giuseppe conte roberto gualtieri

GIRA GIRA, C’E’ SEMPRE IL CETRIOLO DELL’IVA - NELLA MAGGIORANZA RITORNA L'IPOTESI DI FINANZIARE IL TAGLIO DELL'IRPEF, IN PARTE, CON UN AUMENTO SELETTIVO DELL'IVA E L'ELIMINAZIONE DI ALCUNI SGRAVI FISCALI - UNA DELLE IDEE IN ESAME È LAVORARE SULL'ALIQUOTA IVA INTERMEDIA AL 10%, QUELLA CHE SI APPLICA SOPRATTUTTO A HOTEL E RISTORANTI: OGNI PUNTO PERCENTUALE DI AUMENTO DAREBBE 1,5 MILIARDI DI GETTITO IN PIÙ, UN COSTO IN PARTE A CARICO DEGLI STRANIERI CHE FREQUENTANO LE STRUTTURE RICETTIVE DEL PAESE…

Federico Fubini per il “Corriere della Sera”

 

giuseppe conte roberto gualtieri mes

C'è un tema che nessuno ha toccato giovedì nel primo vertice di maggioranza sulla riforma fiscale: i venti miliardi di «clausole di salvaguardia» sotto forma di aumenti delle imposte sui consumi (Iva e accise) previste per l'anno prossimo, seguiti da 27 miliardi nell'anno successivo. La traiettoria in calo del deficit di circa lo 0,4% del Prodotto lordo (Pil) ogni anno fino al 2022 oggi è garantita da quella vasta rete di sicurezza, ma non sorprende che l' altro giorno al ministero dell' Economia non se ne sia parlato: quell'incontro era un brainstorming , dice Luigi Marattin, che vi ha preso parte per Italia viva, aperto a tecnici come il neodirettore dell' Agenzia delle Entrate Ernesto Ruffini, il consigliere del ministero Marco Leonardi, i superesperti di Fisco Vieri Ceriani e di sgravi Mauro Marè o l' economista Ruggero Paladini. Adesso è il momento di parlare degli obiettivi, non delle risorse per raggiungerli.

 

marattin

Quanto a questo, tutti nella maggioranza sembrano d'accordo sui grandi titoli: un sostegno più equo e semplificato alle famiglie in difficoltà; un'ulteriore riduzione delle tasse sul lavoro dei ceti medio-bassi; una revisione dei meccanismi di sgravio ai redditi bassissimi potenzialmente tramite un sistema di crediti fiscali riscuotibili.

 

Le risorse, però, restano scarse, come dimostra il fatto che neppure la tornata già in vigore di riduzioni del cuneo fiscale sul lavoro è già tutta finanziata. Per il 2020 quell' intervento costa tre miliardi perché entra in vigore solo dall' estate, ma nel 2021 la misura varrà tutto l' anno, il suo costo quasi raddoppierà e per ora mancano all' appello coperture per un miliardo.

 

roberto gualtieri si congratula con giuseppe conte per l'informativa sul mes

A queste, vanno aggiunte le risorse per avviare una riforma complessiva dell' imposta sui redditi delle persone fisiche (Irpef), su cui la legge-delega andrebbe varata entro aprile. Sulla base di questa il governo avrebbe mandato a intervenire entro un anno e mezzo, dunque potenzialmente con le prossime due leggi di Bilancio: le stesse sulle quali gravano le «clausole» da 20 e 27 miliardi su Iva e accise, che scatterebbero in mancanza di altre coperture.

 

Non sorprende che nella maggioranza ormai ritorni l'ipotesi di finanziare il taglio dell' Irpef, in parte, con un aumento selettivo dell' Iva e l' eliminazione (almeno) di alcuni sgravi fiscali. Da settimane Marattin di Italia viva propone pubblicamente un intervento deciso su tutti e tre i fronti: razionalizzazione radicale e taglio complessivo dell' Irpef pari a circa un punto di Pil (18 miliardi), di pari passo a una revisione dell' Iva che elimini gran parte delle aliquote ridotte su certi beni e servizi e a una forte potatura degli sgravi. Marattin precisa: «L' effetto netto dovrebbe essere un calo sensibile della pressione fiscale».

irpef

 

Queste riflessioni non sono distanti, per la direzione, da quelle che maturano in ambienti qualificati del Pd. La differenza è nel passo della riforma, che i democratici vedono più graduale: un nuovo taglio realistico delle tasse sui ceti bassi e medio-bassi attraverso l'Irpef - si riflette - deve valere almeno altri 5 o 6 miliardi dal 2021 per essere percepito dai cittadini. Già questo non è facile da finanziare, visto che i prossimi obiettivi di deficit oggi implicano sulla carta una stretta da venti miliardi.

 

Una delle idee in esame è dunque di lavorare sull' aliquota Iva intermedia al 10%, quella che si applica soprattutto a hotel e ristorazione: qui ogni punto percentuale di aumento darebbe 1,5 miliardi di gettito in più, un costo in parte a carico degli stranieri che frequentano le strutture ricettive del Paese. Un' altra idea allo studio riguarda un intervento mirato sulla giungla degli sgravi. Tutte hanno controindicazioni di merito da studiare.

Più urgente, al netto di quanto dirà il M5S, è però la biforcazione fra il radicalismo di Italia viva e il gradualismo che prevale nel Pd. Su questo Marattin di Iv propone un compromesso: «Se il percorso è chiaro da subito grazie alla legge-delega possiamo distribuire la riforma sulle prossime due leggi di Bilancio».

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO