GOVERNO, DENTRO O FUORI - L'INCONTRO CHIARIFICATORE TRA SALVINI E DI MAIO SI SVOLGERÀ PROBABILMENTE MARTEDÌ A ROMA - UN GIORNO PRIMA DEL MERCOLEDÌ DI FUOCO, CHE VEDRÀ GIUSEPPE CONTE RIFERIRE NELL'AULA DEL SENATO SUL RUSSIAGATE E, SUBITO DOPO, LA REPLICA DEL VICEPREMIER…

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Alessandro Trocino e Marco Galluzzo per il “Corriere della sera”

 

luigi di maio matteo salvini giuseppe conte luigi di maio matteo salvini giuseppe conte

L'incontro chiarificatore tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio si svolgerà probabilmente martedì a Roma. Giusto un giorno prima del mercoledì di fuoco, che vedrà il presidente del Consiglio riferire nell' Aula del Senato sul Russiagate e, subito dopo, la replica del vicepremier. Una giornata difficile, come del resto sono state difficili tutte le ultime settimane, per il leader della Lega (che ieri ha trascorso una giornata al mare con i figli). Eppure i sondaggi continuano a premiarlo e anche per questo Salvini, ormai da quindici giorni, ha cambiato atteggiamento. Non dice più: «Vado avanti».

tria di maio salvini conte tria di maio salvini conte

 

Ma anzi ripete che «non ci sono finestre», che la crisi non è affatto scongiurata e che si può ancora andare a votare. La sintesi fatta ai piani alti è implacabile: «Il Paese è fermo, la riforma dell' autonomia è un brutto capitolo, la vicenda dell' Alitalia si poteva risolvere mesi fa, l' Ilva rischia di chiudere lasciando diecimila famiglie a casa, il reddito minimo è una follia, i cantieri sono fermi, a parte alcuni in Sicilia, che vanno avanti per interesse dei 5 Stelle. La loro ideologia ci sta mettendo in ginocchio, ha senso andare avanti?».

 

CONTE SALVINI DI MAIO BY SPINOZA CONTE SALVINI DI MAIO BY SPINOZA

Se lo chiede Salvini, che potrebbe anche provare a giocare la carta del voto in solitaria. La tentazione di provare ad andare da solo, senza 5 Stelle ma anche senza Forza Italia, è forte. Ma per il momento la linea è: «Non stiamo lavorando per fare cadere il governo, anche se la crisi non è scongiurata».

 

I 5 Stelle, irritati dai retroscena che vedono Salvini incline alle urne anticipate, rispondono facendo filtrare un sospetto: «La Lega spinge per andare al voto subito, perché non vuole tagliare il numero dei parlamentari. A settembre ci sarà il voto definitivo e si vuole evitare di dare il via libera. Così facendo, potranno salvare la loro poltrona». C'è intanto da capire come andrà la questione di mercoledì. E come si risolveranno le tensioni con Palazzo Chigi.

 

Giuseppe Conte tira dritto come se nulla fosse. Nessun contatto con Salvini e non sarà di certo lui a chiamare il vicepremier. Quella che filtra da Palazzo Chigi è una rivendicazione di «coerenza istituzionale mai deposta», di «correttezza assoluta nei confronti dei due partiti», alla costante ricerca di «un punto di mediazione nell' interesse collettivo e mai di una parte».

di maio conte salvini di maio conte salvini

 

Questa è la risposta alle veline filtrate sui quotidiani contro di lui, come se il problema del governo fosse la sua azione, la sua figura, il modo in cui interpreta il ruolo di presidente del Consiglio. Su questo punto, sugli attacchi personali, il capo del governo ovviamente non è felice ma nemmeno si duole più di tanto, fa sapere di avere la coscienza a posto e di «lavorare come ho sempre fatto nell' interesse generale degli italiani e nell' assoluta trasparenza» dei comportamenti e delle decisioni che assume.

SALVINI CONTE DI MAIO SALVINI CONTE DI MAIO

 

Conte insomma rivendica il lavoro fatto finora e quello che ha davanti. La prossima settimana ci sarà probabilmente l' incontro con le parti sociali, un nuovo vertice sull' autonomia, e dovrà riferire in Senato sul caso dei presunti fondi russi alla Lega.

Una settimana densa di lavoro, nella convinzione, o nella speranza, che alla fine prevarrà il merito delle cose e non le polemiche.

 

Sembra dunque che Conte si voglia tenere lontano dalle polemiche, soprattutto quelle che filtrano sui media e che lo lasciano a questo punto indifferente. La rivendicazione di un «terzietà assoluta» è anche un punto di orgoglio e l' ultimo che vuole alimentare il botta e risposta costante fra i due partiti è proprio il premier. Ieri Conte si è ritagliato qualche ora di relax familiare, ha preferito non replicare direttamente alle accuse di Salvini, che ritiene infondate e ingenerose.

SALVINI DI MAIO CONTE SALVINI DI MAIO CONTE

 

Mercoledì in Senato il premier dovrà riferire sul caso dei fondi russi e a quel punto dovrebbe parlare anche Salvini, forse dai banchi della Lega e non da quelli del governo, a testimoniare la distanza. A quel punto l' intervento di Salvini potrebbe anche entrare in contrasto con le parole di Conte, che riferirà alle Camere quello che il governo conosce della vicenda, probabilmente anche grazie a informazioni dei nostri apparati di sicurezza, sui quali proprio Conte ha la delega.

 

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