATA CON IL PRESIDENTE DEL CIO, THOMAS BACH, DEL TRATTAMENTO RISERVATO AD ANGELA CARINI, RITIRATASI PER I PUGNI TROPPO FORTI DELLA PUGILE ALGERINA IPERSEX IMANE KHELIF – E NONOSTANTE IL COMITATO OLIMPICO TENGA IL PUNTO (“KHELIF È DONNA”), LA DUCETTA CAVALCA LA POLEMICA, PER NON PARLARE DEI VERI PROBLEMI DEL PAESE: GLI SCAZZI CON L’EUROPA, L’IRRILEVANZA ITALIANA E, SOPRATTUTTO, I CONTI PUBBLICI…

 

 

CARINI: BACH RIBADISCE 'MAI AVUTO DUBBI, KHELIF È DONNA' ++

THOMAS BACH CON GIORGIA MELONI

(ANSA) - "Abbiamo due pugili che sono nate donne, che sono cresciute come donne, che hanno passaporti femminili e che hanno gareggiato come donne per anni. Questa è una chiara definizione di donna. Non c'è mai stato il minimo dubbio al riguardo". Thomas Bach, presidente del Cio, ribadisce in una conferenza stampa-punto della situazione di Parigi 2024, la posizione espressa ieri all'ANSA subito dopo l'incontro con la premier Giorgia Meloni sul caso Carini-Khelif. 

 

IL SOVRANISMO DI GIORGIA CHE ADESSO ISOLA L’ITALIA ANCHE NELLO SPORT

Estratto dell’articolo di Concetto Vecchio per “la Repubblica”

 

GIORGIA MELONI E ANGELA CARINI - MEME BY IL GRANDE FLAGELLO

Ci siamo fatti riconoscere anche al Cio. Giorgia Meloni, incontrando ieri il presidente del Comitato olimpico Thomas Bach, a cui, con un’interferenza inelegante, ha portato le rimostranze del nostro governo per come sarebbe stata trattata la pugile Angela Carini, è tornata alla recita che le viene meglio: quella di vittima.

 

[…] dopo essersi messa ai margini dell’Europa, non votando per Ursula von der Leyen, ora si mettono in discussione anche le regole internazionali dello sport. È nata ufficialmente la dottrina del sovranismo sportivo. Sono giorni che le piace atteggiarsi a madre della nazione. Prima postando dalla Cina la foto della figlia, “topolina”, e poi facendo la carezza a Carini, che in apertura di Tg1 l’ha definita “una madre”. Insomma, ci pensa mamma Giorgia a difenderci dai presunti soprusi. Una madre con le mani ai fianchi, che inveisce, polemizza, e fa scudo al buon nome italico. Imbronciata. Offesa.

 

angela carini al tg1

[…] Si mescolano, in questo atteggiamento molte convenienze per la destra. In primis quello di trovare un diversivo, che consenta di non parlare dell’isolamento drammatico in cui siamo sprofondati nell’Unione europea, dei treni che accumulano ritardi spaventosi (vero ministro Salvini?), dell’autunno lacrime e sangue che ci attende. […]

 

Ma l’intento è anche quello di rafforzare l’italianità ferita. «Un trans ha picchiato una nostra atleta», nella narrazione della destra, capeggiata da Ignazio La Russa: il trans sarebbe una donna, l’atleta algerina Imane Khelif contro cui Carini ha rinunciato a combattere perché troppo “maschio”.

 

imane khelif angela carini 4

Fratelli d’Italia l’ha presa alla lettera. Ha infatti presentato un’interrogazione parlamentare alla Commissione dell’Unione europea in cui cita Imane Khelif al maschile.

 

[…] E poi sono giorni che ce la prendiamo con gli arbitri, in un crescendo di accuse, rispolverando così quella forma di piagnisteo che anni fa un grande sportivo che ama l’Italia come Julio Velasco definì “la cultura dell’alibi”. È sempre colpa di qualcun altro.

IMANE KHELIF - ANGELA CARINI

 

[…] Ora un premier dovrebbe assorbire non esasperare i nostri peggiori vizi. Invece si fa asse con la Federazione della boxe, che escluse l’atleta algerina per le stesse ragioni per cui la vorrebbe estromettere La Russa, che ha già invitato Carini al Senato. Solo che si tratta di una federazione non riconosciuta dal Cio, gestita da Umar Kremlev, imprenditore vicino a Putin. E ieri, chissà a che titolo, sul caso è intervenuto persino Dmitrij Peskov, il portavoce dello zar. E quindi questa storia è anche un singolare affaire geopolitico. Una triangolazione sovranista. E anche gli ungheresi di Orban, c’era da giurarci, si sono accodati nella polemica contro Khelif. La sacra alleanza così è magicamente ricomposta.

 

angela carini in lacrime dopo l'incontro con imane khelif

[…] Non è mai simpatico fare paragoni. Ma salta all’occhio la differenza tra il signorile Mattarella che si prende la pioggia dell’inaugurazione, e stringe la mano ai nostri atleti, li incoraggia […] con più silenzi che parole, affettuosamente prossimo, e la nostra premier che si nutre del rancore e del melodramma continuo.

 

[…] Già abbiamo fatto incavolare la Fifa, con un emendamento che consentiva il ricorso al Tar, scavalcando la giustizia sportiva, al punto che minacciavano di escluderci dall’organizzazione degli Europei del 2032. È di ieri la notizia, diffusa da Dagospia, che la destra vorrebbe cacciare il presidente della Figc per metterci Marco Mezzaroma, amico di Giorgia Meloni.

 

[…] Ci vorrebbe un po’ più serietà. Viene da rimpiangere Gianni Brera secondo cui in Italia il rivoluzionario vero va in ufficio la mattina alle otto e mezzo e fa tutto intero il suo dovere fino al termine della giornata.

ANGELA CARINI SI RITIRA DURANTE L INCONTRO CON IMANE KHELIFimane khelif angela carini 2ANGELA CARINI IN LACRIME DURANTE L INCONTRO CON IMANE KHELIF

Ultimi Dagoreport

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…