giuliano pisapia

GIULIANO SALVACI TU? NO, SALVATEVI DA SOLI! PISAPIA NON GUIDERA’ IL CENTROSINISTRA NELLA CORSA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE LOMBARDIA: “IO NON MI CANDIDO. SERVONO ARIA FRESCA E FACCE NUOVE, NON I SALVATORI DELLA PATRIA” – "LETIZIA MORATTI FINO A POCHI GIORNI FA VOLEVA ESSERE LA CANDIDATA DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA E CI HA MESSO 10 MINUTI A LASCIARE IL CENTRODESTRA. L'OPERAZIONE DEL TERZO POLO DIETRO DI LEI E' SPREGIUDICATA” - "COSA SUCCEDEREBBE SE IL CENTROSINISTRA APPOGGIASSE LA MORATTI E POI PERDESSE? SAREBBE IL PIU' GRANDE SUICIDIO DELLA STORIA"

Maurizio Giannattasio per corriere.it

 

«Giuliano salvaci tu». Cosa risponde Pisapia all'appello di chi in questi giorni le ha chiesto di candidarsi per sfidare Letizia Moratti?

pisapia

«Desidero ringraziare le tantissime persone che mi hanno manifestato la loro stima e il loro affetto. Ci ho pensato seriamente ma credo che la soluzione migliore per il centrosinistra e per il civismo sia quella di cambiare schema. Di puntare sulle tante energie che ci sono sul territorio a partire dai sindaci, dagli assessori, dai consiglieri comunali, dall'associazionismo che hanno fatto, e stanno facendo, molto bene in tanti comuni lombardi».

 

Perché?

«Perché nel mio impegno politico ho sempre pensato che non ci siano "salvatori della patria", ma che i risultati migliori siano il frutto del lavoro unitario di una comunità. È stato così quando abbiamo vinto a Milano nel 2011. È di questo che ha disperatamente bisogno il centrosinistra nazionale e lombardo: ricostruire una comunità che sceglie democraticamente i propri candidati. Non bisogna avere paura delle primarie, le vittorie più belle le abbiamo ottenute dopo le primarie. La condizione fondamentale è che ci deve essere un programma condiviso e che tutti, ma veramente tutti, si impegnino per vincere le elezioni».

ORLANDO PISAPIA PRODI

 

È una decisione politica o personale?

«La mia generazione diceva che "il personale è politico". Ovviamente è una decisione che mi riguarda personalmente ma ho sempre cercato di scegliere in funzione delle cose in cui credo e anche in questo caso è così.

 

Non solo, ma ho 73 anni e finirei il mandato alla soglia degli 80. Meglio lasciare spazio alle nuove generazioni. Ma siccome credo davvero che questo patrimonio esista e vada valorizzato per tornare a dare un senso vero alla buona politica, mi impegnerò con tutte le mie forze per aiutare il candidato di centrosinistra».

bersani pisapia

 

Cosa intende per buona politica?

«Per me significa ascolto, coerenza, mettersi a disposizione e non pensare solo al potere. Un conto è cambiare opinione, altro è essere coerente: chi cerca voti dal centrosinistra solo perché la destra non lo ha voluto come suo candidato non è coerente ma cerca solo il potere».

 

Quella di Moratti è un'operazione di puro potere?

«Parla di Moratti candidata dalla destra al Quirinale al posto di Mattarella? O di quella che, come si è letto sui giornali, fino a pochi giorni fa trattava un posto da ministra nel governo Meloni e lamentava pubblicamente la mancata conferma della promessa, vera o non vera, di essere la candidata del centrodestra alle prossime Regionali? Forse doveva pensarci prima a dire che il centrodestra non andava bene. Leggo paragoni con Casini, voglio ricordare che Casini è uscito dal centrodestra nel 2008 ed è stato candidato come indipendente nel 2018. Sono passati 10 anni, non 10 minuti come la Moratti».

orlando dalema bersani boldrini pisapia

 

Dietro la Moratti c'è un'operazione politica precisa del Terzo polo.

«È un'operazione legittima ma anche spregiudicata. Ritenevo possibile un'alleanza col Terzo polo ma in un ambito di un centrosinistra che si rinnova e decide insieme i candidati e il programma. Pensare di imporre una candidata di destra, che non sarebbe votata dalla gran parte dell'elettorato di centrosinistra, è stato sbagliato e controproducente. Anche perché ci si dimentica che, fino a pochi giorni fa, voleva a tutti i costi essere la candidata della Lega e di FdI».

SPERANZA PISAPIA

 

Nel Pd c'è chi apre alla Moratti e al Terzo polo.

«È un cinismo che non condivido. Credo che la coerenza, la capacità di ascolto, il mettersi a disposizione della propria comunità siano dei valori fondamentali. Ma le rigiro la domanda: se il centrosinistra appoggiasse Moratti con una operazione trasformista e poi perdesse, il risultato sarebbe di imbarcarsi nella più grande operazione suicida della sua storia. Perché si sa che tra la copia e l'originale si sceglie sempre l'originale. E che vittoria sarebbe? La vittoria di un programma su scuola, trasporti e sanità opposto a tutte le convinzioni della nostra comunità».

 

GIULIANO PISAPIA IN TRIBUNALE

Cosa dovrebbe fare il centrosinistra?

«Il Pd, il centrosinistra, le forze progressiste e civiche devono tornare a essere una grande forza riformista come era in passato. È ancora possibile, ne sono convinto. Non è troppo tardi ma bisogna farlo subito. Bisogna aprirsi, far entrare aria fresca, dare spazio a facce nuove, rifiutare la logica degli influencer, per cui "chi più appare più vale"».

 

Su chi bisogna puntare?

«Quando parlo della necessità di ricostruire una comunità intendo anche che non deve esserci un cenacolo di potenti o presunti tali che sceglie il candidato. Se no quel candidato rischia di voltarsi indietro e accorgersi che non c'è nessuno che lo segue. Credo che sia possibile in tempi brevi trovare un candidato condiviso o fare le primarie rapidamente. Puntiamo non solo su un capitano ma su una squadra credibile e vincente».

LETIZIA MORATTI PISAPIA BOSCHI 4

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."