aldo grasso diego fusaro

GRASSO FUSO SU FUSARO – “IL MARXISTA IMMAGINARIO VUOLE DIVENTARE SINDACO DI GIOIA TAURO: DALLA TURBOTEORIA ALLA TURBOPRASSI. AVETE PRESENTE LA SITUAZIONE DEL PORTO, LA ‘NDRANGHETA? FUSARO PENSA CHE IN QUELLA TERRA SIA STATO COMMESSO UN ERRORE FILOSOFICO” - “ADESSO CI PENSA LUI, CON LA LOTTA AL TURBOCAPITALISMO APOLIDE, ALLA CONTRONARRAZIONE DEMOFILA, QUALUNQUE COSA VOGLIA DIRE”

1 – LA TURBOPRASSI DEL FILOSOFO CANDIDATO

Aldo Grasso per il "Corriere della Sera”

 

DIEGO FUSARO PRESENTA LA SUA CANDIDATURA A SINDACO DI GIOIA TAURO

Sulla tomba di Karl Marx c' è questo epitaffio: «I filosofi si sono limitati a interpretare in modi diversi il mondo; si tratta ora di trasformarlo». Il filosofo Diego Fusaro, marxista immaginario, teorico di un pensiero che mescola «valori di destra e idee di sinistra», Gramsci e CasaPound, vuol diventare sindaco di Gioia Tauro: dalla turboteoria alla turboprassi.

 

diego fusaro fa il piacione

La lista «Risorgimento Meridionale per l' Italia» lo descrive così, incurante dell' involontaria parodia: «Filosofo che ha contributo in maniera decisiva alla sedimentazione presso la pubblica opinione di un pensiero alternativo, in grado di demistificare in radice il racconto prevalente costruito a beneficio delle classi dominanti». Alla presentazione c' era anche Giulietto Chiesa, campione del complottismo, irriducibile madurista, marxista immaginario anche lui.

 

aldo grasso

Avete presente Gioia Tauro, la situazione drammatica del porto, la 'ndrangheta? Ebbene Fusaro pensa che in quella terra sia stato commesso un errore filosofico: è prevalso l' interesse della collettività su quello dell' individuo. Urca!

DIEGO FUSARO CANDIDATO SINDACO GIOIA TAURO

 

Adesso ci pensa lui, con la lotta al postmoderno, alla globalizzazione, al turbocapitalismo apolide, alla contronarrazione demofila, qualunque cosa voglia dire. Il suo ultimo libro s' intitola «Pensare altrimenti» (altrimenti ci arrabbiamo!). Sì, per la filosofia c' è ancora da fare.

 

2 – DIEGO FUSARO PUNTA ALLA POLITICA E SI CANDIDA A SINDACO DI GIOIA TAURO

Pietro Bellantoni per www.ilgiornale.it

 

A lui sicuramente piacerebbe il richiamo alla “Repubblica”, nel passo in cui Platone auspica che il governo sia affidato ai filosofi: poiché sono loro “coloro che sanno cogliere ciò che è sempre immutabile, mentre non lo sono coloro che vagano nell’infinita varietà del molteplice, chi di loro deve essere posto alla guida dello Stato?».

 

 

diego fusaro e i manifesti su putin

Diego Fusaro, il 'telefilosofo' da anni presenza fissa di talk e salotti tv, non ha forse ambizioni così grandi, ma certo si ritiene all'altezza di governare Gioia Tauro, controversa cittadina calabrese capace di ospitare alcuni tra i più feroci clan di 'ndrangheta ma anche una delle più importanti infrastrutture portuali del bacino del Mediterraneo, nella quale, proprio oggi, la guardia di finanza ha sequestrato 450 chili di cocaina dal valore di 90 milioni di euro.

 

giulietto chiesa diego fusaro

Fusaro, ieri, ha avviato la campagna elettorale che lo vede candidato a sindaco con la lista “Risorgimento meridionale per l'Italia”, una sorta di esperimento politico che ha tra i suoi artefici lo scrittore ed ex assessore di Gioia Francesco Toscano. Nella sala in cui Fusaro si è presentato agli elettori erano presenti molti sostenitori del nuovo progetto politico e gli animatori del think tank di cui il filosofo fa parte. C'erano l'ex parlamentare europeo e giornalista (oggi dirige Pandora Tv) Giulietto Chiesa, lo scrittore 'meridionalista' Pino Aprile, l'ex ambasciatore in Cina Alberto Bradanini, il presidente del Parco nazionale d'Aspromonte Giuseppe Bombino.

diego fusaro 3

 

L'obiettivo di Fusaro è creare una formazione politica lontana da qualsivoglia legame con i vecchi sistemi di potere di Gioia Tauro, che il 26 maggio tornerà al voto dopo un lungo commissariamento seguito allo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni della 'ndrangheta, avvenuto nel 2017. “Questo laboratorio politico-culturale – spiega Toscano, designato quale vicesindaco in caso di vittoria di Fusaro – ha come obiettivo quello di favorire il riscatto del Mezzogiorno in un'ottica non rivendicativa. Noi non vogliamo vendicare il modello che l'unità d'Italia ha fatto pagare al Sud nel 1861. Noi diciamo che se non riparte il Sud non riparte l'Italia, quindi vogliamo favorire la ripresa del Mezzogiorno, altrimenti il rischio è che il cuore di questo impero franco-tedesco, mascherato da Unione europea, faccia contro l'Italia tutta ciò che i piemontesi fecero al Sud”. E Gioia Tauro, in questo scenario, ha un valore “simbolico e paradigmatico”, perché “è uno dei luoghi più complicati d'Italia, in cui esiste una mafia pervasiva e un tessuto sociale sfilacciato. Se riusciamo a rigenerare questo posto, allora vuol dire che i nostri semi potranno attecchire ovunque”.

 

diego fusaro

Fusaro confessa di aver deciso di impegnarsi nella politica calabrese “soprattutto grazie al coinvolgimento dell'amico Francesco e all'amicizia e alla fiducia che ci lega. È un intellettuale serio e onesto che lotta in nome della democrazia e della difesa del territorio. Mi è sembrata quindi cosa giusta e buona accettare il suo invito insieme a Giulietto Chiesa, a Pino Aprile e ad altri intellettuali non organici al sistema”. Il programma di governo? “Sarà quello di una rivalorizzazione della cultura e di una difesa del territorio contro l'interesse globalista che finora prevale in tutta Italia. Lanceremo nuovi progetti culturali”. Quanto alla criminalità organizzata, Fusaro ha chiarito bene cosa ne pensa durante la presentazione di ieri: “La 'ndrangheta è solo sopraffazione. Gioia Tauro ha bisogno di ripartire dalla cultura e dalle sue radici”.

 

 

 

 

diego fusaroaurora pepa diego fusaro 2aurora pepa diego fusaro 8diego fusaroaurora pepa diego fusaro 5aurora pepa diego fusaro 1CLAUDIA BIANCO E DIEGO FUSAROdiego fusaro aurora pepadiego fusaro DIEGO FUSARO diego fusaro diego fusaro il nuovo ordine eroticoaurora pepa diego fusaro 7

 

Ultimi Dagoreport

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”