conte berlusconi renzi salvini meloni

IL GOVERNO, COME IL CIUFFO DI CONTE, SI TIENE CON LO SPUTO (DI BERLUSCONI) - COL PRONTO SOCCORSO AZZURRO ORGANIZZATO DA GIANNI LETTA I 56 GRILLINI ANTI-MES DI DIBBA E LA MINACCIA DI RENZI DI MOLLARE LA MAGGIORANZA, VENGONO COSI' VANIFICATI - CONTE ASPETTA CON TERRORE IL SONDAGGIO DELLA GHISLERI SULLA DISASTROSA PERFOMANCE DI DOMENICA - MA FINCHÉ IL PAESE RESTA BLINDATO, SI BLINDA PURE LA SUA POLTRONA…

 

1. IL GOVERNO ITALIANO, COME IL CIUFFO DI CONTE, SI TIENE CON LO SPUTO: DIBBA, RENZI, BERLUSCONI

giuseppe conte conferenza stampa fase due

DAGONEWS

 

Notizie sparse da una politica ancora più sparsa. Dopo il disastro della conferenza stampa di domenica sera, davanti a 25 milioni di persone che ne sono uscite come minimo confuse come massimo furiose, Conte si lecca le ferite e aspetta con terrore il sondaggione della Ghisleri che ha raccolto gli umori del giorno dopo.

 

Oggi porta a casa la botta di culo dell'aumento dei contagi in Germania e del rinculo macroniano sulla scuola. Vedete? Facciamo bene noi a indugiare su tutto. Entrambi i dati sono stati parzialmente smentiti, ma quello che conta è il messaggio principale: il decisionismo non sempre paga, e noi non ne abbiamo manco un po'.

 

f35 volo rovesciato

Il M5S che chiede una moratoria di un anno sugli F-35 potrebbe essere una cattiva notizia per la tenuta della maggioranza, coi grillini frantumati tra governisti e casinari vecchia scuola. In realtà arriva il soccorso azzurrino di Gianni Letta che come un moderno Cyrano ha suggerito le dure frasi anti-sovraniste di Berlusconi: è il segnale che Forza Italia è pronta a sostenere il governo (anche dall'esterno) se una parte dei 5 Stelle dovesse seguire la sirena Dibba e mollare la maggioranza in protesta col Mes o gli F35 o l'eccesso di tinta del premier.

 

Non a caso anche la componente salviniana dentro Forza Italia ha smesso di cavalcare i temi sovranisti. Toti aveva lanciato il suo movimento alla vigilia del lancio del Conte-bis, cosa che già lo aveva ficcato nel cono d'ombra, e ora si trova nella stessa posizione di Zaia: con le elezioni regionali rinviate in autunno, non può certo mettersi a fare il pazzo in casa propria prima del voto. Gli serve il sostegno della coalizione di centrodestra per incassare il rinnovo del mandato. E poi, da una posizione di forza, mettersi a fare le sue manovre politiche.

I VIAGGI DI ALESSANDRO DI BATTISTA DA NONLEGGERLO

 

Tornando al Che Guevara di Vigna Clara, dal suo ritorno dall'Iran ha raccolto l'appoggio di una cinquantina di parlamentari, non ancora sufficienti per far cadere tutto il cucuzzaro. Tanto più che il Senato non si può riunire nella sua pienezza: come si fa a votare una fiducia se il voto a distanza non è stato mai predisposto e se i 315 senatori non possono trovarsi tutti insieme a Palazzo Madama, visto che violerebbero le regole di distanziamento sociale?

