roberto garofoli e mario draghi

GOLDEN DRAGHI – MENTRE I PARTITI STREPITANO PER LA CAMPAGNA ELETTORALE, IL GOVERNO PORTA A CASA LA RIFORMA DEL “GOLDEN POWER”: I POTERI SPECIALI VENGONO ALLARGATI, E SI RAFFORZANO LE MISURE A DIFESA DEI SETTORI STRATEGICI – ISTRUTTORIE PIÙ VELOCI, MAGGIOR COORDINAMENTO, GESTIONE PIÙ EFFICIENTE DELLE PROCEDURE: COSA PREVEDE IL NUOVO REGOLAMENTO FIRMATO DAL SOTTOSEGRETARIO ROBERTO GAROFOLI

Alessandro Da Rold per “La Verità”

 

ROBERTO GAROFOLI

A un mese e mezzo dalle prossime elezioni, il governo di Mario Draghi chiude la pratica sul nuovo regolamento in materia di poteri speciali, ovvero sul golden power, varando nuove misure a difesa delle aziende strategiche italiane.

 

A firmare il dpcm è il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli, facendo seguito alla riforma introdotta dal decreto legge del 21 marzo scorso. Si rafforzano le attività di coordinamento della presidenza del Consiglio dei ministri e si introducono nuove misure di semplificazione nella disciplina sull'esercizio dei poteri speciali.

 

È prevista pure «l'irrogazione di sanzioni amministrative» da parte del governo. Viene introdotta anche la figura del capo del comitato sul golden power, che sarà il dem Bernardo Argiolas, come aveva anticipato La Verità.

MARIO DRAGHI ROBERTO GAROFOLI

 

Del resto la riforma approvata a marzo aveva come obiettivo una gestione più efficiente, dato l'aumento di notifiche di operazioni soggette al golden power negli ultimi anni. Secondo Palazzo Chigi la crescita è stata esponenziale: da otto notifiche nel 2014 a 18 nel 2015, 14 nel 2016, 30 nel 2017, 46 nel 2018, 83 nel 2019, 342 nel 2020 e 496 nel 2021, per un totale di 1.037 nell'arco di otto anni.

 

Una crescita dovuta a un incremento delle operazioni nei settori tradizionali (Difesa, energia, trasporti, telecomunicazioni), ma anche a una progressiva estensione della disciplina del golden power a nuovi settori strategici (in particolare 5G, salute, agroalimentare, finanziario, creditizio e assicurativo) e alle operazioni di soggetti europei.

 

ROBERTO GAROFOLI E MARIO DRAGHI

La riforma cambia proprio le modalità delle prenotifiche, «al fine di ridurre l'impatto della disciplina dei poteri speciali sull'economia e ridurre le numerose notifiche cosiddette "prudenziali"».

 

L'impresa interessata, in pratica, «può trasmettere» direttamente «al dipartimento per il coordinamento amministrativo della presidenza del Consiglio dei ministri una informativa sui progetti di costituzione, acquisizione, delibera, atto o operazione, fornendo tutti i documenti e le informazioni, in quanto disponibili, previsti per la formale notifica».

 

Tra i motivi che hanno spinto Draghi a intervenire sul golden power c'è poi soprattutto la necessità di modificare la disciplina del 2014 sull'utilizzo dei poteri speciali sugli assetti societari «nei settori della Difesa e della sicurezza nazionale, e sulle attività di rilevanza strategica nei settori dell'energia, dei trasporti e delle telecomunicazioni».

HUAWEI

 

In quest' ultimo settore, per esempio, la normativa precedente riguardava le acquisizioni e le forniture tecnologiche agli operatori telefonici, ma non prevedeva il monitoraggio delle supply chain straniere, cioè tutta la catena di approvvigionamento. Il governo Draghi è quello che ha fatto più ricorso all'utilizzo del golden power.

 

Ha iniziato lo scorso anno contro le acquisizioni cinesi, quando fu bloccato l'acquisto del 70% di Lpe, azienda produttrice di chip con sede a Baranzate (Milano), da parte del colosso cinese Shenzhen invenland holding. Poi cè stato il caso della joint venture tra la cinese Zhejiang jingsheng mechanical e il ramo di Hong Kong di Applied materials, società americana leader nella produzione di software per i semiconduttori, finalizzata ad acquistare il ramo italiano della stessa Applied materials.

 

Nell'ultimo anno è stata fermata anche l'acquisizione (che risaliva al 2018, ai tempi del governo Conte) di Alpi aviation, un'azienda di componentistica aerea e spaziale. A giugno è stata bloccata la scalata cinese alla Robox, gioiello della robotica novarese. E infine lo scorso anno fu impedita la vendita di Verisem a Syngenta.

 

 

roberto garofoli foto di bacco (2)roberto garofoliroberto garofoli

Ultimi Dagoreport

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDONÇA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…