IL GOVERNO SI SPACCA SULLE GRANDI OPERE- SALVINI: "AVANTI SUL MOSE, IL TAP, IL TERZO VALICO, LA PEDEMONTANA. SULLA TAV ASPETTIAMO CHE FINISCA L' ANALISI COSTI-BENEFICI" – DI MAIO FRENA – IL LEADER LEGHISTA: "L' ONESTÀ SENZA LA COMPETENZA È UN DISASTRO…" - LA BATTUTA: "LA LETTERINA LA CAPISCO PER BABBO NATALE, NON PER JUNCKER. BABBO NATALE È PIÙ VERO DI JUNCKER, MANGIA CASTAGNE E BEVE VIN BRULÉ, MA SOLO UN POCHINO…"

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Marco Cremonesi per il Corriere della Sera

 

salvini di maio salvini di maio

«Tutte le opere si faranno. Il Mose, il Tap, il Terzo valico, la Pedemontana... Si va avanti. Punto». Ma la Tav, l' alta velocità Torino-Lione? «Lasciamo che finisca l' esame costi/benefici», Matteo Salvini, tra il pranzo con gli imprenditori brianzoli e Milan-Juve, parla alla Scuola di formazione politica della Lega ideata da Armando Siri.

 

Nessun dubbio sulle altre grandi opere, e pazienza se in serata Luigi Di Maio, a Non è l' arena su La7, dirà che l' analisi costi/benefici «è in corso su tutte le opere». Ma sulla Tav Salvini non vuole incalzare: «Penso che alla fine si farà, in linea di principio sono per finire un lavoro che si è incominciato».

 

SALVINI DI MAIO SALVINI DI MAIO

Certo, aggiunge, quella di sabato a Torino è stata «una bella manifestazione, che fa riflettere». Ma in ogni caso si andrà avanti come previsto dal contratto di governo, con l' aggiornamento dell' analisi costi/benefici che non è chiarissimo quando sarà pronta: «A breve arriverà, se c' è una cosa che nessuno vuole fare è il tiramolla».

 

Salvini si lancia sulla necessità che «gente perbene e onesta scelga di gestire la cosa pubblica». Il vicepremier vuole elogiare la scuola di Siri ma, un po' a sorpresa, arricchisce il concetto: «Attenzione che l' onestà non accompagnata dalla competenza è un disastro, è condizione necessaria ma non sufficiente. Se ho un medico onesto ma minga bun (mica buono) non ci vado». Insomma: «Per fare il ministro, il sindaco, l' amministratore, occorre anche competenza, che non significa otto titoli di studio». E chissà a chi il ministro pensasse.

 

In ogni caso, Salvini non ignora affatto che la stragrande maggioranza, o forse tutti, gli amministratori del suo partito sull' alta velocità ferroviaria ci contano, a partire dai governatori Attilio Fontana e Luca Zaia. Così come, però, non ignora alcune criticità.

matteo salvini luigi di maio matteo salvini luigi di maio

 

Per esempio, il fatto che la Tav tra Venezia e Trieste già sia stata bloccata. Lo ha rivendicato lo scorso ottobre l' ex presidente Debora Serracchiani (Pd): «L' invasiva Tav Venezia-Trieste è sparita da anni e con il governo di centrosinistra, ma i M5S oggi la spacciano come novità che è merito loro: bugiardi».

 

In ogni caso, nessuna fuga in avanti da parte di Salvini: con i partner di governo «io faccio gioco di squadra. Anche oggi mi sono messaggiato con il ministro Bonafede, domani (oggi per chi legge) vedrò il premier Giuseppe Conte e Luigi Di Maio». Di certo, la corrente di pensiero secondo cui sulla Tav si potrebbe rallentare perché anche i francesi avrebbero frenato sulla realizzazione della Torino-Lione, deve essere arrivata anche in Francia. Il ministro dei Trasporti di Macron, Élisabeth Borne, incontrerà oggi a Bruxelles l' omologo italiano, Danilo Toninelli: «Se ha domande sull' impegno della Francia, questa è l' occasione di rassicurarlo» ha detto il ministro.

 

DI MAIO SALVINI DI MAIO SALVINI

Mentre il match tra Lega e Unione europea continua: «Entro domani - ha ricordato Salvini - dobbiamo scrivere 'sta lettera all' Europa. La letterina la capisco per Babbo Natale, non per Juncker...

 

Babbo Natale è più vero di Juncker, mangia castagne e beve vin brulé, ma solo un pochino». Quanto alla manovra, «è quella e non si tocca. Ma di certo, se devo mettere 1, 2 o 3 miliardi in più per sistemare il mio territorio, io ce li metto».

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