 

BERLUSCONI FINGE DI NON VEDERE CONTE E NON LO SALUTA

L'attacco di Silvio a Salvini e Meloni è una cattiva notizia pure per Renzi, che con i suoi due ministri e un sottosegretario ama far fibrillare il governo come e più dell'opposizione. Già a febbraio aveva minacciato di mollare, ma se lo facesse ora non tutti i parlamentari di Italia Viva lo seguirebbero nell'ennesima mossa sparigliatrice. E, again, ci sarebbero i responsabili forzisti (più gli ex grillini del gruppo misto) che ci metterebbero una pezza.

salvini e meloni

 

Ma, e qui arriva il bello, tutti questi bei discorsi non fanno il conto con l'effetto-palla-di-neve. Ovvero: operando col favore delle tenebre – come direbbe Conte – Dibba ha trovato 50 incazzados. Ma se davvero il Conte-bis si trovasse a campare grazie al sostegno di Berlusconi, molti altri grillini potrebbero abbandonare la nave, con la promessa di una rivergination: gli altri fanno il governo con gli impresentabili, noi ci stacchiamo e ricreiamo lo spirito delle origini grilline. Sarebbe un messaggio potente in vista di nuove elezioni, l'unico che permetterebbe a qualche 5 stelle di non fare la fine degli Scilipoti.   

 

Tutto si tiene con lo sputo, dal ciuffo di Conte alla maggioranza. La situazione è così friabile che il virus è l'unica certezza. Per questo Conte non è psicologicamente pronto a riaprire. Riaprire vuol dire anche riaprire le porte al conflitto politico, messo in sordina dall'emergenza sanitaria. E i suoi nervi, come si vede dalle rispostacce alle giornaliste (''i decreti se li scriva lei'') o dai deliri lisergici (''le banche usino l'amore per dare prestiti''), sono in uno stato pericolante.

 

 

 

BERLUSCONI SALVINI MELONI AL QUIRINALE

1. PER BERLUSCONI "IL SOVRANISMO È RESPONSABILE DI MOLTI MALI IN EUROPA"

Da www.agi.it

 

"Non definirei Lega e FdI forze radicalmente euroscettiche. Di certo usano un linguaggio di una cultura politica che non ci appartiene, dl resto il centrodestra è una coalizione di culture politiche diverse. Siamo lontani dal sovranismo, che io considero responsabile di molti dei mali che affliggono l'Europa e per molti sovranisti è un pretesto per allontanare il nostro paese dell'Euro e dall'Ue e impedire di aiutarci". Lo ha detto il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, a Radio 24 mattino.

 

berlusconi salvini meloni

"Non mi sento - ha detto ancora Berlusconi - di dare un giudizio cosi' severo sull'Europa. Se vi sono state lentezze e ritardi nell'intervenire a favore dell'Italia, e' stato proprio a causa delle resistenze dei partiti sovranisti che sono forti in alcuni paesi, soprattutto del Nord-Europa, ma il sistema-Europa sta rispondendo all'emergenza meglio di quanto abbia fatto il nostro governo".

 

Poi ha ribadito la collaborazione col governo pure senza appoggiarlo: "Un conto è la collaborazione istituzionale nell'emergenza, un altro conto e' un sostegno politico al presidente Conte e al suo governo, per il quale non vi saranno mai le condizioni". Il nostro - ha continuato Berlusconi - "è l'atteggiamento di un'opposizione responsabile ma che non cessa di essere opposizione e difatti siamo critici del modo in cui il governo sta gestendo questa fase, soprattutto per quanto riguarda l'emergenza economica e le difficoltà in cui si trovano cittadini e imprese".

 

meme sulla crisi di governo salvini berlusconi meloni

"Non mi convince affatto questa impostazione del governo sulla fase 2, che mi pare molto confusa, incerta, piena di contraddizioni", ha spiegato il presidente di Forza Italia. "Se c'è una cosa che fa male alle persone e alle imprese è proprio l'incertezza. E poi ci sono scelte difficilmente comprensibili: che senso ha per esempio riavviare produzione e distribuzione all'ingrosso e poi tenere chiusi i negozi?"

 

Quanto al Mes, "Salvini mi ha spiegato le sue ragioni e io le mie. Sarebbe assolutamente assurdo per noi rinunciare a 37 miliardi a tasso zero e senza condizioni. Dire no mi pare un pregiudizio assurdo e una cosa insensata", ha precisato Berlusconi.

 

 

 

 

 

 

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?