I GRILLINI DALLA TRASPARENZA ALLE TRASPARENZE - ''IL GIORNALE'': IL SELFIE NUDO DI GIARRUSSO È LA NEMESI PER CHI IN TV AVEVA SOLLEVATO IL POLVERONE DELLE MOLESTIE SESSUALI DI BRIZZI - LA DERIVA TRAGICOMICA DI UN MOVIMENTO CHE STENDE UN VELO SUI RENDIMENTI E SULLE DIRETTE STREAMING MA ALZA LA MUTANDA SULLE FOTO DELLA SARTI E SUI SELFIE AL CESSO DI GIARRUSSO

-

Condividi questo articolo


 

Giacomo Susca per “il Giornale

I MANIFESTI ELETTORALI DI DINO GIARRUSSO I MANIFESTI ELETTORALI DI DINO GIARRUSSO

 

La buona notizia è che i Cinque Stelle almeno una promessa l' hanno mantenuta. Avevano garantito la massima trasparenza con gli italiani e infatti adesso ci tocca vederli come mamma li ha fatti.

 

Casaleggio, abbiamo un problema: il concetto sta sfuggendo un po' di mano. Se in queste ore sulla bacheca di Facebook avete intravisto un selfie di Dino Giarrusso con in mostra i «gioielli di famiglia», non era certo per dichiarare il proprio patrimonio in vista della discesa in campo. Perché il grillino che in un' altra vita faceva la Iena in tv oggi è in lista alle Europee, dice di essere stato colto in una trappola mediatica e quindi denuncerà tutto alla polizia postale.

 

Una nemesi emblematica per chi aveva sollevato, da inviato della trasmissione di Italia 1, il polverone delle molestie sessuali nel mondo del cinema italiano (finito poi in nulla nelle aule di tribunale). Davvero un brutto intoppo per la campagna elettorale.

 

dino giarrusso 6 dino giarrusso 6

Giarrusso, come prima conseguenza dello scandalo, non potrà più far stampare i suoi «santini», dato che a giudicare da quelle immagini non pare certo un santerello. Ma ben più interessante dell' aitante candidato desnudo a sua insaputa, comunque, è la deriva tragicomica che sta prendendo l' impeto di limpidezza tipico del Movimento, naturalmente solo a parole, visto che su rendiconti dei parlamentari e manovre dentro Rousseau più di un velo lo stendono eccome.

giulia sarti stefano vignaroli giulia sarti stefano vignaroli

 

Siamo d' accordo: il Palazzo deve avere le finestre «di vetro», il cittadino deve vederci chiaro dall' esterno, però sarebbe preferibile che prima i nostri rappresentanti si infilassero la biancheria intima. I grillini volevano cambiare i costumi della politica, forse sarà per questo che molti di loro ci appaiono in quello... adamitico.

 

Un conto è scagliarsi contro i dinosauri in giacca e cravatta, un altro è farlo dimenticandosi di indossare le mutande. Giarrusso, purtroppo, è in buona compagnia. Anche la deputata pentastellata Giulia Sarti era stata vittima di revenge porn: le sue foto private sono finite nel tritacarne di alcune chat Whatsapp fino a diventare di pubblico dominio. Una vicenda molto grave e, come si deduce dagli ultimi sviluppi, non isolata.

 

GIULIA SARTI GIULIA SARTI

Trasparenza, anzi trasparenze a ogni costo pure per l' onorevole «cittadina» Valentina Corneli, fresca protagonista nell' aula della Camera di un dimenticabile discorso sui tagli alla casta, se non fosse per il fatto che lei per prima ha voluto dare l' esempio facendo spending review sulla stoffa del vestito, esibendo una scollatura da quinta Repubblica abbondante. In precedenza aveva fatto lo stesso la capogruppo dei pentastellati in Consiglio regionale della Sardegna Desirè Manca, che si era presentata all' insediamento mettendo in evidenza il bipolarismo perfetto del suo décolleté.

le iene su giulia sarti e bogdan tibusche 2 le iene su giulia sarti e bogdan tibusche 2

 

Abbiate pazienza, questi grillini sono giovani e si faranno (speriamo il guardaroba). Giuravano di raccontarci la nuda verità sul potere, è finita che ci hanno rifilato il nudismo al potere.

dino giarrusso 4 dino giarrusso 4 dino giarrusso 3 dino giarrusso 3 dino giarrusso 5 dino giarrusso 5 dino giarrusso 2 dino giarrusso 2 dino giarrusso si rotola nudo nel fango dino giarrusso si rotola nudo nel fango dino giarrusso 7 dino giarrusso 7

