nunzio samuele calamucci con carmine gallo e i 'ragazzi' al lavoro al quartier generale di equalize

IL GRUPPO DI CALAMUCCI ERA RIUSCITO A INFILTRARE UNA SOCIETÀ CHE SI È OCCUPATA DELLA CREAZIONE DEL NUOVO DATABASE DEL VIMINALE. E AVEVA L’APPALTO PER LA SUA MANUTENZIONE - DI QUELL’INFRASTRUTTURA CONOSCEVANO SEGRETI E DEBOLEZZE. I TECNICI LAVORAVANO DI NOTTE PER SCARICARE PIÙ VELOCEMENTE: DI GIORNO I SERVER PUBBLICI SONO IMPEGNATI A GESTIRE LE RICHIESTE DEI VARI UFFICI - GLI ALERT NON SCATTAVANO MAI PERCHE’ NON C’ERA LA RICHIESTA DI NESSUN OPERATORE: PRENDEVANO LE INFORMAZIONI TRAMITE I BACKUP DEL SERVER - CALAMUCCI GONGOLAVA: “NOI IL NOSTRO SERVER CE L’ABBIAMO A LONDRA. CHE CI DÀ UN VANTAGGIO DI ANNI PERCHÉ SE LO FAI ITALIA SU ITALIA, CI METTONO LE MANETTE”

Estratto dell’articolo di Giuliano Foschini per “la Repubblica”

 

carmine gallo samuele calamucci

Una stanza nel centro di Milano, via Pattari 6. Cinque computer accesi, un maxi schermo sullo sfondo. Un piccolo appartamento nella city, a Londra: una targhetta mimetizzata tra altre mille, quegli elenchi infiniti di società che non si riescono nemmeno a distinguere tra loro. Un paio di scrivanie anonime, un computer sempre acceso quando fuori è notte. E poi: Colchester, contea dell’Essex, Inghilterra.

 

Un campus e una quarantina di studenti un po’ pazzi, un po’ geni, chissà se avevano capito di essere diventati anche criminali: Giulio e Samuele. “La mitologica Monica”, la donna che aveva le chiavi di tutto. E ancora Anna, Mattia, Pier. E poi lui, il professore, l’uomo che aveva formato molti di quei ragazzi: Samuele Calamucci, 45 anni, sul biglietto da visita ha scritto «ingegnere e consulente aziendale». Ma è un po’ poco.

 

NUNZIO SAMUELE CALAMUCCI CON CARMINE GALLO E I 'RAGAZZI' AL LAVORO AL QUARTIER GENERALE DI EQUALIZE

Calamucci ha lavorato con grandi aziende (dicono Eni). Ha incrociato in più occasioni sulla sua strada i nostri Servizi. Ed è stato tra i primi a scegliere la parte oscura della forza: era nel collettivo Anonymous, «uno di quelli che è entrato nei server del Pentagono» raccontano i suoi ragazzi, come parlando di una divinità. Sono loro […] riusciti a introdursi nello Sdi, l’inviolabile database del Viminale che incrocia e custodisce i segreti giudiziari e di polizia di tutta l’Italia.

 

Come abbiano fatto è ancora un mistero per i nostri tecnici della Postale e dell’intelligence che sono stati chiamati dalla procura di Milano a lavorare al caso. […] Qualcosa è possibile però già dirlo. E fa paura. Primo punto: Calamucci aveva rapporti diretti con i Servizi. Qualcuno gli passava documenti riservati. La procura di Milano se ne accorge quando Calamucci inserisce una pen drive in un computer intercettato. All’interno c’è un’informativa dell’Aisi, il nostro servizio segreto interno, sul terrorismo internazionale, con «registrazioni audio» di alcuni presunti jihadisti. Perché ce l’ha Calamucci?

 

carmine gallo

E ancora: perché l’ingegnere, proprio nel mentre organizza la sua centrale di spionaggio a Milano, si presenta da alcuni giornalisti per raccontare e denunciare la presenza di una centrale identica a Roma, con tanto di carte inviate alla procura?

 

I file che il gruppo “del professore” hanno esfiltrato dai server delle nostre forze di polizia sono 161.616, «l’oro in mano» lo definivano. Un lavoro quasi a rischio zero. Il gruppo di Calamucci era riuscito infatti a infiltrare una società che si è occupata della creazione del nuovo database del Viminale. E aveva l’appalto per la sua manutenzione: «Per i prossimi quattro anni siamo apposto… » diceva, non a caso, l’ingegnere.

 

Di quell’infrastruttura ne conoscevano dunque segreti e debolezze. Racconta Carmine Gallo, l’ex superpoliziotto ora ai domiciliari in quanto socio dell’agenzia, a suo figlio che il gruppo lavora quando è buio, e non per vezzo. «I tecnici lavorano tutta la notte... abbiamo dei server che catturano tutto meglio e in maniera più veloce».

enrico pazzali

«In questa maniera lavorano più velocemente» spiega nella richiesta il pm della Dda di Milano, Francesco de Tommasi. A quell’ora «si possono esfiltrare flussi importanti di dati che non sono acquisibili di giorno — scrive il pm — quando i server pubblici sono impegnati a gestire le richieste dei vari uffici, che normalmente operano in orario diurno (“altrimenti non ce la fai di giorno a gestire 1000, 200, 300, 500 report...”)».

 

Il gruppo di Calamucci lavora in tranquillità. Sono quasi certi di non poter essere scoperti. Hanno trovato infatti la maniera di compiere il delitto senza lasciare impronte digitali. Sono meglio dei poliziotti “ufficiali”. Se infatti un agente entra nello Sdi lascia traccia dell’accesso. Loro invece no. «I ragazzi ripuliscono». Di più: se un poliziotto, un carabiniere o un finanziere cercano informazioni su personaggi «politicamente esposti» parte un alert.

 

L’hard disk e il pc di Nunzio Samuele Calamucci

«Nel caso nostro — dice Calamucci — non c’è l’alert… Noi i deputati, i senatori, i consiglieri regionali possiamo farli». Com’è possibile? «I miei ragazzi — spiega ancora il professore a Gallo, senza sapere che i carabinieri li stavano ascoltando — sono quelli che fanno l’infrastruttura e la manutenzione. Non c’è la richiesta di nessun operatore, è un backup del server!». Di più: «Noi il nostro server ce l’abbiamo a Londra. Che ci dà un vantaggio di anni […] Perché se lo fai Italia su Italia, ci mettono le manette…». […]

ENRICO PAZZALI ATTILIO FONTANAENRICO PAZZALI 3 CARMINE GALLOcarmine gallo

Ultimi Dagoreport

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...