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - SULLA SCENA POLITICA, FITTA DI SCAPPATI DI CASA, MANCAVANO SOLO LORO: FASCINA E GALLIANI - L’ANTICO “CONDOR” DEL CAVALIERE È DIVENTATO LO CHAPERON POLITICO DELLA “VEDOVA INCONSOLABILE”, CON IL CONTORNO DEI SECOLARI AMICI DELLA BUONANIMA DI SILVIO, CONFALONIERI E DELL’UTRI - IN OGNI USCITA PUBBLICA, I DUE SONO INSEPARABILI. DEL RESTO, SI CONOSCONO, E BENE. LA SCALATA DELLA “MARIA GODETTI” CALABRO-NAPOLETANA ALL’INTERNO DELL’INNER CIRCLE BERLUSCONIANO AVVENNE GRAZIE A GALLIANI, ALL’EPOCA BOSS DEL MILAN - ORA È CHIARO CHE A TAJANI HA SEMPRE FREGATO POCO DI COSA COMBINA IL DUPLEX FASCINA-GALLIANI. FINO ALLO SCORSA SETTIMANA ALLORCHÉ È ESPLOSA FORZA ITALIA AL COMUNE DI MILANO, DIETRO LA QUALE CI SAREBBERO LE UNGHIE DELLA FASCINA, CHE HA MANTENUTO UN OTTIMO RAPPORTO CON MARINA, VEDI IL DUELLO CONTINUO CON IL FRATELLO PIER SILVIO CHE VUOLE FAR SLOGGIARE LA “VEDOVA INCONSOLABILE” DALLA COSTOSISSIMA MAGIONE DI ARCORE - VIDEO

FLASH! - A TORINO, PER IL DOPO PALENZONA ALLA PRESIDENZA DI CRT, SI STANNO SONDANDO LE ISTITUZIONI SUL NOME DI MICHELE VIETTI, MAGISTRATO EX-CSM, OGGI DISOCCUPATO. UN NOME CHE È GRADITO AL SINDACO DI TORINO, STEFANO LORUSSO, CHE NON HA MAI SOPPORTATO LA PRESENZA E SOPRATTUTTO LA DISUBBIDIENZA DI PALENZONA - A DAR VOCE ALLA CANDIDATURA DI VIETTI C'È LA DI LUI CONSORTE, CATERINA BIMA, CHE RICOPRE IL RUOLO DI VICE PRESIDENTE DI CRT ED È STATA TRA GLI OPPOSITORI DELLA GESTIONE PALENZONA...

DAGOREPORT - CONTINUA L’IMBROGLIO-SCHLEIN: ELLY RINCULA SUL NOME NEL SIMBOLO DANDO LA COLPA A BONACCINI (SIC!) E SI RIMANGIA ''CAPOLISTA OVUNQUE": LO SARA' SOLO AL CENTRO E NELLE ISOLE - ALLA DIREZIONE NAZIONALE DEL PD DI IERI LA SVALVOLATA MULTIGENDER HA PERSO LA MAGGIORANZA DEL PARTITO. I VENTI DI RIVOLTA INVESTONO TUTTE LE VARIE ANIME DEL PD - ELLY SI È RIMBOCCATA LA LAPIDE QUANDO HA DETTO: O IL MIO NOME NEL SIMBOLO O MI METTETE CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. DI TALE PROPOSTA, LA ZARINA DEL PD NE AVEVA PARLATO SOLO CON BONACCINI. IL PRESIDENTE DEL PD HA ACCONSENTITO IN CAMBIO DELLA CANDIDATURA NEL SUD DEL RAS DELLE PREFERENZE, RAFFAELE “LELLO” TOPO, FIGLIO DELL’AUTISTA DI GAVA, CHE OVVIAMENTE FA PARTE DELLA SUA CORRENTE (AH! I CACICCHI…) - ALLA FINE VICINO A SCHLEIN RESTANO SOLO IN DUE, IL MULTI-TRASFORMISTA ZINGAR-ELLY E FRANCESCO BOCCIA, IL VERO ARTEFICE DEL SISTEMA PUGLIA, GARANTE DI DECARO ED EMILIANO - ANCHE SE ALLE EUROPEE IL PD GALLEGGERA' AL 20%, SINESTR-ELLY DOVRA' FARE LE VALIGIE...

DAGOREPORT: 100 SCALFARI MENO UNO - NON È SOLTANTO TELE-MELONI A CENSURARE GLI SCRITTORI: C'E' ANCHE IL GRUPPO GEDI – IL LIBRO SUL CENTENARIO DI SCALFARI CURATO DA SIMONE VIOLA, NIPOTE DI EUGENIO, IN EDICOLA INSIEME A ‘’REPUBBLICA’’, SQUADERNA CENTO INTERVENTI DI ALTRETTANTI TESTIMONIAL, TRANNE QUELLO INNOCUO E DEL TUTTO PERSONALE DI GIOVANNI VALENTINI, EX DIRETTORE DELL’ESPRESSO - LE SUE CRITICHE, MANIFESTATE SUL "FATTO QUOTIDIANO" SULL’OPERAZIONE “STAMPUBBLICA” E POI NEL SUO LIBRO SULLA PRESA DI POSSESSO DEL GIORNALE DA PARTE DI ELKANN, GLI VALGONO L’OSTRACISMO E LA DAMNATIO MEMORIAE – IL TESTO CENSURATO…